Che cosa sono le HDL?
HDL è un acronimo che deriva dall’inglese e che sta per “lipoproteine ad elevata densità”, volgarmente note anche come “colesterolo buono”. Si tratta di proteine trasportatrici aventi funzioni fondamentali nel metabolismo del colesterolo e più in generale dei lipidi circolanti.
In realtà parlare di “buono” o “cattivo” nell’ambito delle lipoproteine può essere fuorviante, in quanto ognuna di esse assolve a ruoli diversi e tutti essenziali nella gestione dei lipidi sia endogeni (prodotti dall’organismo) che esogeni (introdotti con la dieta).
La connotazione positiva per cui sono conosciute dalla popolazione generale è legata al fatto che le HDL sono in grado di agire come dei veri e propri spazzini del sistema vascolare, rimuovendo il colesterolo in eccesso e mobilizzandolo fino ai tessuti steroidogenici dove potrà essere riconvertito o eventualmente smaltito.
A cosa servono le HDL?
Le funzioni delle HDL sono molteplici:
- Rimuovono il colesterolo dalle pareti vasali in cui si è depositato in eccesso
- Riducono il richiamo di macrofagi nella tonaca intima delle arterie, la cui presenza amplifica e perpetua uno stato flogistico che contribuisce al processo di aterosclerosi
- Possono prevenire, entro certi limiti, o addirittura portare in remissione i processi di aterosclerosi (funzione antiaterogenica)
- Trasportano una serie di molecole aventi attività biologica antinfiammatoria, antiossidante ed antiaggregante — tutte importanti nella prevenzione del processo aterosclerotico
- Contribuiscono alla prevenzione delle infestazioni da parassiti
- Contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare patologie correlate all’amiloide A
- Contribuiscono a regolare l’assetto coagulativo del paziente riducendo il rischio di fenomeni tromboembolici
- Contribuiscono al corretto funzionamento della memoria
Valori normali
Il concetto di valore “normale” per quanto concerne il colesterolo HDL a differenza del passato è stato in qualche modo superato, perché non è possibile indicare un vero e proprio limite superiore oltre il quale la concentrazione è eccessiva e quindi dannosa.
Mediamente sono considerati sufficienti valori di HDL compresi tra 40 e 59 mg/dl.
Valori bassi
Sono considerati troppo bassi valori di colesterolo HDL inferiori a:
- 40 mg/dL negli uomini
- 50 mg/dL nelle donne in età fertile
Valori estremamente bassi (inferiori a 5 mg/dL) possono essere riscontrati in corso di:
- malattia di Tangier,
- colestasi,
- insufficienza epatica.
Valori auspicabili
Nonostante valori elevati di HDL siano auspicabili in tutti i soggetti, va ricordato che la correlazione tra la loro concentrazione e l’abbassamento del rischio complessivo non è lineare: una volta superato un valore-soglia (peraltro difficile da quantificare) l’aumento delle HDL non influisce ulteriormente sull’incidenza delle patologie cardiovascolari.
Sono da considerarsi desiderabili valori di HDL superiori a:
- 55 mg/dL negli uomini
- 65 mg/dL nelle donne in età fertile
In alcune situazioni molto specifiche valori elevati di HDL possono essere determinati da cause patologiche in senso stretto; nello specifico, valori superiori a 80-100 mg/dL possono essere segno di:
- risposta a certe terapie ormonali;
- insufficienza epatica;
- intossicazione da:
- alcol,
- metalli pesanti,
- sostanze chimiche utilizzate nel settore industriale,
- pesticidi.
Perché misurarne i valori nel sangue?
La misurazione della concentrazione di HDL nel sangue del paziente, unitamente alla valutazione dell’profilo lipidico, costituisce uno degli indicatori in assoluto più importanti nella stima del rischio cardiovascolare complessivo; attraverso specifici punteggi assegnati secondo precise variabili è infatti possibile costruire un’ipotetica probabilità di sviluppare patologie cardiovascolari negli anni a venire.
Si configura quindi un ruolo-cardine nella prevenzione
- sia primaria (prevenzione prima dell’evento acuto)
- che secondaria (prevenzione dopo che l’evento acuto è avvenuto).
