Glucosamina solfato: a cosa serve? Effetti collaterali?

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Introduzione

Il solfato di glucosamina è una molecola che si trova nell’organismo umano e in natura, dove per esempio rappresenta uno dei costituenti principali del guscio dei crostacei e di altri artropodi; nell’uomo è invece presente a livello delle cartilagini, perché la sostanza rappresenta un precursore dei glicosaminoglicani, il mattone costituente il tessuto cartilagineo.

Da un punto di vista commerciale è possibile trovare integratori che contengono la sostanza con diversa provenienza:

  • estrazione e lavorazione a partire dalla chitina presente nei gusci di molluschi (gamberi, aragoste, granchi),
  • sintesi attraverso un processo di fermentazione fungale del mais (per essere compatibile con regimi vegani).

Esistono poi diverse forme di glucosamina, tra cui ricordiamo

  • solfato di glucosamina,
  • glucosamina idrocloridrato,
  • n-acetilglucosamina.

Queste sostanze chimiche sono per certi versi simili, tuttavia potrebbero non avere gli stessi effetti se assunte come integratori alimentari. La maggior parte delle ricerche scientifiche riguardanti la glucosamina è stata effettuata sul solfato di glucosamina e ad esso fanno riferimento le informazioni contenute in quest’articolo.

Il solfato di glucosamina è utilizzato comunemente per la terapia dell’artrite, indicazione che è sicuramente la più presente nella letteratura scientifica disponibile (in particolare nella sua forma più comune, l’osteoartrite, che colpisce soprattutto la popolazione anziana).

Negli ultimi anni il ricorso all’integratore è stato proposto con numerose altre indicazioni, ad esempio per il glaucoma e per perdere peso, tuttavia questi usi non sono stati studiati in modo approfondito e ad oggi non c’è alcuna prova che possa essere in qualche modo utile per il trattamento di queste condizioni.

La sostanza viene molto spesso associata alla presenza di

  • condroitina, un glicosaminoglicano anch’esso presente a livello delle cartilagini,
  • metilsulfonilmetano (MSM),
  • cartilagine di squalo
  • o altro.

Alcuni ritengono che questi prodotti combinati siano più efficaci della glucosamina assunta singolarmente ma, finora, i ricercatori non hanno trovato alcuna prova a sostegno del fatto che gli ingredienti aggiunti alla glucosamina possano apportare benefici concreti.

La glucosamina, inoltre, si trova anche in alcune creme per la pelle usate per tenere sotto controllo il dolore dovuto all’artrite; queste preparazione spesso contengono anche canfora e altri ingredienti, oltre alla glucosamina. I ricercatori ritengono che gli eventuali effetti analgesici siano dovuti a ingredienti diversi dalla glucosamina, perché ad oggi non c’è alcuna prova del fatto che la glucosamina possa essere assorbita dalla pelle.

Da un punto di vista generale l’utilizzo come integratore sembra tutto sommato sicuro, ma ad oggi non esistono prove inconfutabili della sua efficacia e sono numerose le società medico scientifiche che adottano posizioni quantomeno scettiche relativamente a prescrizione e utilizzo.

Capsule di glucosamina su sfondo bianco

iStock.com/RomarioIen

Come funziona

Il solfato di glucosamina è una sostanza chimica che si trova fisiologicamente nel nostro organismo, dove serve per la sintesi di diverse altre molecole coinvolte nella costruzione dei tendini, dei legamenti, delle cartilagini e del liquido vischioso che circonda le articolazioni.

Si tratta in particolare di una molecola precursore dei glicosaminoglicani, i principali costituenti delle cartilagini, un tessuto connettivo specializzato le cui caratteristiche principali sono:

  • solidità,
  • flessibilità,
  • capacità limitata di deformazione.

Nell’essere umano adulto è possibile trovare la cartilagine principalmente nelle articolazioni (ma non solo), con la funzione di proteggerle dagli urti e favorirne il movimento. In alcuni pazienti affetti da osteoartrite la cartilagine si assottiglia e può finire per lacerarsi: l’articolazione quindi fa attrito, inizia a far male e si irrigidisce.

È inoltre un componente importante della cheratina e dell’acido ialuronico presenti a loro volta nella cartilagine articolare e nel liquido sinoviale, una sostanza lubrificante che circonda l’articolazione.

Poiché la glucosamina è un mattone fondamentale per la sintesi della cartilagine, si è ipotizzato che una supplementazione esterna ne possa in qualche modo favorire la funzione e/o la rigenerazione, oltre ad aumentare la presenza del liquido che circonda l’articolazione.

