Introduzione
L’alluce valgo (o cipolla, in termini popolari) è una deformità dell’articolazione alla base dell’alluce.
Chiunque può soffrire di alluce valgo, ma la deformità è più frequente nelle donne che negli uomini (probabilmente a causa del tipo di scarpe indossate).
Il sintomo principale è il dolore nella zona colpita, che si accusa anche a riposo, ma possono comparire anche tumefazione e arrossamento, oltre che un notevole e persistente fastidio.
Poiché in assenza di terapia i sintomi sono in genere destinati ad un progressivo peggioramento, è consigliabile il parere di un medico fino dalle prime fasi; a seguito della valutazione dei disturbi e di un attento esame del piede, verrà valutato il ricorso ad una radiografia per caratterizzarne con esattezza la gravità.
Il trattamento risolutivo è unicamente chirurgico, ma quando possibile si opta per un approccio più conservativo con:
- scelta di scarpe comode e spaziose nella parte anteriore,
- tutori di varia natura,
- farmaci antinfiammatori,
- inserti per scarpe,
- ghiaccio per il dolore.
Cause
L’alluce valgo nasce da una deformazione dell’articolazione dell’alluce, sebbene la causa esatta non sia sempre chiara; il rischio di soffrire di alluce valgo è maggiore se la deformità interessa altri membri della famiglia, anche se la familiarità non implica automaticamente lo sviluppo della cipolla.
È poi verosimile che questi tipi di artrite possano causare l’alluce valgo:
- artrite reumatoide, infiammazione e dolore articolari dovuti al sistema immunitario che attacca le superfici articolari;
- gotta, un tipo di artrite che interessa principalmente l’alluce;
- artrite psoriasica, un’artrite associata con una malattia della pelle nota come psoriasi.
SI noti che un’artrosi dell’alluce può anche essere una complicanza dell’alluce valgo.
Fattori di rischio
Più in generale i seguenti fattori di rischio sembrano aumentare la probabilità di sviluppare il difetto:
- genetica (storia famigliare),
- artrite,
- altre condizioni e sindromi, come una paralisi cerebrale e la sindrome di Marfan,
- scarpe poco adatte.
Le probabilità di sviluppare la cipolla sembrano legate anche ad altre condizioni, per esempio situazioni con legamenti laschi, articolazioni flessibili e basso tono muscolare potrebbero aumentare le probabilità di alluce valgo.
Queste situazioni derivano ad esempio da condizioni neuromuscolari, come paralisi cerebrali e disordini del tessuto connettivo, come la sindrome di Marfan.
Infine è di grande rilevanza il tipo di scarpa usata:
- Scarpe poco adatte possono contribuire a deformare l’alluce. L’alluce valgo è raro in popolazioni che non indossano scarpe.
- Scarpe troppo strette e di forma non adeguata contribuiscono verosimilmente a peggiorare una cipolla esistente.
- Scarpe con tacchi alti troppo strette comprimono i piedi, forzando l’alluce in una posizione curva. Questo può stirare l’articolazione, comprimere i nervi circostanti e indurre dolore. I tacchi alti spingono inoltre la maggior parte del peso corporeo in avanti sulla punta del piede, esercitando uno sforzo considerevole sulle articolazioni delle dita.
Sintomi: riconoscere l’alluce valgo
I sintomi dell’alluce valgo sono:
- alluce che punta verso le altre dita dello stesso piede, forzando così l’osso del piede ancorato all’alluce (il primo metatarso) a sporgere all’esterno.
- una protuberanza gonfia e ossea sul bordo esterno del piede,
- dolore e gonfiore dell’articolazione dell’alluce che peggiorano con la pressione delle scarpe,
- pelle dura, callosa e rossa conseguente dall’accavallamento dell’alluce sul secondo dito,
- dolenzia della parte superiore della cipolla,
- modifiche della forma del piede che rendono difficile trovare scarpe adatte.
Complicazioni
L’alluce valgo non trattato può indurre altri problemi, come un’artrite dell’articolazione dell’alluce o favorire la deformazione del secondo dito, sospingendolo fuori posto.
Rimedi
L’alluce valgo viene trattato solo se grave e se causa di fastidio e/o dolore significativi.
Come curare l’alluce valgo?
