Tendinite: sintomi, cause e rimedi

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Introduzione

Borsiti e tendiniti sono due frequenti condizioni infiammatorie a carico dei tessuti molli intorno a muscoli e ossa, soprattutto in corrispondenza di

  • spalla,
  • gomito,
  • polso,
  • anca,
  • ginocchio,
  • caviglia.

Le borse sono piccole sacche piene di liquido che fanno da cuscinetto tra l’osso e le altre parti mobili: muscoli, tendini o pelle. Sono disseminate in tutto il corpo. La borsite è l’infiammazione (rossore e aumento del liquido) di una borsa.

I tendini sono invece bande flessibili di tessuto fibroso che connettono i muscoli alle ossa trasmettendo la trazione per generare il movimento. Sono ovunque nel corpo:

  • mani,
  • polsi,
  • gomiti,
  • spalle,
  • anche,
  • ginocchia,
  • caviglie,
  • piedi.

I tendini possono essere piccoli, come quelli delle mani, o grossi, come il tendine di Achille nel tallone.

La tendinite in genere si manifesta dopo traumi ripetuti in una specifica area, per esempio polso o caviglia. Causa dolore e irritazione intorno a un’articolazione. Alcune forme comuni di tendinite prendono il nome dagli sport che ne aumentano il rischio. Si parla per esempio di gomito del tennista, spalla del lanciatore, spalla del nuotatore e ginocchio del saltatore.

La diagnosi viene posta sulla base dell’anamnesi, dell’esame obiettivo e di tecniche diagnostiche per immagine.

I primi rimedi sono volti a ridurre dolore e gonfiore, a questo scopo possono servire il riposo, fasciature o elevazione dell’area interessata, e farmaci. Il ghiaccio è utile in caso di traumi recenti e importanti. Altri tipi di trattamento sono gli ultrasuoni, la terapia fisica, le iniezioni di steroidi e la chirurgia.

Uomo che si tocca al gomito a causa di dolore

iStock.com/5432action

Cause e sintomi

La tendinite causa dolore e irritazione appena all’esterno di un’articolazione.

Alcune tendiniti prendono il nome dallo sport o dal movimento che tipicamente aumenta il rischio di infiammazione, si parla così di

  • gomito del tennista,
  • gomito del golfista,
  • spalla del lanciatore,
  • spalla del nuotatore
  • e ginocchio del saltatore.

Anche infezioni, artriti, gotta, malattie tiroidee e diabete possono causare, o favorire, infiammazioni di borse o tendini.

Polso

La tendinite del polso (morbo di Quervain) è un’infiammazione che colpisce i due tendini estensori del pollice nel passaggio a livello del polso. I due tendini possono andare incontro a infiammazione o compressione e questo causa una significativa percezione di dolore lungo il lato del polso verso il pollice, dolore che tende ad aumentare quando si afferra un oggetto, quando si stringe il pugno, …

La tendinite del polso si manifesta quando si utilizza in maniera eccessiva, ripetitiva e/o sbagliata il polso (cucire, utilizzo del mouse, …); ne sono particolarmente soggette le donne in gravidanza e chi soffre di artrite reumatoide.

La patologia è molto diffusa fra le donne di mezza età.

Gomito

Il gomito del tennista identifica una lesione del tendine cubitale esterno, mentre quello del golfista indica invece una lesione del tendine cubitale interno.

Queste tendiniti possono comunque essere causate da qualunque attività che richieda la rotazione ripetitiva del polso o la presa della mano, come avviene con l’uso di certi utensili o movimenti di stretta o rotazione della mano. Carpentieri, giardinieri, imbianchini, musicisti, estetisti (manicure) e dentisti sono maggiormente a rischio di queste forme di tendinite.

Il dolore si manifesta vicino al gomito, talvolta irradiandosi alla parte superiore del braccio o verso l’avambraccio.

Altro nome per il gomito del tennista è epicondilite laterale. Il gomito del golfista si chiama invece epicondilite mediale.

