Introduzione
Sambucus L. è un genere di piante che fa parte della famiglia delle Caprifoliacee; dal punto di vista fitoterapico e culinario la specie più importante è il sambuco comune (Sambucus nigra L.), molto diffuso in tutta Europa, Italia compresa.
È tradizionalmente associato a numerosi effetti benefici per salute, anche se in realtà l’evidenza scientifica è decisamente più ridotta; vale la pena notare che si possono usare fiori e frutti (in forma di caratteristiche bacche di colore viola scuro), mentre le restanti parti della pianta (foglie, semi, radici, …) sono tossiche a causa della presenza di sambunigrina e altre sostanze.
Oltre che in medicina naturale, il sambuco viene utilizzato in cucina, per la preparazione di marmellate, gelatine, salse, zuppe, frittelle e un tipico sciroppo (molto comune in Tirolo e Paesi nordici) che può essere usato come tale (previa diluizione in acqua), oppure fatto fermentare per la preparazione di una bevanda alcolica, talvolta paragonata allo spumante.
Si noti che fiori e bacche sono anche consumati tal quali, dopo un’adeguata cottura, necessaria alla disattivazione dei principi attivi tossici contenuti; il consumo della pianta non adeguatamente preparata può causare intossicazioni anche gravi, accompagnate da nausea, vomito e diarrea severa.
Proprietà e benefici
L’EFSA descrive un uso tradizionale del sambuco come pianta medicinale in forma di tisane o altre preparazioni liquide, tipicamente per il sollievo dai sintomi di influenza e raffreddore; non dovrebbe stupire scoprire inoltre che durante la passata pandemia di COVID-19 ne sia stato proposto l’utilizzo come sintomatico, ma in entrambi i casi la letteratura a oggi disponibile non ne supporta una comprovata efficacia.
Si ipotizza che possa agire in supporto del sistema immunitario e con un’azione diretta verso i virus, oltre che per effetto diaforetico (aumento della sudorazione, in teoria utile a ridurre la febbre, che è tuttavia una forma di difesa dell’organismo).
È stato inoltre proposto per il trattamento di:
- Sindrome da stanchezza cronica
- Stipsi
- Rinite allergica stagionale
- Mal di testa
- Colesterolo alto
- Sinusite e infezioni delle vie respiratorie superiori in genere
- Sciatalgia
- Mal di denti
purtroppo anche in questo caso senza una reale evidenza di efficacia.
Controindicazioni
L’uso di preparati fitoterapici in gravidanza e allattamento è sconsigliato nell’ottica del principio di precauzione e secondo alcuni autori anche le preparazioni alimentari sarebbero da evitare.
I rimedi erboristici a base di sambuco sono inoltre controindicati nei ragazzi di età inferiore ai 12 anni.
Alcune fonti consigliano precauzionalmente di evitarlo anche in presenza di malattie autoimmuni e durante terapie con immunosoppressori.
Sciroppo di sambuco
Proprietà e controindicazioni
Al di là delle possibili proprietà salutistiche ancora oggetto di studio, lo sciroppo di sambuco è per definizione una preparazione molto dolce, con un elevato contenuto di zucchero; per questa ragione è consigliabile non abusarne. È controindicato in pazienti diabetici di tipo 2 e con problemi di glicemia in genere.
Ricetta
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.