Molte persone associano l’idea di yogurt a un alimento “leggero” e benefico per la digestione, tanto da considerarlo spesso una scelta ideale per chi ha lo stomaco sensibile.
Eppure non è raro che qualcuno lamenti invece gonfiore addominale, tensione e meteorismo dopo aver consumato yogurt.
Ma perché succede? E vale per tutti?
Lo yogurt, in generale, è considerato a buon titolo un alimento salutare, ricco di proteine e calcio e, nel caso degli yogurt con fermenti vivi, anche fonte di probiotici (come Lactobacillus e Bifidobacterium), che possono aiutare l’equilibrio della flora intestinale.
Il suo (eventuale) effetto sul gonfiore dipende quindi da diversi fattori più soggettivi.
Intolleranza al lattosio
È la causa più comune del gonfiore dopo l’assunzione di yogurt.
Il lattosio è uno zucchero presente nel latte e nei suoi derivati, che viene digerito da un enzima chiamato lattasi.
- In chi ha deficit di lattasi (intolleranza al lattosio) questo zucchero non può essere assorbito correttamente nell’intestino tenue e raggiunge il colon, dove viene fermentato dalla flora batterica, producendo gas (idrogeno, metano, CO₂) e richiamando acqua.
- Questo può provocare gonfiore, meteorismo, borborigmi e in certi casi diarrea per effetto osmotico.
Nota importante: lo yogurt contiene meno lattosio rispetto al latte, perché parte è “pre-digerito” dai batteri fermentanti, ma nei soggetti più sensibili può comunque innescare sintomi, specialmente se consumato in grandi quantità o se si tratta di yogurt zuccherati o con panna.
Effetto fermentativo dei probiotici

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Alcune persone, soprattutto quelle con sindrome dell’intestino irritabile (IBS), possono essere particolarmente sensibili a determinati ceppi batterici presenti negli yogurt.
- Alcuni studi indicano che l’introduzione rapida di probiotici può alterare temporaneamente la flora intestinale, con un aumento della produzione di gas.
- Si tratta in genere di un effetto transitorio, ma può essere percepito come fastidioso da chi ha già problemi di gonfiore.
Yogurt e FODMAPs
Lo yogurt (soprattutto quello tradizionale) contiene lattosio, che è un FODMAP (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols), ovvero una categoria di carboidrati a fermentazione rapida che possono provocare gonfiore nei soggetti sensibili.
- La dieta a basso contenuto di FODMAPs è una strategia clinica ben validata per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile.
- In questo contesto, lo yogurt tradizionale è spesso escluso o sostituito con alternative a basso contenuto di lattosio.
Yogurt industriali e additivi
Molti yogurt in commercio, soprattutto quelli aromatizzati o “light”, contengono:
- Zuccheri aggiunti
- Dolcificanti artificiali (come sorbitolo, xilitolo)
- Addensanti e gomme vegetali
Alcuni di questi composti, in particolare i polioli (sorbitolo, mannitolo), sono anch’essi FODMAPs e possono peggiorare il gonfiore in soggetti predisposti.
Cosa fare in pratica?
Se sviluppi gonfiore dopo aver mangiato yogurt, considera queste strategie:
- Prova uno yogurt senza lattosio: esistono ormai molte opzioni in commercio, ottenute con aggiunta dell’enzima lattasi.
- Scegli yogurt naturali, senza zuccheri o additivi: meglio yogurt bianco intero o greco semplice.
- Valuta uno yogurt vegetale: per esempio di soia, ma opta per formulazioni senza zuccheri aggiunti e possibilmente arricchito di calcio.
- Fai attenzione alle porzioni: anche gli alimenti sani possono dare problemi se consumati in eccesso.
Quando è il caso di parlarne con un medico?
Se il gonfiore è frequente, associato a dolore, diarrea, stitichezza o calo di peso, non va sottovalutato. Potrebbe essere il segnale di:
- Intolleranza al lattosio
- Sindrome dell’intestino irritabile
- Malassorbimento
- Celiachia
- Disbiosi o patologie infiammatorie intestinali
In questi casi, è utile un inquadramento clinico completo, eventualmente con test per l’intolleranza al lattosio (breath test), esami delle feci o valutazioni endoscopiche.