Introduzione
“Colpo di frusta” è un termine, non prettamente medico, utilizzato per indicare un evento traumatico che abbia interessato la colonna vertebrale a livello cervicale. Il trauma consiste in un movimento piuttosto brusco del collo che supera quelli che sono i normali limiti di mobilità articolare.
Solitamente questo si verifica in caso di incidenti stradali con autovetture coinvolte, soprattutto in caso di tamponamento. Più raramente il colpo di frusta è conseguente a
- traumi sportivi,
- traumi violenti (ad esempio ricevere un pugno)
- o incidenti di altro tipo.
I sintomi del colpo di frusta sono piuttosto fastidiosi e a volte anche gravi come:
- cervicalgia (dolore al collo),
- mal di testa,
- limitazione funzionale dei movimenti del collo,
- vertigini,
- formicolii,
- fratture vertebrali,
- paralisi.
In caso di colpo frusta (anche in caso di sintomi leggeri e poco importanti) è sempre opportuno recarsi in Pronto Soccorso per escludere eventuali lesioni ossee o del midollo e le relative complicanze.
La diagnosi è basata sull’anamnesi (quindi sulla descrizione dell’evento traumatico), sul riconoscimento dei sintomi associati e sull’esecuzione di esami strumentali come Radiografia, TC e risonanza magnetica.
Il colpo di frusta viene trattato attraverso l’immobilizzazione cervicale, riposo e con farmaci antidolorifici ed antinfiammatori in fase acuta; dopodiché, a seconda della gravità del trauma, andranno eseguite sedute di fisioterapia per recuperare la piena funzionalità del collo e per accelerare il processo di guarigione.
Il poggiatesta è utile per prevenire il colpo di frusta?
Sì, il poggiatesta è utile, anzi, rappresenta la più importante strategia di prevenzione passiva per i traumi cervicali dovuti ad incidenti stradali.
È tuttavia importante che sia perfettamente regolato in base all’altezza dell’occupante.
Cause
Il colpo di frusta viene a verificarsi soprattutto in caso di:
- incidente automobilistico (con tamponamento),
- traumi violenti (pugno al volto),
- traumi sportivi (soprattutto nel calcio, nel rugby e altri “sport di contatto”).
Prendendo come esempio il tamponamento, vediamo quali sono gli eventi che si susseguono nel provocare il colpo di frusta.
Immaginando il paziente alla guida di un autoveicolo, al momento del tamponamento il corpo viene proiettato in avanti staccandosi dal sedile; nello stesso istante la testa rimane, per inerzia, ferma nel suo punto iniziale. A livello cervicale ciò provoca un’iperestensione all’indietro del capo che colpirà il poggiatesta. È facile intuire come l’assenza del poggiatesta aumenti notevolmente la gravità del trauma e del danno lesivo.
Nel momento subito successivo il capo viene spinto in avanti rispetto al corpo, e questo a livello cervicale si traduce in un’iperflessione in avanti del capo che colpirà l’airbag. Anche in questo caso la mancanza dell’airbag non fa che aumentare la gravità del danno lesivo, soprattutto se si colpisce il volante o il parabrezza.
Questa rapida successione di movimenti di iperestensione e di iperflessione del collo, con possibili lesioni osteo-muscolari, prende il nome di “colpo di frusta”.
In caso di traumi violenti o sportivi, il meccanismo traumatico è lo stesso, con la possibile modifica della direzione del colpo che può proiettare il capo anche obliquamente (pensiamo ad un pugno che arriva lateralmente.)
Sintomi
La colonna vertebrale a livello cervicale è protetta da numerose strutture tendinee e muscolari, che ne permettono anche un’elevata capacità di movimento nei tre piani dello spazio.
In caso di colpo di frusta si creano delle lesioni a carico di queste strutture fascio-muscolo-tendinee con conseguenti
Qualora il trauma sia particolarmente violento si possono associare anche lesione ossee con fratture a livello vertebrale e addirittura lesioni del midollo spinale.
