Introduzione
L’unica cura definitiva per le allergie è l’immunoterapia (terapia desensibilizzante o vaccino), ma può essere pratica solo in alcuni casi e necessita in ogni caso di periodi più o meno lunghi di trattamento.
Per la maggior parte dei soggetti allergici è quindi indispensabile il ricorso a medicinali di vario genere, scelti con l’aiuto del medico in base a
- gravità dei sintomi,
- durata (stagionale o cronica),
- stato di salute generale,
- risposta individuale ai farmaci.
I farmaci per le allergie (che si tratti di nickel, graminacee o altri pollini, acari della polvere, allergie alimentari, orticaria, …), limitano le reazioni del corpo agli allergeni, oppure ne bloccano i sintomi legati al rilascio di sostanze chimiche come l’istamina. Sono disponibili diversi farmaci, rimedi e cure per le allergie, in forma di compresse, liquidi, spray nasali, colliri, creme per la pelle ed iniezioni: alcuni farmaci sono venduti senza necessità di ricetta medica (farmaci da banco), mentre altri sono disponibili solo dietro prescrizione.
Poiché anche i farmaci da banco possono avere effetti collaterali gravi, e alla luce del fatto che alcuni possono causare problemi se assunti in combinazione con altri medicinali, è essenziale che la pianificazione della terapia venga fatta con il farmacista, il medico curante o, nel caso di allergie più severe, con l’allergologo.
È particolarmente importante valutare con il medico quali rimedi usare nelle seguenti condizioni:
- gravidanza o allattamento,
- patologie croniche come il diabete, il glaucoma o la pressione alta,
- quando si stanno prendendo altri farmaci, compresi integratori fitoterapici,
- nei bambini, che hanno bisogno di dosi diverse di farmaci o di medicinali diversi da quelli che usano gli adulti (alcuni farmaci, come i corticosteroidi, possono causare effetti indesiderati più severi nei bambini),
- negli anziani (alcuni farmaci per le allergie possono causare confusione, sintomi urinari o altri effetti collaterali).
Purificatori d’aria
La strategia migliore per un paziente allergico consiste nel ridurre l’esposizione all’allergene responsabile e, se è vero che in linea teorica il modo più efficace per migliorare la qualità dell’aria all’interno degli ambienti è la ventilazione con aria esterna pulita, questo non è purtroppo possibile nelle stagioni delle fioriture. Sono quindi disponibili in commercio dispositivi in grado di aggirare questo problema mediante un processo di filtrazione dell’aria (purificatori d’aria). L’uso di un purificatore portatile o l’inserimento di specifici filtri nel sistema di riscaldamento/condizionamento dell’aria (HVAC) può effettivamente contribuire a rimuovere, oltre che gli inquinanti, anche gli allergeni responsabili dei sintomi, a patto di essere consapevoli che:
- non esiste purificatore in grado di eliminare il 100% delle molecole sgradite, siano esse inquinanti o allergeni,
- in alcuni dispositivi potrebbe essere necessario verificare di acquistare il filtro specificatamente progettato per i pazienti allergici,
- ogni dispositivo viene progettato per garantire un adeguato ricircolo in una superficie limitata (stanza) e prima dell’acquisto è quindi necessario verificare che questa sia compatibile con le proprie necessità (ovviamente potenze superiori, per ambienti più grandi, in genere richiedono un investimento economico maggiore),
- tutti i dispositivi necessitano di una periodica manutenzione per garantire l’efficacia promessa.
L’efficacia è ragionevolmente dimostrata da una letteratura scientifica di discreta qualità (anche l’EPA americana, Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, ne consiglia l’utilizzo, seppure sottolineando che non si debba sperare in una completa risoluzione dei sintomi).
Vanno invece evitati quelli che producono ozono, sostanza irritante in grado di peggiorare i sintomi.
Cortisonici
I corticosteroidi (cortisonici) aiutano a prevenire e a trattare l’infiammazione bloccando le reazioni allergiche, ma la maggior parte di essi richiede una prescrizione medica (fanno eccezione le preparazioni semisolide come creme e geli).
- I corticosteroidi orali (compresse e gocce) vengono usati per trattare i sintomi gravi causati da tutti i tipi di reazioni allergiche. Ne sono degli esempi: il prednisone (Deltacortene®) e il metilprednisolone (Medrol®). Poiché possono causare numerosi effetti collaterali a breve e lungo termine, i corticosteroidi per via orale sono in genere prescritti per brevi periodi di tempo. L’uso a lungo termine può causare
- cataratta,
- osteoporosi,
- debolezza muscolare
- e ritardo di crescita nei bambini.