Spalla

La spalla può essere interessata da due tipi di tendinite. La tendinite del bicipite causa dolore sul davanti o sul lato della spalla, irradiandosi verso il gomito e l’avambraccio. Il dolore può anche manifestarsi quando il braccio è alzato sopra la testa. Il muscolo bicipite, sul davanti del braccio, aiuta a stabilizzare l’omero (l’osso del braccio) nell’articolazione della spalla. Aiuta anche ad accelerare e rallentare il braccio durante i movimenti in cui viene alzato sopra la testa in attività come il tennis o il lancio.

La tendinite della cuffia dei rotatori causa dolore alla punta della spalla e alla parte esterna del braccio. Il dolore può peggiorare quando si alza, tira, spinge, estende il braccio sopra il livello della spalla o quando ci si sdraia sul lato colpito. La cuffia dei rotatori è fondamentalmente il gruppo dei quattro muscoli che attaccano il braccio alla spalla, consentendogli di ruotare e alzarsi. Se la cuffia dei rotatori o le borse sono irritate o infiammate e gonfie, possono rimanere compresse tra la testa dell’omero e l’acromion, il margine esterno della scapola. Negli anni, anche spostamenti ripetuti delle braccia o gli effetti dell’invecchiamento sui movimenti della spalla possono irritare e logorare tendini, muscoli e strutture circostanti. Questa situazione di compressione viene detta sindrome da conflitto sub-acromiale.

Malattie come l’artrite reumatoide possono causare tendiniti della cuffia dei rotatori e borsiti. Sport che implicano l’uso strenuo della spalla e attività professionali che richiedono frequenti iperestensioni del braccio verso l’alto sono altre possibili cause di irritazione della cuffia dei rotatori o delle borse.

Ginocchio

Un tendine sottoposto a un uso eccessivo durante attività come la danza, la bicicletta o la corsa, può iperallungarsi o andare incontro a rotture microscopiche e infiammarsi. Anche il tentativo di attutire una caduta può causare la contrazione del muscolo quadricipite e la rottura del suo tendine sopra la rotula o sotto (tendine rotuleo). Questo tipo di lesione si manifesta con più frequenza in soggetti anziani, che hanno tendini più deboli e meno flessibili. La tendinite del tendine rotuleo viene talvolta detta ginocchio del saltatore perché, negli sport che richiedono salti, la contrazione muscolare e la forza della ricaduta a terra dopo un salto sforzano il tendine. Stress ripetuti potranno causare infiammazione o rotture del tendine.

La tendinite del ginocchio può causare dolore durante la corsa, una camminata veloce o il salto. Può inoltre aumentare il rischio di rotture o lacerazioni estese del tendine. Una rottura completa dei tendini quadricipite o rotuleo è non solo dolorosa, ma anche invalidante: rende difficile piegare, estendere o alzare la gamba, oppure caricare pesi sulla gamba interessata.

Tendinite di Achille

Lesioni del tendine di Achille determinano irritazione, strappi o lacerazioni del tendine che collega il muscolo del polpaccio al tallone. La tendinite di Achille è una frequente lesione da uso eccessivo, anche se può essere causata da muscoli del polpaccio contratti o deboli, o da condizioni che rendono il tendine meno flessibile e più rigido, come l’artrite reattiva o un normale invecchiamento.

Schematizzazione degli infortuni al tendine d'Achille

iStock.com/medicalstocks

Le lesioni del tendine di Achille possono colpire chiunque partecipi regolarmente ad attività che fanno contrarre il muscolo del polpaccio, come salire le scale, anche se sono più frequenti nei soggetti di mezza età (i guerrieri del fine settimana) che magari non praticano un’attività fisica regolare. Tra gli atleti professionisti, la maggior parte delle tendiniti di Achille sembra verificarsi in sport con accelerazioni rapide o salti, come il calcio, il tennis e la pallacanestro, e quasi sempre al termine della stagione agonistica.

Può essere una condizione cronica. Può anche determinare un’apparente lesione improvvisa. La tendinite è la concausa più frequente delle rotture del tendine di Achille. Quando un tendine è indebolito dall’età o dell’eccesso di lavoro, un trauma ne può causare la rottura. Queste lesioni possono essere così improvvise e dolorose da riuscire ad abbattere in stato di shock giocatori professionisti di football americano lanciati in corsa.