Dal punto di vista clinico i sintomi che un individuo può accusare dopo un colpo di frusta sono:
- cervicalgia (dolore al collo),
- mal di testa,
- rigidità muscolare,
- limitazione funzionale dei movimenti del collo,
- vertigini,
- parestesie (ovvero formicolii agli arti, soprattutto mani e piedi),
- acufeni (disturbi dell’udito con sensazione di fischi, ronzii, fruscii o pulsazioni a livello dell’orecchio),
- nausea e vomito,
- lesioni vertebrali (erniazioni del disco, lussazioni, fratture,)
- paresi (diminuzione parziale della capacità di movimento di un gruppo muscolare)
- paralisi (perdita totale della capacità di movimento di un gruppo muscolare)
Una lesione midollare a livello dei primi segmenti cervicali C1-C2 può addirittura provocare la morte per arresto improvviso della funzione respiratoria e cardiocircolatoria.
Diagnosi
In caso di colpo di frusta ci si deve sempre recare in Pronto Soccorso, dove il medico potrà rilevare la reale entità delle lesioni dovute al trauma.
Il medico raccoglie le informazioni sulle dinamiche dell’incidente, valuta la presenza dei sintomi ed eventualmente richiede l’esecuzione di alcuni esami strumentali come radiografie, TAC e risonanza magnetica. Con l’ausilio di questi strumenti è possibile identificare precisamente tutte le eventuali lesioni conseguenti al trauma e prescrivere le cure più efficaci e necessarie alla guarigione.
Rimedi e cura
Anche se purtroppo ad oggi la letteratura non permette ancora una valutazione certa del trattamento conservativo, in genere come primo atto terapeutico si consiglia il riposo, cercando di limitare il movimento di testa e collo. A tal fine spesso viene applicato il collare ortopedico che immobilizza il tratto cervicale, aumentandone la velocità di guarigione e proteggendolo da eventuali sollecitazioni. Va indossato solo ed esclusivamente se prescritto da un medico, in genere per circa 15 giorni.
In fase acuta possono essere somministrati farmaci antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti. Generalmente si utilizza:
- Ibuprofene e Paracetamolo (antinfiammatori e antidolorifici).
- Naproxene e Diclofenac (antinfiammatori e antidolorifici più potenti dei primi due).
- Ciclobenzaprina e Tiocolchiside (rilassanti muscolari).
Passate all’incirca 2 settimane, e rimosso il collare ortopedico, si potrà iniziare una fase di riabilitazione con sedute di fisioterapia che accelerano il processo di guarigione e soprattutto permettono, nei limiti del possibile, un ritorno alla normale mobilità articolare del collo.
A meno di diverso parere medico, in genere viene consigliato di non sospendere le attività quotidiane.
Ci si può avvalere di diverse tecniche riabilitative ognuna con specifici vantaggi, come ad esempio:
- chinesiterapia (fisioterapia con utilizzo di specifici movimenti a
carico di diverse articolazioni) - laserterapia (utilizza un raggio laser con specifiche proprietà curative),
- ionoforesi (tecnica che prevede l’instillazione transcutanea di impulsi elettrici continui),
- elettroterapia (applicazione locale di impulsi elettrici alternati, come l’elettrostimolazione),
- tecarterapia (sfrutta un particolare strumento per generare calore in una specifica area del corpo).
In genere il recupero viene supervisionato da uno specialista in “Medicina fisica e della riabilitazione” e svolto da fisioterapisti esperti.
Prevenzione
Per limitare i danni in caso di colpo di frusta dopo un tamponamento si consiglia di:
- Dotarsi di poggiatesta e regolarli nella giusta posizione.
- Appoggiarsi al sedile con la schiena diritta.
- Praticare attività sportiva che rinforzi le strutture muscolo-tendinee cervicali, proteggendo più efficacemente da eventuali traumi.
Autore
Dr. Ruggiero Dimonte
Medico ChirurgoIscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Barletta-Andria-Trani n. 2130