- I corticosteroidi sotto forma di spray nasale prevengono ed alleviano i sintomi delle allergie quali naso chiuso, starnuti e prurito, naso che cola. Ne sono degli esempi: il fluticasone (Avamys®, Flixonase®, …), il mometasone (Nasonex®), il budesonide (Aircort®, Kesol®, Eltair® …), il flunisolide (Lunis®, Nisolid®, …), il triamcinolone (Nasacort®) e il beclometasone (Becotide®, Rinoclenil®, …). Gli effetti collaterali possono includere alterazioni del senso dell’olfatto e del gusto, irritazione nasale e sangue dal naso. Questi farmaci hanno meno probabilità di causare effetti indesiderati rispetto ai corticosteroidi per via orale e per questo rappresentano spesso il farmaco di prima scelta.
- I corticosteroidi da assumere attraverso aerosol sono utilizzati per alleviare i sintomi dell’asma innescati dagli allergeni. Ne sono degli esempi il flunisolide (Nisolid®), il triamcinolone, il fluticasone e il budesonide (Aircort®, Pulmaxan®). Gli effetti collaterali non sono in genere significativi, ma quando presenti possono consistere in
- infezioni nella bocca (mughetto),
- tosse,
- raucedine
- o mal di testa.
- I colliri corticosteroidi vengono utilizzati per il trattamento di sintomi allergici gravi quali la lacrimazione e il prurito agli occhi causati dalla febbre da fieno e dalla congiuntivite allergica. Ne sono degli esempi il desametasone (Cloradex®, Luxazone®, …), il fluorometholone e il prednisolone. Questi farmaci possono offuscare la vista. Un uso prolungato può aumentare il rischio di infezioni oculari, glaucoma e cataratta.
- I corticosteroidi in crema per la pelle alleviano il prurito causato dall’eczema (dermatite atopica), dermatiti allergiche e dalle dermatiti in genere. Alcune creme a bassa potenza sono disponibili senza prescrizione medica, ma si dovrebbe sempre consultare il proprio medico o farmacista prima di usare qualsiasi corticosteroide topico. Ne sono degli esempi l’idrocortisone (Lanacort®) e il triamcinolone. Gli effetti collaterali possono includere irritazioni cutanee e alterazioni del colore della pelle.
Antistaminici
Durante l’esposizione a un allergene, per esempio gli acari della polvere, l’organismo attiva specifici processi difensivi del sistema immunitario che tuttavia sono spesso così sproporzionati ed esagerati da causare i classici sintomi (raffreddore, naso che cola, occhi che lacrimano, …). I mastociti, specifiche cellule facenti parte del sistema immunitario, rilasciano una molecola in grado di causare una dilatazione dei vasi sanguigni, l’istamina, che è purtroppo la principale responsabile della sintomatologia descritta.
I farmaci antistaminici agiscono impedendo che questa molecole occupi i propri recettori e limitandone così gli effetti.
- Gli antistaminici orali (compresse e gocce) riducono i segni ed i sintomi delle allergie come gonfiore, naso gocciolante, prurito, lacrimazione degli occhi, e orticaria. Gli antistaminici orali comprendono numerose molecole, tra cui per esempio la loratadina (Clarityn®), la desloratadina (Aerius®), la cetirizina (Zirtec®) e l’ebastina (Clever®, Kestine®). Gli antistaminici più vecchi possono causare secchezza delle fauci e sonnolenza e non devono essere assunti durante la guida o durante altre attività potenzialmente pericolose; devono essere attentamente valutati in soggetti fragili come bambini ed anziani.
- Gli antistaminici sotto forma di spray nasale aiutano ad alleviare starnuti, prurito, naso o che cola, congestione sinusale, gocciolamento nasale, ma permettono efficacia limitata rispetto ai cortisonici. Ricordiamo ad esempio l’azelastina (Allergodil®, Rinazina antiallergica®). Gli effetti collaterali dell’antistaminico in spray nasale possono includere sapore amaro, capogiri, sonnolenza o affaticamento, secchezza della bocca, mal di testa, bruciore nasale, epistassi, nausea, naso che cola, mal di gola, e starnuti.
