Stitichezza: i 6 rimedi naturali più efficaci

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Se sei qui è probabile che tu faccia parte di quel 25% di persone che, secondo le stime più pessimistiche, combatte ogni giorno con la stitichezza. Un problema che va ben oltre il semplice “non andare in bagno”: può essere fastidioso, frustrante, perfino imbarazzante.

Ma la vera notizia è che, nella maggior parte dei casi, si può risolvere.

E soprattutto prevenire. Senza farmaci. Senza integratori. Senza miracoli.

Sì, hai letto bene.

La stitichezza è uno dei segnali più chiari che il nostro corpo ci lancia quando qualcosa, nel nostro stile di vita, ha bisogno di essere rivisto. Ignorarlo significa esporsi non solo a un disagio quotidiano, ma anche a una lunga serie di complicanze: emorroidi, ragadi, diverticoli, ernia iatale, reflusso… l’elenco è lungo e poco piacevole.

Ma partiamo da una domanda fondamentale: quando si può davvero parlare di stitichezza?

Contrariamente a quanto molti pensano, non si tratta solo della frequenza con cui si evacua. C’è chi va in bagno ogni due o tre giorni e sta benissimo, e chi ci va ogni giorno ma soffre comunque. I sintomi che contano davvero sono altri: sforzo durante la defecazione, feci dure, sensazione di evacuazione incompleta, gonfiore, dolore… Se ti ritrovi in almeno due di questi sintomi da tre mesi, potresti avere una forma di stitichezza funzionale.

Ma la buona notizia è che nella stragrande maggioranza dei casi, la chiave non sta nel fondo di una bottiglietta di lassativi. Sta in ciò che fai ogni giorno.

Movimento: il primo rimedio dimenticato

Uno dei rimedi più potenti è anche uno dei più sottovalutati: muoversi di più.

Non serve correre maratone o iscriversi in palestra. Basta camminare, salire le scale, fare la spesa a piedi, sgranchirsi ogni mezz’ora se si sta troppo seduti.

Anche una passeggiata di dieci minuti dopo i pasti può riattivare la motilità intestinale. E se ci pensi, non è un caso: il nostro intestino ama quando ci muoviamo.

L’importanza dell’ascolto (del corpo)

Un altro errore comune? Ignorare lo stimolo.

Per imbarazzo, per fretta, per “farlo dopo”.

Ma ogni volta che lo facciamo, il nostro corpo impara a zittirlo. E il risultato è una sensibilità rettale sempre più ridotta e una stitichezza che si autoalimenta.

Anche la posizione è importante

Posizione corretta per evacuare

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E attenzione anche alla posizione: sollevare i piedi su uno sgabello mentre sei seduto sul water può cambiare tutto. Simula la posizione accovacciata, quella più naturale per evacuare. Un gesto semplice, un beneficio reale.

Idratazione: più acqua, meno problemi

Il colon ha bisogno di acqua per fare bene il suo lavoro. Se non ne riceve abbastanza, la assorbe dalle feci, rendendole secche e difficili da espellere.

Il risultato? Hai già capito.

Un’urina troppo scura è spesso il primo segnale che bevi troppo poco.

E con l’età, il senso della sete si attenua: motivo in più per farci attenzione.

Fibre: le grandi dimenticate

Nel mondo della nutrizione si parla sempre di proteine, carboidrati e grassi. Ma le fibre?

Sono spesso le grandi assenti, eppure fondamentali per un intestino felice.

Non si digeriscono, arrivano al colon, aumentano il volume delle feci, stimolano la peristalsi e nutrono il microbiota.

Frutta (intera, non spremuta), verdura e soprattutto legumi e cereali integrali: bastano loro per rivoluzionare l’equilibrio intestinale.

Inizia gradualmente, certo. Ma inizia.

Lo stress? Anche lui ci mette lo zampino

Non possiamo dimenticarlo: mente e intestino sono collegati. Stress, ansia e tensione cronica possono rallentare o bloccare completamente il transito intestinale.

Tecniche di rilassamento come yoga, respirazione diaframmatica o training autogeno possono fare la differenza.

E sì, anche lo psicologo può aiutare. No, non è una vergogna. È consapevolezza.


In conclusione: la stitichezza non è un fastidio da sopportare in silenzio né un problema da tamponare con soluzioni rapide. È un segnale da ascoltare. Una richiesta di cambiamento. E spesso, quel cambiamento non riguarda solo “l’andare in bagno”, ma il modo in cui viviamo.

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