Perché stress e ansia ci fanno venire mal di testa?

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Lo stress e l’ansia sono noti fattori scatenanti di vari tipi di mal di testa, in particolare della cefalea tensiva, una forma caratterizzata da un dolore sordo e persistente, spesso descritto come una sensazione di pressione o di fascia stretta intorno alla testa, accompagnato da tensione muscolare nel collo e nelle spalle.

Perché ti viene mal di testa quando sei stressato/preoccupato?

Ragazza stesa sul divano che si tocca la testa

Shutterstock/Juliya Shangarey

Oltre ai meccanismi biochimici e ormonali, sono spesso le interconnessioni psicofisiche tra mente e corpo a favorire e perpetuare il mal di testa.

Queste si manifestano attraverso comportamenti e abitudini indotti dallo stress e dall’ansia, quali alterazioni del ritmo sonno-veglia, cambiamenti nelle abitudini alimentari e tensioni muscolari croniche. Tali fattori possono sia innescare nuovi episodi di cefalea che esacerbare quelli esistenti, creando un ciclo di feedback negativo tra stato psicologico e manifestazioni fisiche del dolore.

Ciclo di feedback negativo

Lo stress e l’ansia possono innescare un ciclo di feedback negativo:

  1. Lo stress iniziale causa tensione e dolore
  2. Il dolore aumenta lo stress e l’ansia
  3. L’aumento dello stress esacerba ulteriormente il dolore

Questo ciclo può perpetuare e intensificare il mal di testa nel tempo.

Alterazioni del sonno

Lo stress e l’ansia spesso interferiscono con il sonno, causando:

La privazione del sonno e le alterazioni del ritmo circadiano sono noti fattori scatenanti di vari tipi di mal di testa, in particolare l’emicrania.

Comportamenti correlati allo stress

Lo stress e l’ansia possono portare a comportamenti che aumentano il rischio di mal di testa:

  • Saltare i pasti o mangiare in modo irregolare
  • Aumento del consumo di caffeina o alcol
  • Riduzione dell’attività fisica
  • Posture scorrette prolungate (es. tensione al computer)

Questi comportamenti possono indirettamente contribuire all’insorgenza di mal di testa.

Meccanismi patologici

Attivazione del sistema nervoso simpatico

Lo stress e l’ansia attivano il sistema nervoso simpatico, parte del sistema nervoso autonomo responsabile della risposta “fight or flight” (combatti o fuggi). Questa attivazione porta a:

Questi cambiamenti possono alterare il flusso sanguigno cerebrale e la sensibilità al dolore, contribuendo all’insorgenza del mal di testa.

Tensione muscolare

Lo stress cronico e l’ansia provocano una tensione muscolare persistente, in particolare nei muscoli del collo, delle spalle e del cuoio capelluto. Questa tensione può tra l’altro:

  • Comprimere i vasi sanguigni e i nervi
  • Causare irritazione dei nervi periferici
  • Portare a una sensibilizzazione dei nocicettori (recettori del dolore)

La combinazione di questi fattori può scatenare o esacerbare il mal di testa, specialmente nelle cefalee tensive.

Alterazioni dei neurotrasmettitori

Lo stress e l’ansia influenzano i livelli di vari neurotrasmettitori nel cervello, tra cui:

  • Serotonina: Coinvolta nella regolazione del dolore e dell’umore
  • Glutammato: Un neurotrasmettitore eccitatorio che può aumentare la sensibilità al dolore
  • GABA (acido gamma-aminobutirrico): Un neurotrasmettitore inibitorio che può essere ridotto in condizioni di stress

Questi squilibri nei neurotrasmettitori possono abbassare la soglia del dolore e predisporre agli attacchi di mal di testa.

Infiammazione neurogena

Lo stress cronico può portare a un’infiammazione sistemica di basso grado, che può coinvolgere anche il sistema nervoso, potenzialmente sensibilizzando i nervi cranici e contribuendo all’insorgenza di mal di testa, in particolare nelle emicranie.

Come si cura il mal di testa da stress?

Comprendere il legame tra stress, ansia e mal di testa ha importanti implicazioni per il trattamento, che potrebbe andare al di là del semplice antidolorifico:

  1. Approccio multidisciplinare: Il trattamento efficace spesso richiede una combinazione di terapie farmacologiche e non farmacologiche.
  2. Tecniche di gestione dello stress: La meditazione, il biofeedback e la terapia cognitivo-comportamentale possono essere strumenti preziosi nella prevenzione del mal di testa.
  3. Farmacoterapia mirata: Oltre agli analgesici, farmaci che modulano i neurotrasmettitori (come gli SSRI) possono essere utili in alcuni casi.
  4. Terapie fisiche: Il rilassamento muscolare, la fisioterapia e l’esercizio regolare (spesso sottovalutato) possono aiutare a ridurre la tensione muscolare associata al mal di testa.
  5. Educazione del paziente: Insegnare ai pazienti a riconoscere e gestire i fattori di stress può essere cruciale per la prevenzione a lungo termine.

Mentre lo stress e l’ansia rimangono sfide inevitabili nella vita moderna, la gestione proattiva di questi fattori può significativamente ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi di mal di testa, migliorando la qualità della vita dei pazienti.

È importante sottolineare che, sebbene stress e ansia siano fattori comuni nel mal di testa, non tutti i mal di testa sono causati da questi fattori. Una valutazione medica approfondita è sempre raccomandata per escludere altre cause sottostanti e sviluppare un piano di trattamento appropriato.

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