- L’antistaminico in collirio viene spesso utilizzato in combinazione con altri farmaci, come gli stabilizzatori dei mastociti ed i decongestionanti. Il collirio antistaminico può ridurre il prurito, l’arrossamento e gli occhi gonfi. Potrebbe essere necessario utilizzare questi farmaci più volte al giorno, in quanto gli effetti possono durare solo poche ore. Esempi di colliri sono il ketotifene (Zaditen®, Ketoftil®),l’emedastina (Emadine®) e l’olopatadina (Opatanol®). Gli effetti collaterali di questi farmaci possono includere il rossore degli occhi, lacrimazione, mal di testa, e lieve prurito o bruciore. L’antistaminico collirio aumenta il rischio di infiammazione oculare se si indossano le lenti a contatto.
Decongestionanti
I decongestionanti vengono usati per un sollievo rapido e temporaneo alla congestione nasale e sinusale. Durante la reazione allergica l’istamina è responsabile della dilatazione dei vasi sanguigni che, a livello di naso e occhi, è causa di un’eccessiva produzione di muco e lacrime.
Le molecole decongestionanti agiscono in senso opposto, stimolando cioè un restringimento dei vasi sanguigni e riducendo così i fastidiosi sintomi allergici. Proprio a causa di questo effetto è necessario evitare i decongestionanti in gravidanza, in età avanzata o se si soffre di pressione alta.
- Alcuni farmaci per uso orale contengono un decongestionante come la pseudoefedrina in combinazione con altri farmaci (per esempio Reactine®). I decongestionanti orali possono causare una serie di effetti collaterali, tra cui irritabilità, battito cardiaco veloce o irregolare, capogiri, insonnia, mal di testa, ansia, tremori e aumento della pressione sanguigna. È necessario consultare il medico prima di utilizzare dei decongestionanti per via orale, in quanto questi farmaci sono potenzialmente pericolosi se usati in combinazione con altri medicinali o se si soffre di pressione alta (ipertensione), malattie cardiache o di altri specifici problemi di salute.
- Gli spray nasali decongestionanti alleviano la congestione nasale. Sono degli esempi la fenilefrina (Neo-Synephrine®), l’ossimetazolina (Vicks Synex®) e la nafazolina (Rinazina®). I decongestionanti nasali possono causare secchezza, bruciore o sensazione di prurito all’interno del naso, naso che cola e starnuti. L’assunzione eccessiva di un decongestionante nasale può causare irritabilità, battito cardiaco accelerato o irregolare, capogiri, insonnia, mal di testa, ansia, tremori e aumento della pressione sanguigna. Non si devono usare spray decongestionanti nasale per più di una settimana, pena il rischio di sviluppare una grave congestione non appena si smette di prenderlo (effetto rebound). Sono controindicati al di sotto dei 12 anni.
- I colliri decongestionanti (o le combinazioni di antistaminico-decongestionante) possono temporaneamente alleviare i sintomi come il rossore e il prurito agli occhi. I colliri da banco disponibili sono ad esempio la tetrizolina (Stilla®, Octilia®, …) e la nafazolina (Collirio Alfa®, declinato in numerose formulazioni con vari principi attivi, anche naturali). Gli effetti collaterali includono arrossamento degli occhi e persistenti danni ai vasi sanguigni in caso di abuso, l’utilizzo va quindi limitato a pochi giorni consecutivi. In alcuni soggetti è possibile sviluppare una forma di glaucoma acuto improvviso.
Altri farmaci e rimedi per l’allergia
Altri farmaci agiscono bloccando il sintomo provocato dalle sostanze chimiche rilasciate nel corso di una reazione allergica.
- Il montelukast (Singulair®, Lukasm®) è un farmaco che blocca i sintomi provocati da alcune sostanze chimiche prodotte dal nostro sistema immunitario denominate leucotrieni. Questo farmaco, assunto per via orale, allevia i sintomi delle allergie quali congestione nasale, naso che cola e starnuti. Gli effetti collaterali possono includere infezioni delle alte vie respiratorie negli adulti e mal di testa, infezioni alle orecchie e mal di gola nei bambini. La Food and Drug Administration (FDA) ha sottolineato che i farmaci antagonisti dei leucotrieni potrebbero causare, molto raramente, sintomi psicologici come irritabilità, ansia, insonnia, allucinazioni, aggressività e depressione in soggetti predisposti.
- Il nedocromile (Kovinal®) ed il cromoglicato sono sostanze usate in spray nasali e colliri che impediscono il rilascio di istamina e di altre sostanze chimiche nel corso di una reazione allergica. Questi farmaci funzionano meglio quando vengono utilizzati prima della comparsa dei sintomi. Alcune persone hanno bisogno di usare lo spray tre o quattro volte al giorno. Gli effetti collaterali possono comprendere bruciore nasale o starnuti.