Quando possibile il medico consiglierà un approccio conservativo, per cercare di evitare la chirurgia quando possibile. Le opzioni non chirurgiche possono ridurre il dolore e il fastidio causati dall’alluce valgo, ma non possono né cambiare la forma del piede né impedire un peggioramento nel tempo.
I rimedi non chirurgici includono:
- analgesici,
- appositi cerotti,
- tutori,
- scarpe adatte.
Antidolorifici
Può essere utile durante la fase acuta dell’infiammazione ricorrere a farmaci antidolorifici come Tachipirina o ibuprofene per alleviare il dolore.
Cerotti
Questi cerotti possono diminuire il dolore causato dall’alluce valgo. Sono disponibili come prodotti da banco appositi cerotti riutilizzabili o meno, in gel o tessuto-non tessuto.
Alcuni sono adesivi e aderiscono alla cipolla, mentre altri vengono applicati sul piede tramite un laccetto di fissaggio all’alluce.
Questi cerotti impediscono lo sfregamento del piede nella scarpa e riducono la pressione sull’articolazione allargata alla base dell’alluce.
Tutori e plantari
I plantari vengono inseriti nelle scarpe per aiutare il riallineamento delle ossa del piede. Possono contribuire a ridurre la pressione sulla cipolla, riducendo così il dolore, anche se ci sono pochi dati a sostegno di un’efficacia a lungo termine di questo approccio.
È essenziale che il plantare sia perfettamente adattato al piede, è quindi consigliabile farsi assistere da un ortopedico o da un podologo nella scelta.
Si possono anche adottare speciali stecche, da indossare sul piede e sull’alluce per aiutare a rinforzarne l’allineamento. Esistono versioni da giorno e da notte, ma anche in questo manca una letteratura sufficiente a stabilirne la reale efficacia.
Sono poi disponibili distanziatori di dita, che possono aiutare a ridurre il dolore dovuto alla cipolla.
Distanziatori o plantari possono in realtà risultare di scarso aiuto anche perché spesso entrano in conflitto con la cipolla nello spazio confinato della scarpa.
Impacchi ghiaccio
Quando le dita del piede sono gonfie e dolenti, l’applicazione ripetuta di ghiaccio sull’area colpita può aiutare a ridurre dolore e infiammazione.
Il ghiaccio non va mai applicato direttamente sulla pelle, meglio invece avvolgerlo in un panno o in un asciugamano. In alternativa alle borse di ghiaccio secco, si può ricorrere semplicemente a un pacco di verdure congelate.
Calzature comode
Con l’alluce valgo è consigliabile indossare scarpe piatte, o con poco tacco, e ampie. Sono ideali scarpe in cuoio morbido, perché non esercitano pressioni sulla cipolla.
Si raccomanda inoltre di:
- evitare scarpe strette o troppo grandi;
- i tacchi alti possono peggiorare la situazione per la pressione eccessiva esercitata sulle dita.
Intervento chirurgico
La chirurgia è l’unico modo per correggere l’alluce valgo. In genere la cipolla peggiora nel tempo e, se non trattata, è probabile che si ingrossi e diventi più dolorosa.
Se la deformità causa forti dolori e interferisce con la qualità della vita il medico può ricorrere al chirurgo per valutarne la correzione chirurgica.
Lo scopo dell’intervento è l’alleviamento del dolore e il miglioramento dell’allineamento dell’alluce, mentre di norma motivazioni puramente estetiche non giustificano la chirurgia.
Anche dopo l’intervento, possono persistere limitazioni alle tipologie di scarpe calzabili.
L’intervento spesso viene eseguito come procedura ambulatoriale, non richiedendo il pernottamento in ospedale. Può essere eseguito in anestesia locale o generale.
