Cos’è l’ormone ACTH?
L’ormone adrenocorticotropo (ACTH) è un ormone prodotto dall’ipofisi, la più importante ghiandola endocrina dell’organismo umano e che si trova alla base del cranio.
L’ACTH è considerato un ormone tropico, ovvero in grado di influenzare indirettamente le cellule bersaglio stimolando prima altre ghiandole endocrine; nel caso in questione quello che si osserva è un cosiddetto asse ormonale così composto:
- L’ipotalamo, un’importante struttura del cervello, produce l’ormone di rilascio della corticotropina (CRH), che serve a stimolare l’ipofisi anteriore a rilasciare ACTH.
- L’ACTH agisce quindi sul suo organo bersaglio, la corteccia surrenale (o ghiandole surrenali).
- Le ghiandole surrenali così stimolate rilasciano glucocorticoidi come il cortisolo e androgeni.
- Il cortisolo riduce la produzione di CRH e ACTH, chiudendo così la modulazione dell’asse.

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Tipicamente l’aumento di attività di quest’asse ormonale, che passando attraverso l’ACTH arriva ad aumentare la produzione di cortisolo, si verifica in risposta allo stress, tanto che il cortisolo stesso è anche indicato come ormone dello stress.
Il cortisolo conta numerosi effetti su diversi sistemi, tra cui:
- Riduzione dell’attività del sistema immunitario
- Aumento della glicemia (quantità di zucchero nel sangue)
- Aumento dei valori di pressione del sangue e della frequenza cardiaca
- Cambiamenti metabolici volti a fornire energia all’organismo.
Quando viene richiesto l’esame del sangue dell’ACTH?
Un test dell’ACTH viene tipicamente associato al dosaggio del cortisolo e serve a diagnosticare disturbi dell’ipofisi o delle ghiandole surrenali, tra cui:
- Sindrome di Cushing, un disturbo in cui le ghiandole surrenali producono troppo cortisolo. Può essere causato da un tumore dell’ipofisi o dall’uso di farmaci cortisonici. La malattia di Cushing, una specifica forma della sindrome di Cushing è solitamente causata da un tumore benigno dell’ipofisi (adenoma ipofisario) che si traduce in un’eccessiva produzione di ACTH. Tra i possibili sintomi figurano:
- Aumento di peso
- Accumulo di grasso a livello delle spalle
- Comparsa di smagliature rosa o violacee sull’addome, sulle cosce e/o sul seno
- Facilità alla formazione di lividi
- Irsutismo
- Debolezza muscolare
- Stanchezza
- Acne
- Malattia di Addison, condizione caratterizzata da un’insufficiente produzione di cortisolo, che si manifesta ad esempio con
- Perdita inspiegabile di peso
- Nausea e vomito
- Diarrea
- Dolore addominale
- Vertigini
- Pelle più scura
- Desiderio di cibi molto salati
- Stanchezza
- Ipopituitarismo, ovvero la presenza di un’ipofisi non più in grado di produrre adeguate quantità di ACTH, che si traduce nello sviluppo di
- Perdita di appetito
- Cicli mestruali irregolari e infertilità nelle donne
- Perdita di peli sul corpo e sul viso negli uomini
- Riduzione del desiderio sessuale
- Eccessiva sensibilità al freddo
- Necessità di urinare più spesso del solito
- Stanchezza.
Più in generale le condizioni di salute associate all’ACTH possono quindi derivare da 3 diversi meccanismi riguardanti:
- ipofisi,
- ghiandole surrenali,
- produzione ectopica (ovvero che viene meno al controllo esercitato dall’organismo)
L’ipofisi può perdere la capacità di funzionare correttamente, producendo più o meno ACTH del necessario; l‘insufficienza ipofisaria (ridotta produzione) è solitamente il risultato di un adenoma che distrugge la ghiandola, ma sono possibili altre condizioni meno comuni.
Il problema può verificarsi invece a valle, con le ghiandole surrenali che non rispondono più adeguatamente alla stimolazione prodotta dall’ACTH; le malattie associate alle ghiandole surrenali comprendono ad esempio il morbo di Addison e la sindrome di Cushing.