Immunoterapia
L’immunoterapia, somministrata per iniezioni o sublinguale, può essere presa in considerazione nei casi in cui i sintomi della febbre da fieno o l’asma allergica non rispondano adeguatamente ai farmaci disponibili, o nel caso in cui non si possano assumere medicinali senza che si manifestino effetti collaterali ingestibili.
Per un periodo variabile da tre a cinque anni si ricevono regolarmente iniezioni o somministrazioni di gocce sotto la lingua contenenti estratti di allergeni, con l’obiettivo di desensibilizzare verso specifici allergeni e ridurre o eliminare la necessità di assumere farmaci.
L’immunoterapia può essere particolarmente efficace se si è allergici al pelo di gatto, agli acari della polvere, al polline prodotto da alberi ed erbe. Nei bambini affetti da rinite allergica l’immunoterapia può aiutare a prevenire lo sviluppo di asma.
Raramente, le iniezioni di immunoterapia possono causare una reazione allergica grave (anafilassi).
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Medicinali a base di adrenalina
L’epinefrina (o adrenalina) è l’unico farmaco in grado di trattare le forme più gravi e potenzialmente letali di reazione allergica; il farmaco viene somministrato attraverso dispositivi di emergenza per auto-iniezioni dotati di ago e siringa (FastJekt®).
Si ricorre ad una somministrazione se si è sviluppata una grave reazione allergica ad un determinato alimento, come le noccioline, o se si è allergici al veleno delle api o delle vespe; questo tipo di reazioni possono provocare uno shock anafilattico, una condizione che potrebbe rivelarsi fatale.
L’adrenalina può contribuire a rallentare la reazione, ma è comunque indispensabile che il paziente venga tempestivamente accompagnato in Pronto Soccorso.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
salve, sono due anni che quando arriva metà fine ottobre e per almeno un mesetto, un mese e mezzo, incomincia a prudermi il naso, in fondo alla gola, gli occhi e infine a starnutire, con abbondante colate di muco trasparente. non c’è gran differenza tra interni ed esterni, tra casa e strada, semmai certi profumi come incensi, fumo, ecc..mi fanno subito prudere naso, come certe folate di vento, o addirittura quando sono sotto la doccia /sul serio… ho usato il Flurin come indicato dal mio medico omeopatico ma come dire non ci sono stati ne miglioramenti ne peggioramenti. l’unico rimedio è fare due piccoli tamponcini dai fazzolettini di carta e tenerli lì una decina di minuti nelle narici. mossa che calma il prurito e gli starnuti. il fatto curioso è che in primavere non ho nulla di ciò, anzi respiro meglio che in autunno. ora ho 41 anni, ma quando avevo 10 anni ebbi per almeno 4 anni l’allergia alla polvere di casa, che però era ben più pesante e fastidiosa e che mi andò via ma proprio sparita dopo decine di sedute di vaccino all’incirca sui 15 anni. non so, mi chiedo se esista uno spray leggerissimo che possa perlomeno bloccare gli attacchi… grazie
Si ci sono spray antistaminici e cortisonici che possono aiutare ma, mi dispiace, non posso consigliare farmaci specifici.
Buona sera dottore
Scrivo qui non tanto perché sono allergico a qualcosa ma per chiederle circa gli effetti collaterali dell’Aurcort. Qualche giorno fa ho fatto una visita specialistica otorinolaringoiatrica (perche ho un orecchio tappato da molto tempo e non mi si stappa) e il dottore mi ha dato da prendere Aircort spry 50mg in quanto nella visita mi ha visto il setto nasale un po’ ipertrofico. Dalla prima volta che però ho usato questo cortisonico spry ho cominciato ad avere tremori, sia alle gambe sia alle mani sia anche alla testa. Sono tremori di lieve intensità ma che comunque mi stanno facendo preoccupare. Potrebbero derivare dall’uso di Aircort questi tremori? Devo continuare o devo interrompere l’uso di questo? Grazie della cortese risposta
Sì potrebbero essere dovuti alla terapia, deve chiedere a chi glielo ha prescritto cosa fare della terapia ovviamente.
Funziona Fexallegra per l’allergia al polline?
Sì, è un ottimo antistaminico (che in teoria non dovrebbe più dare particolare sonnolenza).
Meglio Avamys o Rinazina? Il dottore mi dice di usare il primo, ma Rinazina quando lo uso mi sembra molto più efficace.
L’effetto è sicuramente più incisivo e immediato, ma come tutti i decongestionanti va usato solo per 5-6 giorni di seguito e poi tassativamente interrotto. Avamys, come gli altri cortisonici, sono invece legati un minor rischio di effetti collaterali.