Diagnosi

La diagnosi della tendinite inizia con l’anamnesi e l’esame obiettivo.

Il paziente dovrà descrivere il dolore e le circostanze in cui è insorto il dolore:

  • ubicazione e insorgenza del dolore,
  • variazioni durante il giorno
  • e i fattori che lo alleviano o aumentano

sono tutti dati essenziali per la diagnosi.

È possibile avvalersi di test manuali, chiamati più correttamente test di tensione tissutale, per identificare il tendine coinvolto, per poi procedere a un’attenta palpazione per di aree specifiche per evidenziare l’area infiammata.

Le radiografie non visualizzano tendini o borse, ma possono essere utili per escludere anomalie ossee o fenomeni artritici. In caso di rottura tendinea possono inoltre aiutare a identificare il tendine leso. In una lesione del ginocchio, per esempio, la radiografia mostra che la rotula è più bassa del normale in caso di rottura del tendine quadricipite, mentre è più alta in caso di lesione del rotuleo.

La rottura parziale o totale del tendine può essere confermata anche tramite la risonanza magnetica (RM). L’RM visualizza sia le ossa che i tessuti molli (muscoli, tendini e loro rivestimenti o fasce, borse).

Per escludere un’infezione, il medico può infine prelevare e far analizzare il liquido proveniente dall’area infiammata.

Cura e rimedi

Il trattamento è mirato alla risoluzione dell’infiammazione del tendine e il primo passo consiste in:

Nelle lesioni acute può essere usato anche il ghiaccio, ma la maggior parte dei casi è fondamentalmente cronica, dove secondo alcuni specialisti se ne perde l’utilità. Quando ha senso si può applicare un impacco di ghiaccio sull’area colpita per 15 – 20 minuti ogni 4 – 6 ore per 3 – 5 giorni. Il medico potrà raccomandare un impiego di ghiaccio per periodi più lunghi, insieme a un programma di stretching.

Guarigione e prevenzione di ulteriori danni richiedono anche di evitare attività che coinvolgano le articolazioni colpite.

In alcuni casi, per esempio nel gomito del tennista, possono essere utili fasciature che comprimendo l’avambraccio allevino il dolore, limitando la trazione del tendine sull’osso.

Altri dispositivi di protezione, come ortesi plantari per la caviglia e il piede o stecche per il ginocchio o la mano, possono ridurre temporaneamente lo stress al tendine o alla borsa colpiti e facilitarne una guarigione più veloce, pur consentendo di mantenere i propri livelli generali di attività.

Allungamenti delicati ed esercizi di estensione vengono aggiunti gradualmente. Possono essere utili massaggi dei tessuti molli. Possono essere preceduti o seguiti da impacchi con borse di ghiaccio. Gli esercizi raccomandati possono variare secondo la sede dell’infiammazione.

Se non ci sono miglioramenti il medico può iniettare corticosteroidi nell’area intorno alla borsa o al tendine infiammati (infiltrazioni). Benché le iniezioni di corticosteroidi siano usate comunemente, devono essere praticate con cautela perché possono indebolire o rompere il tendine (specialmente tendini che sopportano pesi, come il tendine di Achille [caviglia], il tendine tibiale posteriore [arco del piede] e il tendine rotuleo [ginocchio]).

In mancanza di miglioramenti, dopo 6 – 12 mesi il medico può ricorrere alla chirurgia artroscopica o aperta per riparare il danno e alleviare la pressione sul tendine.

In caso di rottura completa di un tendine, la riparazione del danno può richiedere l’intervento chirurgico. Dopo un intervento chirurgico su un tendine quadricipite o rotuleo, per esempio, il paziente dovrà portare un gesso o un altro dispositivo di immobilizzazione per 3 – 6 settimane e camminare con le stampelle. In caso di rottura parziale, può essere sufficiente il gesso senza ricorrere alla chirurgia.

