La sudorazione è un processo fisiologico fondamentale per la termoregolazione dell’organismo umano. È comunemente associata all’attività fisica e al calore ambientale, ma spesso viene anche erroneamente correlata alla perdita di peso, con l’idea che “più si suda, più si dimagrisce”.
Questa convinzione è diffusa sia tra i frequentatori di palestre sia in molte pratiche commerciali (saune, bendaggi, tute dimagranti), ma è (indirettamente) vero solo in un caso…
Perché si suda?
Il sudore è composto in gran parte da acqua (circa il 99%) e piccole quantità di elettroliti (soprattutto sodio, cloro e potassio).
La sua evaporazione dalla superficie cutanea permette la dispersione del calore e il mantenimento di una corretta temperatura corporea.
In condizioni normali, la sudorazione non è associata alla combustione di grassi né all’aumento del dispendio energetico in modo diretto. Pertanto, il fatto stesso di sudare non comporta di per sé un consumo calorico significativo (la sudorazione in sé richiede una certa quantità di energia, ma la quantità di calorie bruciate attraverso l’atto della sudorazione è minima rispetto alle calorie bruciate attraverso l’attività fisica).
Sudorazione e perdita di peso: chiarimenti fondamentali
Perdita di peso acuta (temporanea)
Quando si suda, soprattutto in maniera abbondante (es. durante un allenamento intenso o in sauna), si verifica una perdita di liquidi corporei. Questa perdita può determinare una riduzione transitoria del peso corporeo, misurabile sulla bilancia anche nell’ordine di 0.5-2 kg.
Questa perdita è tuttavia puramente idrica: non rappresenta né un cambiamento nella composizione corporea né una riduzione del tessuto adiposo.
Dopo il reintegro dei liquidi (es. bevendo acqua), il peso torna esattamente ai livelli di partenza.
Diversi dispositivi e trattamenti commerciali promettono “dimagrimenti miracolosi” attraverso l’induzione di una sudorazione forzata. Tra questi:
- Saune finlandesi o infrarossi
- Tute o fasce dimagranti
- Bendaggi termici
Tali metodi possono determinare un’importante perdita di liquidi a breve termine, ma nessuno di essi ha dimostrato efficacia nella riduzione della massa grassa in studi clinici controllati. Inoltre, l’uso eccessivo può comportare rischi significativi, come:
- Disidratazione
- Iponatriemia (soprattutto se si reintegrano solo liquidi senza elettroliti)
- Ipertermia e collasso da calore
La American College of Sports Medicine (ACSM) e altre società scientifiche internazionali sconsigliano l’uso di tali pratiche come strategie per il dimagrimento.
Perdita di massa grassa (dimagrimento reale)
Il vero dimagrimento consiste in una riduzione della massa grassa totale, ottenuta attraverso un bilancio energetico negativo protratto nel tempo (calorie assunte inferiori alle calorie consumate), ad esempio attraverso una combinazione variabile di:
- Restrizione calorica, attraverso una dieta ipocalorica bilanciata.
- Aumento del dispendio energetico, tramite attività fisica aerobica e anaerobica.
Un’unica eccezione
Non è il sudore che fa dimagrire, ma il lavoro fisico e metabolico che talvolta lo accompagna.
La sudorazione può essere una conseguenza dell’attività fisica, ma non è la causa del dimagrimento. Anche esercizi svolti senza sudare (es. in ambienti freddi) contribuiscono alla combustione dei grassi se inseriti in un corretto piano di allenamento, mentre sudare senza attività fisica (ad esempio per esposizione al calore) non determina un dispendio calorico clinicamente significativo.