Bile densa (fango biliare): cause, sintomi, dieta e cura

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Introduzione

Popolarmente indicato come bile densa, il fango biliare o sabbia biliare consiste in un accumulo di materiale denso all’interno della colecisti (o cistifellea), l’organo deputato alla conservazione della bile.

Il fango è costituto da particelle microscopiche di colesterolo, composti di calcio, bilirubina e altri materiali e fa la sua comparsa quando la bile ristagna troppo a lungo nella cistifellea, senza la possibilità di venire espulso nell’intestino durante la fase digestiva.

Spesso tende a risolversi spontaneamente, come nel caso della formazione in gravidanza, mentre in altri pazienti può trasformarsi in veri e propri calcoli biliari, aumentando il rischio di migrazione nei dotti biliari dove un’eventuale ostruzione potrebbe innescare dolorose coliche.

Il decorso clinico del fango biliare può imboccare essenzialmente tre strade:

  • risolversi in via definitiva,
  • acquisire un andamento altalenante, con dissoluzioni seguite da recidive,
  • formazione di calcoli biliari veri e propri.

Se sintomatici, ovvero in presenza di disturbi, può essere affrontata mediante farmaci, mentre solo raramente si richiede un approccio chirurgico (più comune in caso di coliche biliari da calcoli).

Cistifellea

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Cause

La formazione di fango biliare è in genere dovuta al mancato svuotamento della cistifella durante la digestione (normalmente la bile viene riversata nel duodeno e poi riassorbita nell’intestino crasso, dove verrà riportata al punto iniziale a seguito del passaggio nel fegato; questo ciclo viene compiuto diverse volte al giorno).

È una condizione tipicamente associata a

  • gravidanza,
  • perdita di peso eccessivamente rapida (soprattutto in pazienti obesi),
  • nutrizione parenterale totale (ovvero per via endovenosa),
  • alcuni farmaci (ceftriaxone, octreotide, …),
  • trapianto di midollo osseo o di organi solidi,
  • chirurgia gastrica.

La presenza di fango biliare non implica invece necessariamente la presenza di elevati livelli di colesterolo e/o trigliceridi.

Sintomi

La presenza di bile densa è in genere del tutto asintomatica, ovvero priva di sintomi, e la scoperta avviene spesso in occasione di esami svolti per altre cause; occasionalmente può causare l’ostruzione dei dotti biliari, causando dolorose coliche.

Alcuni pazienti possono invece lamentare sintomi sovrapponibili a quelli di un’infiammazione della cistifellea dovuta alla presenza di calcoli, tipicamente dolore addominale che tende a peggiorare subito dopo un pasto, talvolta accompagnato da

Complicazioni

È raro che il fango biliare di per sé sia causa di complicazioni, ma in caso di ostruzione dei dotti (colestasi) il paziente può sviluppare:

Diagnosi

La diagnosi avviene in genere mediante esami di imaging, come

L’approccio più sensibile ovvero in grado di diagnosticare anche i casi più precoci, è rappresentato dalla microscopia diretta della bile aspirata direttamente dalla colecisti; si tratta purtroppo di un esame caratterizzato da una maggior invasività.

Cura e rimedi

In assenza di sintomi non è richiesto alcun trattamento, ma in alcuni casi il medico può optare per la prescrizione di farmaci in grado di favorire una fluidificazione della bile a titolo preventivo (come l’acido ursodesossicolico, Deursil®).

In caso di coliche gravi od altre complicazioni è invece possibile ricorrere all’asportazione chirurgica della colecisti (colecistectomia).

Dieta

I consigli dietetici sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli per i calcoli alla colecisti, ovvero un’alimentazione sana, varia, ricca di frutta e verdura e povera di grassi e di alcolici, ma più importante è evitare perdite eccessivamente rapide di peso in poco tempo.

Fonti e bibliografia

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