Fa male bere ACQUA FRIZZANTE tutti i giorni?

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Introduzione

Lascia che ti sveli un segreto… “Quando il titolo di un articolo, un video o un post finisce con un punto interrogativo, la risposta è sempre NO.”

Conosciuta come legge dei titoli di Betteridge, e da parte mia scoperta grazie alla newsletter di Valerio Bassan, sarei a questo punto tentato di pubblicare un articolo intitolato “La legge dei titoli di Betteridge è sempre vera?” ma credo che la mia mente a quel punto esploderebbe vittima di un circolo vizioso infinito e lascio quindi che siano i matematici e i filosofi ad occuparsene…

Nel mio piccolo sono invece sicuro che la risposta alla domanda del titolo che ho usato, “Fa male bere acqua frizzante tutti i giorni?”, non sia difficile da prevedere… anche se…

E come dice lo zio di Biasci, quando una frase contiene le parole “anche se” tutto quello che viene prima non conta…

OK, ora la smetto, parliamo dell’acqua frizzante.

Cos’è l’acqua frizzante?

Bicchiere di acqua frizzante

Shutterstock/baibaz

Ma che cos’è esattamente l’acqua gasata?

Un momento… avrò scritto giusto? Gasata o gassata?

Ehi… siamo nell’era dell’informazione e ci viene in aiuto l’accademia della Crusca dicendoci che possiamo usarle entrambe… Phiuuu, non ho sbagliato…

Dicevamo, l’acqua frizzante è acqua potabile nella quale sia stata immessa anidride carbonica, anidride carbonica che a temperatura ambiente è un gas, quindi si tratta di acqua con bollicine di anidride carbonica in forma di gas. Per capire gli effetti sull’organismo concedimi una brevissima digressione, meno di un minuto, promesso.

L’anidride carbonica è un gas abbastanza stabile, è normalmente presente nell’aria che respiriamo e non reagisce, non si trasforma, eppure quando la mettiamo nell’acqua una parte inizia a giocare con le stesse molecole di acqua, in un tira-e-molla chimico (un equilibrio) che si traduce in una leggera formazione di acido, che tuttavia è poco stabile… insomma, non voglio annoiarti, ma mi serviva farti capire che proprio a causa dell’immissione di anidride carbonica nell’acqua, questa diventa leggermente acida, ma proprio appena-appena.

Gli effetti dell’acqua gasata sullo stomaco

L’acido conferisce quindi all’acqua gasata un sapore appena acidulo, aspro, ma quanto influisce quest’acidità sulla nostra salute?

Zero… Il pH dell’acqua gassata è tra 5 e 6, mentre quello dello stomaco è normalmente inferiore a 3, spesso anche sotto il 2. Praticamente nemmeno se ne accorge. Pensa che anche soggetti particolarmente sensibili agli acidi, come chi soffre di reflusso gastroesofageo, NON patiscono il consumo di acqua frizzante. Ovviamente poi subentrano anche risposte soggettive, quindi se ne soffri e ti dà fastidio evitala, ma in teoria…

La stessa ricerca conclude che “non ci sono prove che queste bevande portino a complicanze da reflusso gastroesofageo o cancro esofageo“. Ora… è vero che la ricerca in questione è stata finanziariamente supportata dalla Coca-Cola, ma se il Dr. Greger giunge alle stesse conclusioni (è un medico che ti cito spesso e notoriamente poco sensibile alle carezze dell’industria, tanto per usare un garbato eufemismo) sono piuttosto fiducioso che la conclusione sia affidabile.

Ma ci sono altri aspetti da prendere in considerazione…

Che mi dici del gonfiore?

Ti dico che in realtà ha l’acqua frizzante dà meno fastidio di quel che potrebbe sembrare… Ma dimmi un po’… cosa succede 5 minuti dopo aver bevuto un bel bicchiere abbondante di acqua frizzante? Esatto, un bel ruttino… E in effetti gran parte dell’anidride carbonica esce dalla bocca, ben prima di poter arrivare nell’intestino e causare senso di gonfiore… che oltretutto richiederebbe poi al gas un viaggio molto più lungo per uscire…

Scherzi a parte… anche in questo caso rientra un po’ nella risposta personale… se non avverti particolare senso di fastidio, inteso come tensione addominale, anche da questo punto di vista non ci sono grossi problemi.

Anzi, qualche autore si è spinto un po’ più là, rilevando che addirittura l’azione del gas nello stomaco possa essere favorevole in termini di senso di sazietà, ovviamente solo sul breve termine.

E peraltro parte di questo effetto, ottenuto attraverso una distensione della parete gastrica e un’alterazione della motilità, potrebbe rivelarsi utile anche per trovare sollievo dalla dispepsia, termini che i sofisticati usano per dire che non hanno digerito… d’altra parte è proprio quello che si cerca quando si assume il bicarbonato allo stesso scopo, dopo un pasto in cui ci sia dato dentro come se non ci fosse un domani.

E potrebbe infine essere utile anche nell’alleviare la stipsi… d’altronde se esistono le supposte effervescenti… (giuro, esistono!).

