Globuli rossi nelle urine (ematuria): cause e quando preoccuparsi

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Cosa sono i globuli rossi

I globuli rossi sono le cellule responsabili del trasporto dell’ossigeno nel sangue.

La presenza di globuli rossi nelle urine viene definita ematuria ed indica la presenza di sangue nelle urine, che normalmente è invece assente.

È importante notare come i globuli rossi possano essere presenti nelle urine a prescindere dalla colorazione del liquido, si distinguono infatti due casi:

  • Ematuria macroscopica: il sangue è visibile nelle urine
  • Ematuria microscopica: la presenza dei globuli rossi può essere osservata solo al microscopio.

La ricerca dei globuli rossi viene in genere condotta nell’ambito dell’analisi microscopia del campione di urina.

Globuli rossi nelle urine

Shutterstock/GladkovPhoto

Valori normali

Di norma non sono presenti globuli rossi nelle urine, nemmeno in tracce.

È preoccupante?

La presenza di sangue nelle urine è spesso, fortunatamente, un riscontro non preoccupante, anche se ovviamente si tratta di un risultato che deve sempre essere valutato con un medico nel contesto degli esiti degli altri esami, dei sintomi eventualmente avvertiti, della storia clinica, …

Quando viene richiesto?

L’esame delle urine viene spesso prescritto come esame di routine, per controllare lo stato di salute generale generale ed in particolare di tratto urinario, reni e fegato.

Può inoltre essere richiesto in presenza di specifici disturbi, suggestivi di patologie renali o del tratto urinario in genere, come nel caso di:

Cause

Le possibili spiegazioni della presenza di sangue nelle urine sono estremamente numerose ed in alcuni pazienti anche relativamente banali, come nel caso di:

  • assunzione di alcuni farmaci (principalmente anticoagulanti e antiaggreganti),
  • esercizio fisico molto intenso,
  • attività sessuale (in grado di causare irritazione delle vie urinarie),
  • mestruazioni (per contaminazione del campione).

In alcuni casi il riscontro di globuli rossi nel campione di urina può tuttavia rappresentare la spia di un problema più serio, come nel caso di:

Non è praticamente mai possibile individuare la causa esatta in base alla sola presenza di globuli rossi nel campione, è più invece più spesso il riscontro iniziale che avvia i successivi approfondimenti necessari a definire la diagnosi esatta, tra cui ad esempio:

Preparazione

L’esame richiede la consegna di una provetta di urina, generalmente raccolta alla prima minzione del mattino.

Si raccomanda di:

  1. Praticare un’accurata igiene intima:
    • Uomo: pulire l’intera estremità del pene, retraendo il prepuzio se presente;
    • Donna: pulire delicatamente le labbra e l’ingresso della vagina, anche nella parte superiore dove sbocca l’uretra.
  2. Lavarsi bene le mani con con acqua e sapone.
  3. Aprire la provetta (o il bicchierino) senza toccare l’interno, in modo da mantenere per quanto possibile una condizione di sterilità.
  4. Iniziare ad urinare nel vaso del WC per qualche secondo, poi interrompere il flusso.
  5. Ricominciare a urinare, questa volta nel contenitore (questo è il cosiddetto mitto intermedio). Evitare il contatto tra contenitore e corpo.
  6. Terminare la minzione nel sanitario.
  7. Chiudere con il tappo consegna il campione appena possibile.

In presenza di mestruazioni l’esame potrebbe essere rimandato, perché evitare una contaminazione del campione sarebbe estremamente complicato.

Ai fini di questo specifico esame non è necessario digiuno, che tuttavia potrebbe essere richiesto per un eventuale contemporaneo esame del sangue.

 

Fonti e bibliografia

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