Indicazioni alla chirurgia
Nel decidere l’eventuale ricorso alla chirurgia, bisogna prendere in considerazione vari fattori:
- età: nei bambini l’intervento viene spesso ritardato per il rischio di recidive;
- anamnesi e condizioni generali di salute: condizioni come il diabete rendono più difficoltoso il recupero dopo l’intervento ed espongono maggiormente al rischio di infezioni. Il rischio di problemi è maggiore anche quando l’alluce valgo è legato a condizioni come l’artrite reumatoide;
- occupazione e stile di vita: l’intervento può rendere le dita meno flessibili, tanto che potrebbe non essere possibile ritornare ai livelli di attività fisica preesistenti;
- aspettative: la chirurgia ha una percentuale di successo elevata, pari a circa 85%, ma non ci sono garanzie sul fatto che il piede rimarrà perfettamente dritto e non dolente. Il successo dell’intervento dipende dal tipo di procedura, dall’esperienza del chirurgo e dal rispetto del riposo dopo l’operazione;
- gravità dei sintomi: in genere la chirurgia viene raccomandata solo se la cipolla causa dolori importanti e i trattamenti non chirurgici non alleviano i sintomi.
Tipi di intervento
Ci sono varie possibilità nel trattamento chirurgico dell’alluce valgo. La scelta del tipo di intervento si basa sulla gravità della deformità.
Il chirurgo può ricorrere a perni, fili o viti per mantenere le ossa allineate durante la guarigione. Secondo il tipo di intervento, questi dispositivi possono essere lasciati nel piede o rimossi successivamente.
- L’approccio più frequente e più supportato dalla letteratura scientifica consiste nell’osteotomia. Benché ci siano vari tipi differenti di osteotomia, in genere implicano il taglio e la rimozione di parte dell’osso del dito.
- L’artrodesi consiste nella fusione di due ossa dell’alluce (articolazione metatarsofalangea). La procedura viene raccomandata solo in soggetti con deformità dell’alluce talmente importanti da rendere troppo difficile il recupero completo dell’articolazione o con gravi processi degenerativi a carico dell’articolazione.
- L’artroplastica per escissione implica la rimozione della cipolla e dell’articolazione dell’alluce. Viene quindi rimodellata una falsa articolazione con il tessuto cicatriziale che si forma in seguito all’intervento.
- Di recente, è stata proposta una procedura chirurgica mininvasiva per il trattamento dell’alluce valgo, mirata alla correzione dell’angolazione dell’alluce. La tecnica può essere eseguita in anestesia locale o generale, usando come guida i raggi X o un endoscopio. In questo caso, si impiega un endoscopio lungo, sottile e rigido, con una fonte di luce e una videocamera a un’estremità. La strumentazione chirurgica viene inserita attraverso una o due incisioni eseguite in prossimità dell’alluce. Tale strumentazione serve a rimuovere la cipolla e a dividere uno o più degli ossi posti sul davanti del piede.
Complicanze chirurgiche
Le complicanze post-chirurgiche si verificano in meno del 10% dei pazienti. L’incidenza esatta dipende comunque dal tipo di chirurgia e può riguardare:
- infezione,
- trombosi venosa profonda,
- rigidità delle articolazioni dell’alluce,
- ritardo o mancata guarigione dell’osso, o anche guarigione deformante dell’osso,
- dolore sotto al cuscinetto del piede,
- danni ai nervi del piede,
- gonfiore e dolore persistenti,
- necessità di nuovo ricorso alla chirurgia,
- tessuto cicatriziale ispessito,
- recidiva dell’alluce valgo,
- sindrome dolorosa regionale complessa, una condizione che causa dolore urente e cronico degli arti.
Decorso post-chirurgico
Dopo l’intervento piede e caviglia possono rimanere gonfi per tre mesi o più. Durante la convalescenza sarà necessario tenere i piedi in alto per ridurre il gonfiore e ricorrere a stampelle per spostarsi.
Probabilmente non si riuscirà a calzare scarpe normali per almeno sei mesi. Potrebbe essere necessario portare un gesso o un bendaggio e scarpe postoperatorie (scarpe speciali che fanno camminare sul tallone e proteggono i tagli ossei) prima di ricominciare a indossare scarpe normali. Queste misure servono a tenere ossa e tessuti molli in posizione durante la guarigione.
Prevenzione
La prevenzione più efficace consiste nel portare scarpe adeguate al proprio piede.
Scarpe troppo strette o tacchi alti possono forzare le dita l’una contro l’altra. L’alluce valgo è raro in popolazioni che non indossano scarpe.
Assicurarsi di calzare scarpe di misura adeguata, con spazio sufficiente a muovere liberamente le dita. L’ideale è evitare scarpe con tacchi alti o a punta.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.