Un pericolo per l’osteoporosi?

Potresti aver sentito che l’acqua frizzante aumenta il carico acido per l’organismo e predispone, o peggiora quando già presente, all’osteoporosi, ovvero allo sviluppo di ossa fragili.

Anche in questo caso possiamo ragionevolmente concludere che non ci siano evidenze in tal senso, nessun rischio, mentre qualche dubbio in più potrebbe nascere con le bibite dolci, ma non a causa delle bollicine, quanto più dei fosfati e della caffeina.

Erosione dentale

Una certa preoccupazione nasce dall’azione degli acidi sullo smalto dei denti, che può essere seriamente compromesso e per questo esposto al rischio di carie… ebbene, nonostante l’acqua frizzante sia come abbiamo detto leggermente acida, viene in realtà abbastanza efficacemente contrastata dall’azione della saliva, anche lei lievemente acida, ma più vicina alla neutralità.

Se è vero quindi che l’acqua frizzante è un po’ più erosiva per i denti rispetto all’acqua naturale, non sembra rappresentare un vero motivo di preoccupazione nel quotidiano; Wikipedia inglese scrive di uno studio del 2017 condotto dall’American Dental Association che dimostrerebbe la necessità di un’esposizione continua per 100 anni prima di osservare danni visibili… in questo caso lo studio non era linkato e non sono riuscito a trovarlo, ma numeri a parte è abbastanza unanime la tranquillità in merito.

Finora abbiamo parlato di acqua frizzate, ma possiamo estendere quanto detto anche alle bibite gasate?

Ti ricordi la legge dei titoli di Betteridge? Ecco, appunto.

Bibite

Nelle bibite il pH della bevanda può essere inferiore, per l’aggiunta di acidi più forti come acido citrico e acido fosforico, tanto per intenderci le bevande a base di cola hanno un pH decisamente più basso, attorno al 2.5, che ancora prima che chiederci l’effetto sullo stomaco dovrebbero sollevare qualche perplessità sui denti, che come abbiamo detto patiscono gli acidi. E se mangiare un’arancia, anche lei piuttosto acida (pH attorno a 4) ha comunque senso da un punto di vista nutrizionale, questo senso viene fortemente compromesso se parliamo di spremuta d’arancia, che mi spiace dirtelo ma è poco più che acqua e zucchero (anch’io ogni tanto la bevo, ma la sostanza non cambia eh!), ed ovviamente lo stesso senso viene del tutto meno se parliamo di bibite dolci, che sono una combinazione micidiale per i denti:

  1. L’acido abbassa le difese in bocca.
  2. Gli zuccheri contenuti sono un invito a nozze per i batteri responsabili della carie.

Ovviamente gli zuccheri contenuti non fanno danni solo in bocca, ma in tutto l’organismo perché rapidamente assorbiti. Se non hai mai ben capito il significato dell’espressione “calorie vuote” le bibite dolci sono un ottimo esempio per comprenderlo: si tratta di calorie provenienti dallo zucchero, ma vuote di qualsiasi altro nutriente, sia macro (come possono essere le proteine), sia micro, come possono essere minerali, vitamine o antiossidanti, senza dimenticare la fibra. E sono proprio la fibra e gli antiossidanti a rendere l’arancia-frutto un’ottima scelta nutrizionale e l’esatto opposto di un contenitore di calorie vuote.

E se stai pensando ai dolcificanti… beh, non voglio divagare, ma purtroppo non sono così inerti come si pensava una volta… non sono accompagnati da calorie, ma non è detto che i danni siano di molto inferiori…

E poi ci sono le bibite alcoliche gassate… ma ovviamente non servo certo io a ricordarti gli effetti dell’alcool

Poi, oh, come sempre, nessun alimento è vietato in assoluto, ma è bene essere consapevoli degli effetti per poter scegliere cum grano salis quantità e frequenza di consumo.

Consigli finali

Tornando alla semplice acqua frizzante, possiamo quindi concludere che salvo sensibilità individuali è un’opzione in tutto e per tutto sovrapponibile all’acqua naturale, ma con un’unica eccezione: evita di bere quella prodotta mediante dissoluzione di bustine di polvere… salvo eccezioni apportano una quantità davvero eccessiva di sodio, sodio necessario alla reazione che produce l’anidride carbonica.

L’acqua frizzante idrata allo stesso identico modo dell’acqua naturale, ma c’è ancora un ultimo effetto MOLTO pericoloso di cui si rendono responsabili alcune acque gassate e di cui non abbiamo ancora discusso… l’effetto sull’ambiente delle bottiglie di plastica. In Italia abbiamo la fortuna di avere mediamente un’acqua del rubinetto eccellente, perché non usarla? Costa anche molto meno e se ti piace gasata ci sono sistemi casalinghi efficaci, anche se a onor del vero non ne conosco l’impatto ambientale effettivo e te li sto quindi suggerendo a istinto, con la sensazione che non possano essere peggiori della plastica e delle conseguenze del trasporto. Se ne sai qualcosa in più in proposito, fammi sapere…

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