La maggior parte dei lavori presenti in letteratura fa inoltre riferimento al sale solfato della glucosamina, perchè lo ione solfato serve all’organismo per produrre la cartilagine; la forma cloridrata invece è meno studiata, anche perchè i pochi lavori presenti non sono suggestivi di efficacia.

È efficace?

Il Natural Medicines Comprehensive Database è un organismo che valuta l’efficacia di sostanze naturale basandosi su prove scientifiche e usando la scala seguente:

  1. efficace,
  2. probabilmente efficace,
  3. forse efficace,
  4. forse inefficace,
  5. probabilmente inefficace,
  6. inefficace,
  7. prove non sufficienti per valutare l’efficacia.

La valutazione dell’efficacia del solfato di glucosamina relativamente all’osteoartrite del ginocchio è “probabilmente efficace”, così come la Mayo Clinic che in una scala simile ritiene che ci siano buone evidenze scientifiche a supporto del suo utilizzo in clinica.

La maggior parte delle ricerche sul solfato di glucosamina ha misurato l’efficacia del principio attivo per l’osteoartrite del ginocchio, tuttavia ci sono alcune prove a favore di una possibile efficacia nel caso dell’osteoartite del femore o della colonna vertebrale.

Alcune ricerche suggeriscono che la glucosamina potrebbe essere in grado di diminuire il dolore dovuto all’osteoartrite del ginocchio in modo quasi equivalente al paracetamolo (Tachipirina®). Sembra inoltre che l’effetto analgesico sia paragonabile a quello di alcuni FANS (antinfiammatori non steroidei), come l’ibuprofene e il piroxicam (Feldene®). Tuttavia la differenza tra il solfato di glucosamina e questi farmaci è da cercare nel tempo impiegato per alleviare il dolore: di solito i FANS alleviano i sintomi e fanno diminuire il dolore nel giro di due settimane, mentre il solfato di glucosamina impiega da 4 a 8 settimane.

L’effetto analgesico del solfato di glucosamina non sembra ugualmente rilevante in tutti i pazienti e alcuni non riportano alcun beneficio. Alcune ricerche indicano che il solfato di glucosamina potrebbe non funzionare bene per chi soffre di artrite più grave e che continua da molto tempo oppure per chi è più anziano o pesa di più.

Secondo alcuni lavori il solfato di glucosamina potrebbe anche essere in grado di rallentare la degradazione articolare nei pazienti affetti da osteoartrite che la assumono per un periodo prolungato. Alcuni ricercatori sperano che il solfato di glucosamina possa rallentare il peggioramento dell’osteoartrite e certe ricerche sembrerebbero dimostrare che chi assume il solfato di glucosamina potrebbe diminuire il rischio di dover ricorrere all’intervento di ricostruzione totale del ginocchio (Fonte principale: MedLinePlus).

Tra gli studi più recenti ricordiamo in particolare il GAIT, che presenta una revisione sull’efficacia di glucosamina e condroitina per l’artrite condotto dal NIH americano che è purtroppo giunto a risultati contrastanti.

Ad oggi tuttavia

Mancano invece del tutto evidenze a supporto dell’utilizzo dell’integratore per altre condizioni, come ad esempio:

Biodisponibilità

Sono presenti pochi studi che abbiano indagato la biodisponibilità della glucosamina a seguito della somministrazione orale (per bocca), ma a mio avviso interessanti.

Per biodisponibilità si intende la quantità di farmaco che raggiunge effettivamente il sangue e che viene quindi distribuita nell’intero organismo; in questo caso particolare è stata studiata la quantità in grado di raggiungere il liquido sinoviale delle articolazioni.

In un primo studio sono stati somministrate dosi variabili di glucosamina solfato a pazienti sani, mentre in un altro lavoro il gruppo di pazienti era rappresentato da (pochi) soggetti affetti da osteoartrite.

Interessante notare che in entrambi i casi si è notato un significativo aumento della concentrazione della sostanza nel liquido sinoviale, anche se in realtà si tratta di livelli di uno o due ordini di grandezza inferiori alle quantità richieste per stimolare realmente la costruzione di nuovo tessuto.

È sicura?

Se usato da persone adulte e in modo corretto, il solfato di glucosamina è considerato un integratore sicuro.

Il solfato di glucosamina può causare alcuni effetti collaterali di lieve entità, tra cui

Tra gli effetti collaterali che si verificano più raramente ricordiamo

Essendo in alcuni casi derivata dai crostacei esiste qualche riserva in merito all’utilizzo nei pazienti allergici, anche se in realtà gli allergeni sono presenti non nel guscio ma nella carne.