La riabilitazione da una rottura tendinea totale o parziale richiede un programma di esercizio per ristabilire il piegamento e rinforzare il ginocchio e la gamba, al fine di evitare nuovi danni. Il programma di riabilitazione può durare fino a 6 mesi, anche se il paziente può riprendere diverse attività prima di concluderlo.

Prevenzione

Per cercare di prevenire l’infiammazione o ridurre la gravità di eventuali recidive:

  1. Iniziare nuove attività o programmi di esercizio lentamente.
  2. Aumentare l’attività gradualmente, dopo varie sessioni ben tollerate.
  3. Fare attività fisica regolare.
  4. Rinforzare i muscoli intorno all’articolazione.
  5. Fare pause frequenti nel caso di attività ripetitive.
  6. Interrompere attività che causano dolore.
  7. Ammortizzare l’articolazione colpita. Usare protezioni per il ginocchio o i gomiti.
  8. Aumentare la superficie di presa di utensili con guanti o imbottiture. Utilizzare mazze da golf con impugnatura nastrata o di dimensioni maggiorate.
  9. Prendere gli strumenti pesanti con due mani e, a tennis, fare il rovescio a due mani.
  10. Non stare seduti fermi per lunghi periodi.
  11. Allenarsi a mantenere una postura corretta e fare attenzione a mantenere una posizione adeguata durante le attività quotidiane.
  12. In caso di storia di tendinite, richiedere eventualmente un parere medico o fisioterapico prima di intraprendere esercizi o attività nuovi.

Fonti e bibliografia

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Greppi Barbara, medico chirurgo

Domande e risposte
Come curare la tendinite?
Alla comparsa dei primi sintomi può risultare di grande sollievo il protocollo RICE:
  • Rest: Riposo dell'articolazione colpita
  • Ice: Ghiaccio, applicazione frequente
  • Compress: Applicazione di un bendaggio compressivo
  • Elevation: Sollevamento dell'arto colpito rispetto al livello del cuore, per favorire il ritorno venoso
Da un punto di vista farmacologico si ricorre ad antinfiammatori ed antidolorifici, sufficienti a permettere la guarigione nella maggior parte dei casi (a patto di stressare l'articolazione colpita).
Nei casi più severi possono essere presi in considerazione trattamenti più invasivi, come la chirurgia.
Quanto dura una tendinite?
La durata è estremamente variabile in funzione della zona colpita, dalla gravità dell'infiammazione e da quanto sia possibile interrompere temporaneamente l'attività (tipicamente sportiva o professionale) che ha causato l'infiammazione del tendine. In genere si parla comunque in termini di qualche mese.
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Domande e risposte
  1. buonasera
    oggi mi sono accorta di avere una borsite al ginocchio però senza dolore posso tranquillamente piegare il ginocchio non è arrossato ho messo del ghiaccio ogni 3 ore per 20 minuti più volte al giorno , e metto la gamba a riposo con un cuscino sotto il ginocchio,oggi è sabato dovrò attendere lunedi per consultare il mio medico…lei cosa mi consiglia di fare? accetto volentieri un suo suggerimento grazie.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Mi dispiace, ma non posso consigliare farmaci o altri trattamenti.

  2. Ho 69 anni e da un pò di mesi soffro di dolori alle spalle che si irradiano alle braccia e ai polpacci delle mani sotto i pollici, questi dolori si acutizzano maggiormente la notte durante il riposo. Nei giorni scorsi ho fatto un’ecografia muscolo tendinea spalla destra e sinistra con il seguente referto:
    – Assottigliamento, ipoecogeni e disomogenei i tendini sovraspinoso e sottospinoso della spalla destra, con minuscole calcificazioni in sede inserzionale.
    – Ispessito, con minimo versamento a carico della guaina, il tendine del capo lungo del bicipite branchiale di destra.
    – Modicamente ispessiti i tendini sovraspinoso e sottospinoso della spalla sinistra con minuscole calcificazioni nel tratto medio e in sede inserzionale.
    – Minimo versamento a carico della guaina del tendine del capo lungo del bicipite branchiale di sinistra.
    – Quadro ecografico di tendinosi della cuffia dei rotatori delle spalle, più accentuata a destra.
    In atto non ho ancora fatto nessuna terapia, cosa mi consiglia di fare ?
    Sarei grato di un Suo suggerimento in merito a questo referto, grazie e buon lavoro.

