Stitichezza
La stipsi è un disturbo che si verifica quando la defecazione diventa meno frequente e le feci dure, secche e difficili da espellere; l’evacuazione diventa quindi dolorosa ed è possibile che vi sentiate gonfi o nauseati. Si possono inoltre manifestare
- eruttazione e flatulenza,
- crampi allo stomaco,
- senso di pressione nel retto.
La chemioterapia può essere una causa diretta di stitichezza, ma anche i farmaci antidolorifici usati per il trattamento del dolore (principalmente se appartenenti alla classe degli oppiacei) presentano come effetto collaterale un aumento della difficoltà di evacuazione.
A peggiorare il quadro intervengono infine altri fattori, come ad esempio l’assenza di attività fisica, soprattutto quando si trascorre la maggior parte del tempo seduti o sdraiati; può inoltre essere causata da un’alimentazione povera di fibre o di liquidi.
Rimedi
- Abituatevi a tenere nota delle vostre visite al bagno, ma senza farla diventare un’ossessione. Mostrate questi appunti al dottore, in questo modo sarà più facile diagnosticare l’eventuale costipazione.
- Bevete almeno 8 bicchieri d’acqua o di altri liquidi al giorno (d’estate può essere necessario aumentare la dose). Molte persone trovano che l’assunzione di liquidi tiepidi o caldi, come ad esempio caffè e tè, può contribuire ad alleviare la stitichezza. Anche i succhi di frutta, ad esempio il succo di prugna, possono rivelarsi utili.
- Abituatevi a fare attività fisica ogni giorno. Potete fare esercizio fisico camminando, andando in bicicletta o facendo yoga. Se non potete camminare, fatevi consigliare degli esercizi da eseguire stando in posizione seduta o sdraiata. Chiedete al medico come poter aumentare l’attività fisica.
- Aumentate il consumo di alimenti ricchi di fibra (pane e pasta integrale, ma soprattutto frutta, verdura e legumi). Mangiare alimenti ricchi di fibre e bere molti liquidi può contribuire ad ammorbidire le feci. L’aumento del consumo di questi cibi deve avvenire in modo graduale e dev’essere accompagnato da un’adeguata quantità di liquidi.
- Informate il vostro medico se non andate in bagno da più di due giorni, potrebbe consigliarvi un integratore di fibre, un lassativo, un emolliente intestinale o un clistere. Non usate questi trattamenti senza prima consulto medico.

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Diarrea
La diarrea è un disturbo che si manifesta con defecazione frequente e feci troppo morbide o addirittura acquose.
La chemioterapia può provocare la diarrea perché
- danneggia le cellule sane che formano l’intestino crasso e tenue,
- velocizza il transito intestinale.
La diarrea può anche essere causata da
- infezioni (l’organismo in terapia chemioterapica essendone indebolito ne è più soggetto),
- dagli antibiotici usati per curare le infezioni,
- dai farmaci prescritti per la stitichezza,
- ma anche dal tumore in sé (come nel caso del tumore al colon, tumore al pancreas, …).
Rimedi
- Fate 5 o 6 piccoli pasti o spuntini al giorno, invece dei soliti 3 pasti principali.
- Chiedete al medico quali sono gli alimenti ricchi di sali minerali come sodio e potassio. Il vostro corpo può perdere questi sali minerali quando avete la diarrea e quindi è importante reintegrarli. Tra gli alimenti ricchi di sodio o potassio troviamo: le banane, le arance, il succo di pesca e albicocca, le patate bollite e il purè di patate.
- Bevete da 8 a 12 bicchieri di liquidi al giorno. Potete scegliere tra: acqua, brodo magro, acqua tonica o integratori salini come Gatorade®, Polase® o simili (preferendo le formulazioni senza zuccheri). Bevete lentamente e scegliete bevande a temperatura ambiente. Lasciate sgasare le bevande gassate prima di berle.
- Mangiate alimenti poveri di fibre. I cibi ricchi di fibre possono far peggiorare la diarrea. Tra gli alimenti poveri di fibre troviamo: le banane, il riso, il pane tostato e lo yogurt bianco o alla vaniglia.
- Informate il medico se la diarrea dura per più di 24 ore o è associata a dolore o crampi. Il medico potrebbe prescrivervi un farmaco per controllarla. Potreste anche aver bisogno di liquidi per via endovenosa, per reintegrare l’acqua e le sostanze nutritive perse. Non assumete alcun farmaco contro la diarrea se prima non avete consultato il medico.
- Pulitevi con delicatezza dopo essere andati in bagno. Invece della comune carta igienica, usate una salvietta per neonati od utilizzate il bidet. Informate immediatamente il medico se la zona rettale fa male o sanguina, oppure se dovessero infiammarsi le emorroidi.
- Chiedete al medico se sia il caso di seguire una dieta liquida per qualche giorno. Questa dieta può dare all’intestino il tempo di riposare. La maggior parte delle persone può seguirla per al massimo 5 giorni.
- Non consumate:
- bevande molto calde o molto fredde,
- birra, vino e altre bevande alcooliche,
- latte o alimenti a base di latte, come gelati, frappè, panna acida e formaggi,
- alimenti molto speziati, come ad esempio salse piccanti, chili e piatti a base di curry,
- alimenti unti e fritti, come patatine fritte e hamburger,
- alimenti o bevande che contengono caffeina, come caffè, tè nero, coca cola e cioccolato,
- cibi o bevande che causano flatulenza, come fagioli cotti, cavoli, broccoli, latte di soia e altri prodotti a base di soia,
- alimenti ricchi di fibre, come fagioli cotti, frutta e verdura cruda, frutta a guscio, pane e cereali integrali.
- Seppur non esistano ancora evidenze certe di efficacia, molti pazienti sembrano trarre beneficio dall’assunzione di probiotici (fermenti lattici).
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.
I fermenti lattici hanno interazioni con la chemio?
In linea di massima no, ma raccomando sempre il preventivo parere del medico o del farmacista, anche perché alcune formulazioni di probiotici contengono anche vitamine ed altre sostanze.