Non sembrano esserci preoccupazioni a livello epatico (fegato).

Avvertenze speciali e precauzioni

  • Gravidanza o allattamento. Finora non è stato provato con certezza che sia sicuro usare il solfato di glucosamina durante la gravidanza o l’allattamento, si consiglia quindi di evitarne l’utilizzo finché non ci saranno prove certe della sua innocuità.
  • Asma. Una ricerca sembra dimostrare l’esistenza di un collegamento tra gli attacchi di asma e l’assunzione di glucosamina, tuttavia non si sa con sicurezza se sia proprio la glucosamina a provocare l’attacco. Finché non saranno disponibili prove sicure, i pazienti asmatici dovrebbero assumere prodotti contenenti glucosamina con estrema prudenza.
  • Diabete. Alcune ricerche preliminari avevano sollevato il dubbio che il solfato di glucosamina potesse essere causa di aumento della glicemia nei pazienti diabetici, interferendo con la normale regolazione della sintesi di esosammina, ma la preoccupazione sembra essere stata esclusa da lavori più recenti. Si raccomanda in ogni caso uno stretto controllo della glicemia per i pazienti diabeti nelle settimane successive all’inizio dell’integrazione.

Interazioni con altri farmaci

Va scrupolosamente evitata l’associazione tra il solfato di glucosamina ed il Warfarin (Coumadin®).

Il warfarin (Coumadin®) è un anticoagulante. Diverse ricerche hanno dimostrato che l’assunzione di solfato di glucosamina (con o senza condroitina) potenzia l’effetto del warfarin, rallentando ancor di più la coagulazione. Proprio per questo si possono originare lividi e sanguinamenti anche gravi: quindi, se siete in terapia con il warfarin, non dovete assumere il solfato di glucosamina. Molte medicine naturali possono interagire con il warfarin.

Si raccomanda inoltre cautela nel caso di pazienti in terapia chemioterapica, in quanto secondo alcuni lavori l’integratore potrebbe aumentare la velocità di reduplicazione delle cellule tumorali, diminuendo quindi l’efficacia della terapia.

Dosi

Nelle ricerche presenti in letteratura in genere si fa riferimento a dosi di glucosamina solfato assunte per via orale nella quantità di 1500 mg una volta al dì, o 500 mg tre volte al dì (quantità presente anche nelle formulazioni più comunemente prescritte, come per esempio Dona bustine, Amedial bustine, …); si noti che in caso di utilizzo di forme diverse (per esempio cloridrata) la percentuale di principio attivo presente in 1.500 mg di sale di glucosammina dipende da quale anione è presente e se sali aggiuntivi sono inclusi nel calcolo del produttore.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Cos'è e a cosa serve la glucosamina?
La glucosamina è una molecola utilizzata dall'organismo per la sintesi di numerose sostanze, ma è conosciuta in particolare per il suo ruolo come componente della cartilagine articolare, tessuto che contribuisce al corretto funzionamento delle articolazioni (agisce come un cuscinetto ammortizzatore), e dell'acido ialuronico, presente a sua volta nel liquido articolare.

In virtù di questa sua funzione fisiologica viene spesso proposta in forma d'integratore per favorire la salute delle articolazioni e ridurre sintomi come dolori e infiammazioni.
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Domande e risposte
  1. Domanda

    Salve dottore, sono una donna di 65 anni affetta da fibromialgia con dolor alla schiena, glutei fianchi e ginocchia. mi è stata consigliata di prendere: Amedial plus,Unicur,cortiribes complex e zenzero possono aiutarmi a livello del dolore?Grazie mille.

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Potrebbe trovare giovamento, è una risposta molto soggettiva comunque.

  2. Anonimo

    Dona è a base di glucosamina?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Sì.

  3. Anonimo

    Assumo Coumadin e per questo il mio medico non mi ha voluto prescrivere la glucosamina; cosa rischierei se provassi ugualmente?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il rischio NON vale il tentativo; andrebbe incontro a un potenziale (ma imprevedibile dal punto di vista quantitativo) aumento dell’INR (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18363538), con conseguente aumento del rischio di emorragie.

  4. Anonimo

    Come da prescrizione medica sto assumendo tutti i giorni una bustina di Amedial, ma oggi ho un terribile mal di testa; normalmente prendo il Moment e mi passa, posso assumerlo o interagisce con amedial? Grazie.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Nessuna interazione.

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