Chi NON deve assolutamente fare il VACCINO antinfluenzale?

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Quando l’autunno inizia a sfumare verso l’inverno, la stagione influenzale si fa strada nelle nostre vite. Il vaccino antinfluenzale diventa un argomento caldo, con campagne di sensibilizzazione che incoraggiano la maggior parte di noi a ricevere la famosa “punturina”. Ma ci sono delle eccezioni. Non tutti dovrebbero ricevere il vaccino antinfluenzale. Ecco chi dovrebbe evitare il vaccino e perché.

Chi NON deve vaccinarsi contro l’influenza?

Come da indicazioni ministeriali il vaccino antinfluenzale NON deve essere somministrato a:

  • Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età).
  • Soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (shock anafilattico) dopo la somministrazione di una precedente dose a un componente del vaccino o a seguito di contatto con un componente del vaccino
  • Sindrome di Guillain Barrè insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale (mentre una sindrome di Guillain Barré non correlata a vaccinazione antinfluenzale e insorta da più di un anno è motivo di precauzione, non una controindicazione assoluta; la decisione verrà presa dal medico in base al rapporto rischio beneficio del singolo soggetto).
Mano che si oppone a una siringa

Shutterstock/Syoma Antonov

E se ho la febbre o non sto bene?

Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta; ad esempio, in caso di raffreddore severo o altra malattia da raffreddamento è preferibile rimandare la vaccinazione a dopo la guarigione. In caso di lievi malanni valutare la situazione con il proprio medico, ma il vaccino non è di per sé controindicato.

False controindicazioni

Tra i falsi miti legati alla vaccinazione influenzale figurano numerose controindicazioni prive di fondamento scientifico, come l’idea che il vaccino possa causare l’influenza stessa o che non sia necessario per i giovani e i sani. In realtà, il vaccino è un importante strumento di prevenzione, e le sue rare controindicazioni sono ben documentate dalla comunità medica.

È possibile procedere alla vaccinazione antinfluenzale in caso di:

  • allergia alle proteine dell’uovo, con manifestazioni non anafilattiche
  • infezioni acute di lieve entità, anche se febbrili (vedi sopra)
  • infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite (la condizione di immunodepressione non costituisce una controindicazione alla somministrazione della vaccinazione antinfluenzale, semplicemente la somministrazione del vaccino potrebbe non evocare una adeguata risposta immune, ovvero potrebbe nella peggiore delle ipotesi non essere efficace).
  • trattamento con cortisonici (per via topica, sulla pelle, o sistemica, per bocca)
  • allattamento al seno
  • concomitante somministrazione di altri vaccini, come quello contro il COVID (è semplicemente necessario che la somministrazione avvenga in sedi corporee e con siringhe diverse).

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