Menopausa, malattia inevitabile?
Le vampate di calore e le irregolarità mestruali sono considerati i due segni più distintivi e noti della menopausa, tuttavia è importante sottolineare che esistono numerosi altri sintomi associati a questa fase della vita femminile. Prima di procedere con l’elenco dettagliato, è fondamentale sottolineare un concetto cruciale.
È improprio parlare di “sintomi” in relazione alla menopausa, poiché quest’ultima non è una malattia.
Questo punto è di estrema importanza e merita di essere chiaramente compreso. La menopausa rappresenta una fase naturale nella vita di una donna, non una condizione patologica.
Ciononostante, è innegabile che questa transizione possa manifestarsi con effetti significativi sul benessere della donna.
Sintomi
I sintomi solitamente iniziano mesi o addirittura anni prima che il ciclo mestruale si interrompa del tutto, un fase che prende il nome di perimenopausa.
- Menopausa è il termine che indica la fine dell’età fertile della donna e per questo non può che essere riconosciuta solo a posteriori, più precisamente a 12 mesi dall’ultimo ciclo mestruale.
- La perimenopausa è invece il periodo che precede la menopausa, quando ad esempio il ciclo inizia a farsi un po’ ballerino e possono comparire i primi disturbi.
La durata della perimenopausa è variabile (mesi e talvolta anni) e di norma inizia tra i 45 e i 55 anni, ovvero a cavallo dei 50 anni, più o meno l’età media dell’entrata in menopausa.
Cambiamenti del ciclo
Le irregolarità del ciclo mestruale, caratterizzate da una crescente imprevedibilità e frequenza, rappresentano spesso il primo segnale che induce le donne a considerare l’inizio della menopausa. Tuttavia, una conferma definitiva o altamente probabile può essere ottenuta solamente mediante analisi ematiche specifiche.
Le manifestazioni possono includere l’occasionale assenza di un ciclo mensile, periodi prolungati di amenorrea seguiti da una ripresa apparentemente normale del ciclo per diversi mesi consecutivi, o alterazioni nella durata del ciclo stesso, che può tendere ad accorciarsi. Inoltre, si possono verificare variazioni nell’intensità del flusso mestruale.
È fondamentale sottolineare che, nonostante la presenza di cicli irregolari, la possibilità di concepimento permane. Sebbene l’ovulazione possa non seguire più uno schema regolare, resta essenziale adottare adeguate misure contraccettive durante i rapporti sessuali. In caso di dubbi, si consiglia di considerare l’esecuzione di un test di gravidanza.
Sintomi fisici
I sintomi più prettamente fisici della menopausa, che tuttavia possono iniziare già in perimenopausa, possono comprendere uno o più tra i seguenti disturbi (clicca sui link per approfondire):
- Vampate di calore, il sintomo più caratteristico benché non sempre presente, che si manifesta attraverso la percezione di improvvise sensazioni di caldo o freddo su viso, collo e petto. Durano da 30 secondi a cinque minuti e possono essere seguite da brividi. Le vampate di calore che si verificano di notte vengono definite sudorazioni notturne. Nei casi più sfortunati possono persistere per anni, tanto che spesso le diamo per scontate… ma scontate non sono. In Giappone sono così poco comuni che non esiste un termine specifico che le descriva. La ragione? Si sospetta che possa essere il consumo di soia lungo l’intero arco di vita.
- Difficoltà a dormire, che può essere peggiorata da improvvisi episodi di sudorazione notturna, ma che a prescindere dalla causa si fa sentire durante il giorno in forma di stanchezza e irritabilità.
- Palpitazioni, ovvero la percezione di un cuore che batte più velocemente del normale, avvertita spesso a livello del petto (vengono descritte ad esempio come sensazione di cuore martellante).
- Mal di testa ed emicranie, che possono essere più intense del solito.
- Dolori muscolari e articolari.
- Cambiamento della composizione corporea, ad esempio della pienezza del seno.
- Aumento del peso (Come dimagrire in menopausa?).
- Cambiamenti della pelle, che può diventare più secca e talvolta anche pruriginosa, a causa della riduzione del collagene.
- Riduzione del desiderio sessuale, che può essere peggiorato da disturbi fisici, come secchezza e dolore vaginale, prurito o fastidio durante i rapporti. La maggior parte delle donne può comunque ancora raggiungere l’orgasmo, ma per alcune potrebbe essere necessario più tempo, oppure potrebbe cambiare leggermente in intensità.