In poche parole livelli elevati di HDL contribuiscono ad abbattere il rischio cardiovascolare complessivo.
Le HDL assumono poi una vasta serie di funzioni secondarie: sono state dimostrate correlazioni ad esempio con il mantenimento delle capacità mnemoniche e con la protezione da parassiti come Trypanosoma brucei.
Fattori che influenzano l’esame
Nel corso di patologie acute questo esame non andrebbe effettuato, in quanto il valore del colesterolo HDL tende ad abbassarsi proprio nella fase acuta delle malattie. Anche interventi chirurgici particolarmente rilevanti o incidenti traumatici possono contribuire ad inficiare i risultati dell’esame. È quindi necessario attendere almeno 6 settimane dal termine di qualsiasi fatto acuto prima di sottoporsi al test. A tal proposito è utile ricordare che anche la gravidanza è da considerarsi evento stressante; di conseguenza, le stesse considerazioni valgono anche per le 6 settimane successive al parto.
In alcuni individui, infine, lo svolgimento di esercizio fisico può contribuire ad incrementare i livelli di HDL circolanti; lo sport risulta quindi essere doppiamente importante nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Quando viene richiesto l’esame
Il ruolo delle lipoproteine ad elevato peso molecolare nell’insorgenza di malattie dell’apparato cardiovascolare rende l’esame delle HDL cardine fondamentale nello studio del profilo lipidico mirato alla prevenzione. Nello specifico l’esame risulta specialmente utile in quei pazienti che presentano molteplici fattori di rischio cardiovascolare; quelli più importanti ed influenti sono:
- Fattori non modificabili
- anzianità,
- genere maschile,
- parenti affetti da malattie cardiovascolari.
- Stile di vita
- dieta ricca in lipidi ed ipercalorica — la presenza di colesterolo in alcuni cibi molto grassi può renderli nocivi in senso di rischio cardiovascolare;
- poca attività fisica o vita sedentaria — influisce in maniera importante sui livelli circolanti di LDL e trigliceridi;
obesità — il soggetto obeso spesso consuma cibi ipercalorici e ricchi in lipidi, che determinano un aumento di LDL e trigliceridi nel sangue, ma anche la presenza stessa di grasso viscerale è causa di una pericolosa infiammazione sistemica; - abuso di alcol — anche in dosi poco superiori alle due unità giornaliere, l’alcol causa interferenze metaboliche che esitano nell’aumento dei livelli circolanti di colesterolo e trigliceridi;
- tabagismo (fumo di sigaretta) — l’acroleina contenuta nel fumo della sigaretta inibisce l’attività delle HDL).
- Patologie
Nota: in realtà la questione dietetica è tuttora oggetto di dibattito nella comunità scientifica; su JAMA è stato pubblicato un interessante approfondimento di Zhong, Cornelis et al. che approfondisce la tematica in maniera significativa (Associations of Dietary Cholesterol or Egg Consumption With Incident Cardiovascular Disease and Mortality).
Preparazione richiesta
Per l’esame delle HDL non è richiesta alcuna preparazione specifica. Tuttavia, trattandosi di un test sovente richiesto come parte di un pannello di studio contenente altri esami, può essere consigliabile il digiuno nelle 12 ore precedenti al prelievo di sangue.
Nei pazienti di età compresa tra i 2 ed i 24 anni, in assenza di fattori di rischio, è in realtà possibile sottoporsi all’esame senza seguire per forza il digiuno.
Fonti e bibliografia
Le domande più frequenti
Cos'è il colesterolo HDL?
HDL basso, quando preoccuparsi?
Sono considerati troppo bassi valori di colesterolo HDL inferiori a:
- 40 mg/dL negli uomini
- 50 mg/dL nelle donne in età fertile
Cosa vuol dire un HDL alto?
Come aumentare il colesterolo HDL?
- Dimagrire se necessario.
- Praticare attività fisica.
- Smettere di fumare.
- Privilegiare il consumo di grassi vegetali abbattendo il consumo di quelli animali (ad eccezione del pesce).
Autore
Iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Vicenza n. 6758.
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