Le tue feci galleggiano? Segnalalo al medico!

Ultima modifica

A volte ci si accorge, magari distrattamente, che le proprie feci galleggiano invece di affondare nel water.

È un dettaglio che molti ignorano o attribuiscono a cause banali, come l’aria ingerita o l’alimentazione del giorno prima, ma quando le feci galleggiano in modo persistente è bene non sottovalutarlo: può essere un segnale importante che qualcosa non va nell’apparato digerente.

Quando le feci dovrebbero affondare

In condizioni normali, le feci hanno una densità tale da affondare lentamente nell’acqua. Questo dipende da una combinazione di:

  • acqua (circa il 75%)
  • fibre alimentari
  • materiale organico (batteri, residui cellulari)
  • grassi e proteine residue.

Una piccola presenza di gas o variazioni occasionali della dieta possono renderle leggermente più leggere, ma la galleggiabilità non dovrebbe essere la norma.

Perché le feci galleggiano?

Paperella di plastica che galleggia sull'acqua con al collo un cartello con l'emoji delle feci

Ci sono due motivi principali per cui le feci possono galleggiare:

1. Presenza eccessiva di gas

Un aumento della fermentazione intestinale da parte dei batteri del colon può generare più gas, che resta intrappolato nelle feci. Questo accade ad esempio in:

In questi casi, il galleggiamento è transitorio e accompagnato da meteorismo o flatulenza. Non è pericoloso, ma può indicare una disfunzione digestiva da indagare se persistente.

2. Eccesso di grassi nelle feci (steatorrea)

Se le feci galleggiano regolarmente, sono oleose, difficili da sciacquare, e hanno un odore rancido, allora il problema potrebbe essere più serio: si tratta probabilmente di steatorrea, cioè la presenza anomala di grassi non digeriti nelle feci.

Questo succede quando l’intestino non riesce ad assorbire correttamente i lipidi, a causa di:

  • Insufficienza pancreatica cronica (es. da pancreatite, alcolismo, fibrosi cistica)
  • Celiachia non trattata
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (es. Crohn)
  • Asportazione chirurgica di parte dell’intestino tenue
  • Ostruzione delle vie biliari (es. da calcoli o tumori)

In questi casi, il galleggiamento è costante e associato ad altri segni clinici, come dimagrimento, gonfiore, carenze vitaminiche (soprattutto A, D, E, K) e astenia.

Come riconoscere i segnali da non ignorare

Non tutte le feci galleggianti sono uguali. Ecco quando vale davvero la pena di parlarne al medico:

  • il fenomeno dura da più di 2 settimane
  • le feci sono oleose, brillanti, difficili da scaricare
  • c’è perdita di peso non intenzionale
  • si associano gonfiore, crampi, diarrea cronica
  • compaiono segni di malnutrizione o carenze vitaminiche
  • hai una storia di celiachia, pancreatite, resezioni intestinali o patologie biliari

In questi casi, il medico può richiedere esami mirati come:

Cosa NON fare

  • Non affidarti a diete fai-da-te per “risolvere” il problema.
  • Non usare lassativi o probiotici a caso: possono peggiorare la situazione o mascherare i sintomi.
  • Non minimizzare: le feci parlano, e ignorarle può ritardare la diagnosi di condizioni anche gravi.

Riassunto

Le feci che galleggiano occasionalmente non sono motivo di allarme, ma se il fenomeno diventa abituale, soprattutto in presenza di altri sintomi intestinali o sistemici, non va ignorato: può essere la spia di un disturbo di assorbimento, di una malattia pancreatica o di un’infiammazione cronica intestinale.

Segnalarlo al medico è il primo passo per capirne la causa e prevenire complicazioni.

Perché sì: anche un dettaglio apparentemente banale può fare la differenza in medicina.

Articoli Correlati
Articoli in evidenza