Lubrificante intimo vaginale: la risposta alle domande che non osi fare

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Cosa sono i lubrificanti vaginali?

I lubrificanti intimi (o vaginali) sono preparazioni semisolide (tipicamente creme o gel) formulati per ridurre i disagi legati secchezza vaginale (come fastidio, prurito o bruciore) e favorire l’attività sessuale riducendone i fenomeni d’attrito.

Sono talvolta usati a prescindere dai rapporti, per trovare sollievo dal disagio causato da un’eccessiva secchezza, ma trovano applicazione in campi più strettamente medici come gli esami ginecologici (ad esempio l’ecografia trans-vaginale)

Coppia a letto

Shutterstock/Olena Yakobchuk

Quali sono le possibili cause di secchezza vaginale?

La secchezza vaginale è un disturbo particolarmente comune nelle donne in menopausa, quando a causa della ridotta produzione ormonale si osserva una sostanziale diminuzione della normale produzione di muco cervicale (la sostanza prodotta da cellule vaginali specializzate ed in grado di garantire un’adeguata lubrificazione del canale vaginale).

La maggior parte di questo liquido lubrificante prodotto naturalmente dall’organismo è costituito da un fluido trasparente che fuoriesce dalle pareti dei vasi sanguigni che circondano la vagina; quando si è eccitati si osserva un aumento dell’afflusso di sangue verso gli organi genitali e quindi la secrezione vaginale aumenta, ma esistono numerose condizioni in grado di ridurne la produzione:

Nella donna in età fertile si osserva poi un andamento ciclico della produzione di muco cervicale, che aumenta nei giorni in prossimità dell’ovulazione ed è minimo nei giorni immediatamente successivi.

Infine è necessario ricordare un ultimo punto di grande importanza, tanto rilevante da essere evidenziato anche dalla International Society for Sexual Medicine:

È importante che i partner comprendano il ruolo svolto dalla lubrificazione per un rapporto piacevole e soddisfacente; a volte più tempo dedicato ai preliminari è tutto ciò che serve ad una donna per essere sufficientemente lubrificata. Altre volte potrebbe essere effettivamente necessario applicare un lubrificante, pratica che potrebbe anche diventare una piacevole abitudine proprio durante i preliminari. Il dialogo è quindi sempre alla base di una reciproca soddisfazione.

In caso di secchezza vaginale persistente è comunque sempre bene il parere del medico, in modo da chiarirne l’origine se patologica.

Vantaggi

Un lubrificante intimo viene in genere utilizzato per ridurre il dolore dovuto alla secchezza vaginale durante i rapporti sessuali, ma anche per aumentare il piacere e favorire pratiche diverse, come l’uso di sex-toys e rapporti anali.

Può essere applicato a qualsiasi parte del corpo desiderata, ad esempio all’interno e/o all’esterno dei genitali sia maschili che femminili, sui preservativi (se compatibili), o sulle mani.

Possono apportare un rinnovato piacere alla coppia (vengono spesso descritti, da chi non li avesse mai usati prima, come divertenti); i lubrificanti possono infatti essere usati da chiunque, a prescindere dal fatto che la produzione fisiologica di muco cervicale sia sufficiente o meno.

A questo proposito, com’era lecito aspettarsi, il marketing si è letteralmente sbizzarrito e sono oggi disponibili formulazioni aromatizzate, ad esempio alla fragola, ma anche contenenti sostanze in grado di provocare sensazioni come tepore o freschezza.

Possono infine essere utilizzati anche in caso di masturbazione, sia di coppia che personale.

Rischi

  • Possono ridurre la resistenza dei preservativi se non compatibili.
  • In soggetti sensibili potrebbero causare l’insorgenza di allergie od irritazioni, anche se in genere sono ben tollerati.
  • Sono stati segnalati in letteratura alterazioni della flora batterica vaginale, ma si tratta soprattutto di formulazioni contenenti disinfettanti, in genere non usati dei prodotti leader di mercato. Importante ricordare a questo proposito di evitare sempre e comunque l’utilizzo di prodotti scaduti o mal conservati, perché potenzialmente in grado di fungere da ricettacolo di colonie batteriche e quindi capaci di innescare fastidiose infezioni vaginali e cistiti. In caso di predisposizione nota allo sviluppo di infezioni vaginali (compresa la candida) meglio in genere preferire un lubrificante a base d’acqua che sia anche privo di glicerina.
  • A maggior ragione si raccomanda di evitare l’uso improprio di sostanze che potrebbero non garantire un’adeguata sicurezza dal punto di vista microbiologico (perché non formulate per un utilizzo sulle delicate mucose vaginali).
  • È importante ricordare che NON hanno alcuna azione di protezione dalle malattie sessualmente trasmesse.