- Aumento della frequenza con cui si sviluppano cistiti e alcune donne potrebbero anche soffrire di una più marcata urgenza urinaria, che in alcuni casi sfocia in incontinenza da urgenza.
- Problemi in bocca, come aumento della sensibilità ai denti e gengive doloranti.
Sintomi di salute mentale
Come se questo non bastasse, spesso compaiono sintomi che riguardano la sfera psico-emotiva, ad esempio in forma di:
- cambiamenti dell’umore, sia inteso come cattivo umore, sia come improvvisi sbalzi dell’umore stesso,
- ansia,
- senso di bassa autostima,
- problemi di memoria o concentrazione.
Si tratta peraltro spesso di circoli viziosi, in cui alcuni sintomi possono diventare causa di altri:
- in caso d’insonnia si è ovviamente più predisposti ad avvertire stanchezza, difficoltà di concentrazione e cattivo umore a prescindere dagli ormoni,
- Vedere il proprio corpo che cambia può essere difficile da accettare per alcune donne, che quindi più facilmente di anni svilupperanno sintomi depressivi.
- La secchezza vaginale può creare incomprensioni di coppia che andranno a peggiorare ulteriormente il desiderio e così via…
Quanto durano i sintomi della menopausa?
Complessivamente i sintomi possono durare mesi o addirittura anni, da 6 mesi a 10 anni o più secondo il manuale MSD, subendo diverse evoluzioni nel tempo, ad esempio vampate di calore e sudorazioni notturne potrebbero migliorare, al contrario del cattivo umore e ansia.
Altri sintomi, come la secchezza vaginale, potrebbero purtroppo essere più o meno permanenti.
Perché si verificano i sintomi
La manifestazione dei sintomi associati alla menopausa è riconducibile a un complesso processo biochimico, primariamente causato da una significativa alterazione dell’equilibrio ormonale nell’organismo femminile.
Questo processo implica la graduale cessazione di meccanismi fisiologici che hanno operato con regolarità per decenni. La causa principale è una progressiva diminuzione della produzione ormonale, che evidenzia ulteriormente la sofisticata complessità del sistema endocrino umano.
In particolare, la drastica riduzione dei livelli di estrogeni gioca un ruolo centrale nella genesi della varietà di sintomi precedentemente descritti. Questa alterazione ormonale è il fattore chiave che determina le molteplici manifestazioni fisiche e psicologiche caratteristiche di questa fase della vita femminile.
Complicazioni
I segni e sintomi precedentemente descritti possono avere un impatto significativo sulla qualità di vita, talvolta diventando invalidanti. Tuttavia, esistono ulteriori implicazioni a lungo termine di notevole rilevanza che meritano attenzione.
Nella prevenzione cardiovascolare, si evidenzia frequentemente che
- gli uomini di età uguale o superiore a 45 anni
- e le donne di età uguale o superiore a 55 anni
presentano un rischio maggiore di eventi cardiovascolari rispetto ai soggetti più giovani. Questa disparità è attribuibile alle modificazioni ormonali, che dimostrano l’effetto protettivo dell’assetto ormonale femminile pre-menopausa. Gli estrogeni, quando prodotti in quantità adeguate, esercitano un’azione cardioprotettiva a vari livelli, incluso il controllo dei livelli di colesterolo ematico e la preservazione della salute delle pareti arteriose.
L’eventuale aumento ponderale può esacerbare la situazione, influenzando negativamente altri parametri cardiometabolici cruciali, come la glicemia e la pressione arteriosa.
È paradossale notare che, nonostante il tessuto adiposo sia una fonte significativa di estrogeni grazie all’enzima aromatasi, capace di convertire il testosterone in estradiolo, la riduzione estrogenica in menopausa è inevitabile, essendo determinata a livello sistemico.
Infine, un’altra complicanza rilevante della menopausa è l’aumentato rischio di osteoporosi, caratterizzata da una maggiore fragilità ossea e conseguente incremento del rischio di fratture.
Ricorda…
Per coloro che si approssimano alla menopausa, è importante considerare l’elenco dei sintomi con una prospettiva equilibrata. La presente esposizione mira a fornire una panoramica esaustiva delle possibili manifestazioni associate a questa fase fisiologica. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la manifestazione e l’intensità dei sintomi variano considerevolmente da individuo a individuo.
L’esperienza della menopausa è altamente soggettiva: mentre alcune donne possono riscontrare disagi significativi, altre potrebbero attraversare questo periodo con relativa facilità. La variabilità delle esperienze individuali è tale che, per alcune, questo passaggio potrebbe risultare gestibile con un impatto minimo sulla qualità della vita quotidiana.
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Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.