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Introduzione

Con il termine di artrosi cervicale si fa riferimento a una condizione di osteoartrite che usura ed erode

  • le superfici articolari delle vertebre cervicali,
  • i dischi di cartilagine interposti tra una vertebra e l’altra

a livello del collo.

Se molti soggetti non manifestano alcun sintomo, altri possono lamentare:

  • dolore,
  • rigidità,
  • vertigini
  • mal di testa,

Non esiste purtroppo cura per guarire dalla condizione, che rappresenta una degenerazione spesso legata all’invecchiamento, ma è possibile trarre sollievo da farmaci, esercizi e raramente dalla chirurgia.

Richiami di anatomia

Il rachide cervicale è costituito dalle prime sette vertebre ossee della colonna vertebrale (o spina dorsale), insieme ai dischi intervertebrali flessibili che si trovano tra una vertebra e la successiva allo scopo di assorbire shock e garantire un certo movimento.

Artrosi cervicale

Shutterstock/Alila Medical Media

Cause e fattori di rischio

Le ossa e la cartilagine che costituiscono la spina dorsale, collo compreso, sviluppano gradualmente segni di usura, in forma per esempio di:

  • disidratazione dei dischi che fungono da cuscinetto tra le vertebre,
  • comparsa di ernie dei dischi,
  • comparsa di osteofiti (speroni ossei stimolati dall’usura),
  • rigidità dei legamenti.

Se l’invecchiamento è quindi il principale fattore di rischio, è purtroppo possibile diagnosticare l’artrosi cervicale anche a ragazzi più giovani, spesso a causa di un errato stile di vita:

  • soggetti che magari per lavoro rimangono molte ore in piedi o sedute davanti ad una scrivania,
  • necessità di compiere sforzi eccessivi o ripetuti del tratto cervicale, magari a causa di un lavoro pesante o di attività sportive come il sollevamento pesi,
  • traumi (per esempio in caso di colpo di frusta)
  • patologie di vario genere:

Il disturbo è più comune in età avanzata, soprattutto quando si verifica come risultato di un meccanismo degenerativo.

Sintomi

Ricostruzione grafica dell'anatomia delle vertebre cervicali.

iStock.com/yodiyim

L’artrosi cervicale è caratterizzata da un progressivo peggioramento del dolore che si avverte lungo il collo e che può raggiungere la testa, le spalle e le braccia; il disturbo tende a diminuire durante il riposo e ad aumentare durante l’attività fisica, ma a seconda della causa sottostante possono presentarsi una varietà di sintomi aggiuntivi, tra cui:

In alcuni casi il paziente può arrivare ad avvertire un caratteristico rumore (o schiocco), dovuto alla formazione di ossificazione e osteofiti, durante movimenti normali come la rotazione del collo o abbassando la testa; questi suoni sono spesso associati alla sensazione di attrito interno, come se fosse presente della “sabbiolina” tra le vertebre cervicali.

Si noti che il legame cervicale-vertigini è molto dibattuto, tanto che non sono pochi i medici che ritengono che i sintomi vertiginosi NON siano in realtà legati all’osteoartrosi, bensì a fattori vascolari (altrettanto comuni nell’anziano).

L’artrosi cervicale è un disturbo irreversibile, che tende quindi a peggiorare con il tempo fino a causare una forte dolorabilità diffusa che può coinvolgere spalle e braccia fino alle dita della mano, con percezione di formicolii o piccole scosse, a causa della compressione delle radici dei nervi cervicali, soprattutto per la formazione di osteofiti o di un’ernia al disco.

Nel casi più gravi possono insorgere anche

  • perdite di sensibilità,
  • diminuzione della forza muscolare,
  • gravi difficoltà nel compiere determinati movimenti.

Diagnosi

In caso di sintomi tipici dell’artrosi cervicale ci si può sottoporre ad una visita ortopedica, durante la quale lo specialista chiederà tra l’altro di eseguire una serie di movimenti per valutare il tipo e la gravità delle lesioni; di grande rilevanza è inoltre l’anamnesi, una sorta di intervista medico-paziente durante la quale vengono indagate abitudini ed altri potenziali fattori di rischio (stato di salute, professione, …).

In base all’ipotesi diagnosticata maturata durante la visita potrebbero essere prescritti esami di approfondimento mediante tecniche di imaging:

Rimedi e cura

Non c’è purtroppo alcuna cura in grado di consentire una regressione dell’artrosi cervicale, la degenerazione cartilaginea e articolare è progressiva e nella migliore delle ipotesi si può provare a rallentare; esistono invece farmaci particolarmente efficaci per il sollievo dai sintomi:

Risultano utili massaggi e terapie fisioterapiche, mentre solo nei casi più gravi si può valutare il ricorso alla chirurgia (in presenza di una grave compressione del nervo o del midollo spinale).

A livello preventivo l’unica strategia utile è provare, quando possibile, a migliorare le cattive abitudini responsabili della comparsa o quantomeno del peggioramento della condizione di artrosi cervicale; quando sia necessario mantenere per lunghi periodi posizioni in piedi o seduti è per esempio fondamentale adottare una posizione corretta per non affaticare la zona cervicale.

Nei soggetti in cui sussista una condizione di sovrappeso, anche solo la perdita di una parte del peso in eccesso rispetto alla condizione ideale può efficacemente ridurre lo stress sulle articolazioni.

Possono inoltre essere affiancati con successo esercizi di ginnastica e stretching specifici per il collo, da praticare più volte al giorno quando non sia possibile cambiare posizione (per esempio attraverso movimenti in avanti e indietro, a sinistra e a destra, e lente rotazioni, da una parte e dall’altra), ma da evitare durante le fasi acute dell’artrosi.

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Domande e risposte
  1. Il mio medico mi ha detto oggi che la cervicale non esiste. Devo cambiare medico?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente no… 🙂

      Il suo medico ha invece ragione, la “cervicale” intesa come malattia è un’invenzione (peraltro tipica solo di noi italiani).
      Ovviamente questo non significa che non esistano disturbi che colpiscono il tratto cervicale, ma è tutto un altro paio di maniche.

      Per approfondire:http://www.farmacoecura.it/malattie/cervicale-sintomi-e-cause/

  2. Perché il mio farmacista mi ha consigliato Momendol per la cervicale? Io con Moment mi trovavo bene… Che differenza c’è?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Momendol ha durata d’azione maggiore, mentre Moment agisce più velocemente ma l’effetto si esaurisce prima; date queste caratteristiche il posizionamento naturale dei due farmaci è quello che le ha spiegato il suo farmacista (Moment meglio per il mal di testa, che una volta passato è risolto), ma a mio avviso in questi casi è comunque opportuno valutare anche la risposta soggettiva e scegliere di conseguenza.