La dieta gioca un ruolo fondamentale nella gestione dei livelli di colesterolo nel sangue, pertanto è naturale chiedersi se alimenti specifici come lo yogurt, possano essere consumati senza rischi.
La risposta è sì, a patto di scegliere il tipo di yogurt giusto e di consumarlo con moderazione.
Gli yogurt naturali, preparati con latte intero, contengono infatti grassi saturi che potrebbero contribuire ad aumentare i livelli di colesterolo LDL nel sangue (il cosiddetto, anche se impropriamente, colesterolo cattivo). Per questo motivo, chi ha il colesterolo alto dovrebbe generalmente optare per yogurt magri o a basso contenuto di grassi, che apportano tutti i benefici nutrizionali senza il rischio di peggiorare il quadro lipidico. Nella scelta è tuttavia ancora più importante prestare attenzione che non contengano zuccheri aggiunti, fonte di calorie vuote che potrebbero indirettamente essere controproducenti sui livelli di colesterolo e soprattutto di trigliceridi.
Alcuni studi suggeriscono che lo yogurt potrebbe addirittura contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue. I meccanismi alla base di questo effetto non sono ancora del tutto chiari, ma tra le ipotesi figura quella che i probiotici possano influenzare il metabolismo dei grassi e degli acidi biliari nell’intestino.
Esistono inoltre in commercio yogurt e altre preparazioni a base di latte fermentato che vengono addizionate di fitosteroli, contribuendo in modo misurabile al miglioramento dei valori e rappresentando quindi un’ottima scelta.
La maggior parte delle linee guida converge quindi sulle seguenti indicazioni per per includere lo yogurt nella propria dieta senza rischi per il colesterolo:
- Scegliere yogurt magri o a basso contenuto di grassi (meno del 2%)
- Preferire yogurt naturali senza zuccheri aggiunti
- Optare per yogurt probiotici con ceppi batterici benefici
- Consumare lo yogurt con moderazione, come parte di una dieta varia ed equilibrata.
Ad oggi non sembra essere determinante, ai fini del controllo del colesterolo, la scelta tra yogurt tradizionale e greco.
È infine possibile valutare l’introduzione, eventualmente in alternanza allo yogurt tradizionale, di preparazioni di soia fermentate (tecnicamente il termine “yogurt di soia” è improprio, ma di fatto quello si parla…).
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