Classificazione dei lubrificanti

I lubrificanti vaginali possono essere classificati secondo la tipologia di sostanze con cui sono formulati in:

  • base acquosa: si tratta di sostanze che si sciolgono in acqua, sono molto ben tollerati, generalmente compatibili con il preservativo, ma la durata d’azione è limitata;
  • base oleosa: non reagendo con le sostanze fisiologiche dell’organismo hanno una durata d’azione superiore, ma spesso NON sono compatibili con il preservativo (non è ovviamente un problema se questo non è necessario); in questa categoria rientrano la gran parte dei prodotti usati come lubrificanti sebbene non propriamente prodotti a questo scopo, come oli per bambini e per la pelle e vasellina, che tuttavia possono causare irritazione ed infezioni;
  • base siliconica: sono formulazioni recenti, di buona durata d’azione, ma di consistenza un po’ atipica (non sempre la sensazione al tatto risulta gradita). Da verificare caso per caso la compatibilità con il preservativo, mentre sono spesso controindicati in caso di utilizzo di sex-toys di silicone. Possono essere usati anche sotto la doccia, ma per la stessa ragione potrebbero richiedere il sapone per essere lavati via al termine del rapporto.

Lubrificanti vaginali ed idratanti sono la stessa cosa?

No, non sono la stessa cosa; gli idratanti vaginali possono aiutare a prevenire il prurito e l’irritazione in genere, a prescindere dall’attività sessuale, ma la capacità lubrificante è limitata perché formulati per essere assorbiti dalla pelle per esprimere il loro effetto emolliente; fatta salva la necessità di una valutazione di compatibilità con il preservativo se utilizzato, non ci sono comunque controindicazioni all’utilizzo durante il rapporto.

Questo perché le creme idratanti, a differenza dei lubrificanti, vengono assorbite dalla pelle per esprimere il loro effetto emolliente.

Si possono usare oli alimentari od altri lubrificanti naturali?

La pratica di ricorrere a grassi alimentari come burro od olio non nasce certo oggi, “Ultimo tango a Parigi” compie proprio quest’anno 50 anni (1972); la risposta è quindi sì, tecnicamente si possono usare.

Gli aspetti negativi risiedono soprattutto nella mancata compatibilità con il preservativo, nella scomodità di utilizzo, in alcuni casi in una possibile contaminazione batterica che in ambiente vaginale potrebbe creare qualche problema soprattutto alle donne più sensibili, così come una consistenza tanto grassa da poter eventualmente causare irritazione dovuta all’occlusione dei pori, anche in questo caso in base alla sensibilità individuale.

In questa categoria rientrano anche olio di mandorle dolci e olio di cocco, da acquistare in formulazioni adatte all’uso farmaceutico per godere delle necessarie garanzie di purezza chimica e microbiologica.

Assolutamente da evitare invece gli oli essenziali, principi attivi troppo concentrati e non verificati per uso interno nemmeno in caso di poche gocce.

Sono compatibili con l’uso del preservativo?

Come si è accennato nel paragrafo precedente, non tutti i lubrificanti vaginali sono compatibili con l’uso del preservativo, che deve quindi sempre essere verificata espressamente in caso di di utilizzo (in caso contrario il rischio è quello di favorirne la rottura). Generalmente sono compatibili quelli a base acquosa, ma si raccomanda di cercarne conferma sulla confezione ed evitarne sempre l’utilizzo in caso di opzioni naturali o più casalinghe.

Si raccomanda altresì cautela nel caso di preservativi senza lattice, usati in caso di allergia, per i quali raccomando una verifica incrociata (preservativo-lubrificante), alla ricerca di indicazioni specifiche (ad esempio “Compatibile con l’utilizzo di preservativi in lattice di gomma naturale, poliisoprene e poliuretano”).

È importante comprendere che il ricorso a lubrificanti non compatibili può essere causa di rottura del preservativo, con conseguente rischio di trasmissione di malattie sessualmente trasmissibili e/o gravidanze indesiderate.

Sono spermicidi?

I gel e le creme lubrificanti venduti come tali in genere non hanno effetto spermicida, ovvero non hanno funzione contraccettiva (non proteggono da gravidanze indesiderate); in passato esistevano creme contraccettive, ma che alla luce della scarsa efficacia sono ad oggi ormai pressoché introvabili (vengono invece , ancora utilizzati nella produzione dei preservativi).

Si può usare un lubrificante quando si cerca una gravidanza?

La risposta è più complessa di quanto appaia ed è necessario fare alcuni distinguo; la maggior parte dei lubrificanti in commercio, sebbene privi di attività spermicida, potrebbe ostacolare la capacità di movimento e la vitalità degli spermatozoi, riducendo quindi leggermente la probabilità di gravidanza (si ribadisce però che NON si tratta di anticoncezionali e non si deve riporre fiducia in questo senso).

In coppie perfettamente sane dal punto di vista riproduttivo questo potrebbe tuttavia non avere alcuna influenza pratica, tanto che alcuni autori hanno rilevato addirittura un aumento delle gravidanze (legate forse alla piacevolezza del rapporto e/o alla soddisfazione reciproca).

A questo scopo sono comunque disponibili in commercio specifiche formulazioni non solo compatibili, ma che almeno sulla carta promettono di favorire il movimento degli spermatozoi e sono quindi la scelta migliore per le coppie in cerca di gravidanza.

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