La secrezione ectopica è invece in genere conseguenza della presenza di tumori, la cui produzione ormonale viene meno ai meccanismi di controllo fisiologici.
Preparazione

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L’esame consiste in un prelievo di sangue da una vena del braccio.
Potrebbe venire richiesto il digiuno dalla sera prima; in genere l’esame viene praticato al mattino, perché i valori del cortisolo cambiano in modo sensibile durante la giornata e di conseguenza anche quelli dell’ACTH, mostrando un picco tra le 6 e le 8:00 del mattino e un minimo attorno alle ore 23:00.
Valori normali
7.2-63 pg/mL nelle ore del mattino (fonte: MayoClinic)
L’intervallo di riferimento può variare leggermente da un laboratorio all’altro.
Valori alti e bassi
I risultati di un test dell’ACTH non possono prescindere per l’interpretazione dai risultati del cortisolo; è molto importante che l’analisi dei due parametri sia condotta sullo stesso campione di sangue.
In un paziente con bassi livelli di cortisolo:
- valori alti di ACTH indicano un’insufficienza surrenalica primaria,
- valori bassi suggeriscono insufficienza surrenalica secondaria (con una causa ipofisaria o ipotalamica).
In un paziente con valori alti di cortisolo (sindrome di Cushing):
- valori bassi di ACTH indicano la possibile presenza di un adenoma (tumore benigno) o carcinoma (tumore maligno) surrenalico, responsabili di un’esagerata produzione di cortisolo, oppure iperplasia micronodulare surrenalica primaria,
- mentre valori normali o aumentati di ACTH si verificano quando la sindrome di Cushing è dipendente dall’ACTH, ad esempio in conseguenza di un adenoma ipofisario che produce ACTH o alla produzione ectopica di ACTH (tipicamente a causa di un tumore).
I pazienti in terapia con farmaci cortisonici mostrano in genere
- valori bassi di ACTH,
- valori apparentemente elevati di cortisolo (che in realtà è invece soppresso dal farmaco assunto).
Riassumendo:
- Alti livelli di ACTH e alti livelli di cortisolo potrebbero indicare malattia di Cushing.
- Bassi livelli di ACTH e alti livelli di cortisolo potrebbero essere conseguenti a sindrome di Cushing o un tumore della ghiandola surrenale.
- Alti livelli di ACTH e bassi livelli di cortisolo sono indicativi del morbo di Addison.
- Bassi livelli di ACTH e cortisolo sono in genere suggestivi di ipopituitarismo.
Test di stimolazione ACTH
Ad alcuni pazienti viene prescritto il cosidetto test di stimolazione ACTH, un esame del sangue che misura i livelli di cortisolo prima e dopo aver ricevuto un’iniezione di ACTH; risulta di grande utilità quando la quantità di cortisolo in circolo è più bassa del normale (insufficienza surrenalica) e si sospetta che la causa possa essere una produzione insufficiente ACTH da parte dell’ipofisi.
- Se le ghiandole surrenali funzionano correttamente il livello di cortisolo aumenta in risposta alla stimolazione con ACTH; si esclude l’ipotesi di insufficienza surrenalica primaria (malattia di Addison).
- Se le ghiandole surrenali sono danneggiate o non funzionano correttamente il livello di cortisolo non aumenterà dopo la somministrazione dell’ACTH, quindi il problema è a livello delle ghiandole stesse incapaci di risponde alla stimolazione.
Vale la pena sottolineare tuttavia che il test di stimolazione con ACTH non è definitivo, perché
- un eventuale danno ipofisario molto recente potrebbe fornire risultati falsamente negativi;
- quando la patologia è causata dall’alterata produzione dell’ormone CRH da parte dell’ipotalamo, il test di stimolazione con ACTH non è in grado di distinguere la condizione dalle altre cause di insufficienza surrenalica.
Fonti e bibliografia
- Physiology, Adrenocorticotropic Hormone (ACTH) – Mary J. Allen; Sandeep Sharma
- Adrenocorticotropic Hormone Test – Swapnil Khare; Fatima Anjum
- MedLinePlus
- LabTestOnLine
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.