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Deve sottoporre il referto all’ortopedico, che valuterà il quadro completo dopo aver fatto un’accurata visita medica.

    2. Dottoressa Fabiani, la ringrazio del consiglio provvedererò al più presto a consultare un ortopedico. Un cordiale saluto e buon lavoro.

  3. Buongiorno, ho 54 anni e sono una donna abbastanza attiva vado in palestra acquaginn tre volte a settimana, e’ sempre andato tutto bene tranne che qualche mese fa ho iniziato ad avere un disturbo al secondo dito della mano dx, dopo 4 mesi quasi totalmente risolto da ortopedico con prognosi tenosinovite stenosante con un infiltrazione, ora sono 10 giorni che ho stesso disturbo al secondo dito del piede sx , e’ gonfio e molto dolorante, e sotto il piede mentro lo appoggio sento come se avessi un sasso, secondo lei e’ lo stesso che avevo alla mano e a cosa e’ dovuto? centra qualcosa il fatto che sto entrando nella fase della menopausa da tre mesi il ciclo non c’e’ e in effetti sento che la circolazione e’ cambiata. la ringrazio della sua risposta .

    1. Dr. Roberto Gindro

      1. Non è detto che il problema sia lo stesso.
      2. Sì, la menopausa potrebbe influire, ma solo in parte.

    2. grazie mille per la sua risposta

  4. salve dottore
    io ho un dolore che dura da 15 mesi nella parte del bacino tra il muscolo piriforme e il muscolo grande e il bicipite femorale
    questo dolore si sente di piu quando mi piego o faccio un movimento brusco
    e mi toglie forza e resistenza
    ho pensato che fosse la sciatica ma i medici dicono di no
    la sindrome del piriforme neanche
    ho fatto lecografia ed esce fuori che ho una tendinite nelliserzione del muscolo e l’osso..
    da li ho fatto 5 sedute di tecar terapia in modalita antiinfiammatoria
    ma nulla ..
    non so piu cosa fare

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      5 sedute sono ancora poche, è un pò presto per aspettarsi grossi miglioramenti, dipende poi dall’estensione e dalla gravità dell’infiammazione stessa.

  5. Salve , in questi ultimi giorni ho riscontrato un dolore persistente ad entrambe le braccia . Le stesse mi bruciano molto anche durante la notte mentre dormo , facendo molta attività fisica credo di avere entrambi i tendini infiammati . Secondo voi cosa posso fare per curarmi apparte il riposo ?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Mi dispiace, ma non posso prescrivere farmaci.

  6. Ogni mattina mi sveglio con un fortissimo formicolio a pollice e indice e non riesco più a tenere nulla di pesante in mano che mi scappa tutto… 🙁

    È tendinite? Cosa devo fare?

  7. Va bene il Voltaren gel per una tendinite che mi sono fatto venire ieri lavando la moto (ho dovuto fregare moltissimo per togliere tutti i moscerini…)?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Come primo tentativo di automedicazione in genere non ha particolari controindicazioni, chiaramente se il dolore persistesse senta anche il parere del medico.

    2. Voltaren in compresse è più efficace di quello in gel? O sono pressapoco uguali?

    3. Dr. Roberto Gindro

      In compresse è sicuramente più efficace, al prezzo di un aumentato rischio di effetti collaterali.

  8. Su una tendinite meglio ghiaccio o calore?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non c’è completa unanimità in merito, ma tendenzialmente il consiglio è applicare ghiaccio nei primi tre giorni, quando è importante ridurre l’afflusso di sangue e mediatori dell’infiammazione per diminuire il gonfiore, dopodiché il calore è in grado di rilassare il muscolo e favorire così la guarigione.

      Raccomando in ogni caso di attenersi alle indicazioni del medico o del fisioterapista.