Tosse allergica in bambini e adulti: sintomi, farmaci e rimedi della nonna

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Introduzione

La tosse è un sintomo che siamo abituati ad ascrivere ai classici disturbi da raffreddamento invernali, da un banale raffreddore ad una più seria polmonite; si tratta di un meccanismo di difesa dell’organismo, che in questo modo libera le vie respiratorie da qualsiasi materiale in grado di causare irritazione alle vie respiratorie.

La presenza di un qualche irritante viene percepita dai specifici recettori che inviano un segnale al cervello, il quale risponde inducendo un’improvvisa e rilevante contrazione dei muscoli del torace e dell’addome al fine di spingere con violenza l’aria fuori dai polmoni, per espellere così anche l’irritante.

In alcuni casi la tosse può essere non solo molto forte, ma causa di lunghi e spossanti attacchi, in grado peraltro di irritare ancora di più le mucose alimentando così un molesto circolo vizioso.

Una delle principali caratteristiche utile alla diagnosi è la differenziazione del tipo di tosse, che può essere

  • grassa/produttiva, ovvero con presenza di espettorato (indicato in genere come catarro),
  • secca e stizzosa (priva di catarro).

L’illustrazione dei meccanismi alla base della genesi della tosse è utile a comprendere di come anche un’allergia respiratoria possa manifestarsi con lo sviluppo di tosse, perché in questo caso

  • il ruolo dell’irritante è ricoperto dall’allergene, ovvero dalla sostanza responsabile dell’allergia (ad esempio pollini, acari della polvere, residui animali, muffa, …),
  • che l’organismo tenta di allontanare dalle vie respiratorie mediante la tosse.

Esiste inoltre un secondo meccanismo che potrebbe indurre o peggiorare la tosse allergica; qualora il paziente fosse continuamente esposto all’allergene potrebbe sviluppare congestione nasale e scolo retronasale, ovvero lo scivolamento del muco dal naso verso la gola, dove irrita le mucose inducendo l’episodio di tosse.

I sintomi per riconoscerla

Tosse allergica

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La tosse allergica, sia che si tratti di bambini che di adulti, possiede in genere caratteristiche piuttosto specifiche, ad esempio:

  • una tosse secca e cronica (che dura da più di tre settimane),
  • attacchi che peggiorano in alcune stagioni o in alcuni ambienti (ad esempio all’aperto in primavera in caso di allergia al polline, oppure in casa durante l’inverno in caso di allergia agli acari della povere),
  • è spesso accompagnata da altri sintomi allergici (ad esempio starnuti, congestione nasale e prurito alla pelle, agli occhi e al naso),
  • eventuale presenza di secrezioni (catarro) piuttosto liquide e trasparenti.

Anche l’asma allergica può causare tosse, che è in questo caso spesso accompagnata da un quadro più severo caratterizzato da respiro sibilante, senso di oppressione al petto o mancanza di respiro.

La maggior parte delle tossi croniche, ovvero persistenti nel tempo, sono da ricondurre a

condizioni che andranno escluse durante la visita medica.

Ai fini della diagnosi il metodo di elezione consiste senza dubbio nell’esecuzione dei test allergici, ma in alcuni casi il curante può decidere per optare per un approccio più empirico, somministrando cioè un antistaminico al paziente. I farmaci antistaminici sono medicinali specifici per le allergie, se il paziente (adulto o bambino) trovasse sollievo dalla tosse si tratterebbe di una forte indicazione sulla natura allergica del sintomo.

Quali antistaminici per la tosse allergica?

L’assunzione di spray nasali cortisonici e/o farmaci antistaminici è l’approccio di prima scelta per il controllo dei sintomi allergici; gli antistaminici di seconda e terza generazione, caratterizzati cioè da un minor effetto sedativo (sonnolenza), sono quelli raccomandati dalle linee guida per il trattamento della rinite allergica in genere, in adulti e bambini.

Tra i più noti si ricordino ad esempio:

  • Cetirizina (come Zirtec®) e levocetirizina (Xyzal®)
  • Loratadina (come Fristamin® e Claritin®) e Desloratadina (come Aerius®)
  • Rupatadina (come Rupafin® e Pafinur®)
  • Ebastina (come Clever® e Kestine®)
  • Fexofenadina (come Telfast®).

L’inizio dell’azione di tali farmaci è in genere piuttosto rapido, caratteristica che li rende efficaci anche in caso di utilizzo al bisogno. La scelta della molecola è in genere condotta dal medico, ma è difficile individuare la migliore in assoluto, in quanto spesso entrano in gioco risposte individuali sia in termini di efficacia che di effetti indesiderati.

Sono usati come alternativa, od in associazione, agli spray cortisonici nasali, mentre in caso di asma bronchiale può essere giustificato il ricorso agli antileucotrieni come montelukast (ad esempio Singulair® o Montegen®).

Il ricorso agli antitussivi tradizionali, ad esempio il classico sciroppo per la tosse, è in genere di scarso beneficio (può offrire sollievo momentaneo, ma probabilmente in virtù della consistenza sciropposa più che per la presenza del principio attivo) e per questo andrebbero sempre evitati nei bambini.

Per approfondire il trattamento farmacologico della rinite allergica fare riferimento all’articolo specifico.

Rimedi della nonna

Tra i rimedi casalinghi (della nonna) più efficaci per il controllo della tosse allergica e degli altri sintomi è possibile annoverare:

  • Lavaggi nasali con acqua fisiologica/ipertonica
  • Miele (un cucchiaino di miele è spesso in grado di porre un freno agli accessi di tosse secca, probabilmente grazie all’azione emolliente sulle mucose; è indispensabile non abusarne, in quanto sostanza composta pressoché esclusivamente da acqua e zuccheri)
  • Evitare l’esposizione al fumo di sigaretta e ad altri irritanti (smog, polvere, …), che potrebbero peggiorare l’infiammazione delle mucose stimolando ulteriormente il riflesso della tosse.

Non si dimentichi infine il necessario evitamento dell’esposizione all’allergene, il vero cardine del trattamento di ogni allergia, che viene declinato in modo specifico a seconda dei casi, ad esempio è possibile fare riferimento all’articolo dedicato in caso di allergia stagionale.

Soprattutto nei bambini è molto importante non trascurare il sintomo, perché non è raro che un’allergia si trasformi in asma allergica, una condizione con ripercussioni più severe sul paziente e sulla sua qualità di vita.

Fonti e bibliografia

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