Reumatismi nel sangue: sintomi e cura

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Cosa sono i reumatismi?

Il termine “reumatismi nel sangue” non è un termine medico scientificamente corretto o specifico, bensì una vecchia espressione popolare utilizzata per descrivere una serie di disturbi legati al sistema muscoloscheletrico o alle articolazioni. Nella maggior parte dei casi, quando si parla di “reumatismi”, si fa riferimento a malattie reumatiche, che sono un gruppo di condizioni che colpiscono

  • le articolazioni,
  • i muscoli,
  • i tendini
  • e altri tessuti connettivi.

Alcune persone associano il termine “reumatismi nel sangue” a malattie come la febbre reumatica, che è una complicanza di un’infezione da streptococco (come la faringite streptococcica e la scarlattina) che può causare infiammazione delle articolazioni, del cuore e di altri tessuti. Tuttavia, anche in questo caso, il concetto di “reumatismo nel sangue” è impreciso. La febbre reumatica è in realtà una risposta autoimmune a un’infezione, piuttosto che una malattia del sangue in sé.

Le malattie reumatiche includono un ampio spettro di condizioni, tra cui:

  • Artrite reumatoide: una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le articolazioni, causando infiammazione e dolore.
  • Lupus eritematoso sistemico: un’altra malattia autoimmune che può colpire varie parti del corpo, inclusi articolazioni, pelle, reni e altri organi.
  • Spondilite anchilosante: una forma di artrite che colpisce principalmente la colonna vertebrale.
  • Gotta: una malattia in cui si accumulano cristalli di acido urico nelle articolazioni, causando dolore e infiammazione.

Cosa significa “reumatismi”

L’origine di questa parola risiede nel verbo reo, che in greco antico significa “scorrere”; si pensa infatti che sia stato coniato per indicare una malattia dovuta ad un disequilibrio nel flusso degli umori, i quattro liquidi che secondo un’antica teoria governavano il benessere fisico e psichico del corpo umano.

Il progredire della scienza medica ha ovviamente relegato queste convinzioni alla storia della medicina, tuttavia il lemma “reumatismo” è sopravvissuto fino a noi assumendo via via diversi significati e dando persino il nome ad un’intera branca della medicina, la Reumatologia, che si occupa oggi di diagnosi, trattamento e studio delle malattie reumatiche, un vasto gruppo di condizioni che colpiscono principalmente le articolazioni, i muscoli, i tendini e il tessuto connettivo.

Queste malattie possono essere di natura infiammatoria, autoimmune, degenerativa o metabolica.

La Reumatologia si concentra su patologie come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la spondilite anchilosante, la gotta e molte altre, mirando non solo a gestire i sintomi, ma anche a prevenire le complicanze e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Febbre reumatica

La febbre reumatica è una patologia oggi è fortunatamente molto rara nei Paesi industrializzati grazie al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e alla diffusione dei farmaci antibiotici.

Tale malattia si manifesta con una lunga serie di sintomi, i più importanti dei quali sono l’endocardite e la poliartrite (famosa è la citazione del medico francese Lasègue, che la descrisse come un morbo che “morde il cuore e lambisce le articolazioni”), ma che comprendono anche

  • febbre,
  • eritema e noduli cutanei,
  • disturbi del movimento.

Il quadro insorge tipicamente dopo una faringite batterica (sostenuta da uno Streptococco di tipo A), anche se si pensa che il danno non sia causato dal microrganismo stesso, ma piuttosto da una reazione abnorme del sistema immunitario.

Artrosi e artriti

Primo piano di una mano dolorante

iStock.com/Suze777

L’artrosi e le artriti sono due delle più comuni patologie reumatiche, ma presentano differenze sostanziali per quanto riguarda l’origine, i sintomi e il trattamento.

  • L’artrosi, o osteoartrosi, è una malattia degenerativa delle articolazioni caratterizzata dalla progressiva usura della cartilagine articolare, che funge da cuscinetto tra le ossa. Colpisce principalmente le persone anziane, poiché l’usura della cartilagine è legata all’età, ma può manifestarsi anche in persone più giovani a causa di traumi, obesità o fattori genetici. I sintomi principali dell’artrosi sono dolore articolare, rigidità e limitazione nei movimenti, che peggiorano con il tempo e spesso si accentuano dopo un periodo di inattività o sforzo prolungato. Le articolazioni più colpite sono quelle che sopportano il peso del corpo, come ginocchia, anche e colonna vertebrale.
  • Le artriti, invece, sono un gruppo di malattie che coinvolgono un’infiammazione attiva delle articolazioni e possono avere diverse cause, tra cui infezioni (come l’artrite settica), malattie autoimmuni (come l’artrite reumatoide e il lupus) o depositi di cristalli (come nella gotta). Nell’artrite reumatoide, ad esempio, il sistema immunitario attacca erroneamente il tessuto sinoviale delle articolazioni, provocando infiammazione, dolore, gonfiore e, nel lungo termine, danni articolari permanenti. A differenza dell’artrosi, le artriti infiammatorie tendono a colpire persone più giovani e presentano sintomi come rigidità mattutina prolungata, affaticamento generale e infiammazione simmetrica delle articolazioni (cioè colpiscono entrambe le mani, entrambe le ginocchia, ecc.).

Il trattamento per queste condizioni varia: nell’artrosi si punta a ridurre il dolore e mantenere la mobilità attraverso fisioterapia, farmaci antinfiammatori e, nei casi gravi, interventi chirurgici come la sostituzione dell’articolazione. Le artriti infiammatorie, invece, richiedono spesso terapie più complesse, che possono includere farmaci immunosoppressori, corticosteroidi e biologici, con l’obiettivo di controllare l’infiammazione e prevenire il danno articolare.

I sintomi dei reumatismi

Com’è stato spiegato in apertura, il termine “reumatismi” è improprio e non specifico, poiché non identifica una singola malattia, ma piuttosto un insieme eterogeneo di condizioni che colpiscono l’apparato muscoloscheletrico e i tessuti connettivi.

Nonostante ciò, viene ancora utilizzato nel linguaggio comune per descrivere una serie di sintomi caratteristici. I più comuni sono il dolore articolare (artralgia) e la rigidità delle articolazioni, in particolare al mattino o dopo periodi di inattività.

Nelle forme infiammatorie, come l’artrite reumatoide, il dolore è spesso accompagnato da gonfiore, rossore e calore delle articolazioni interessate, oltre a sintomi sistemici come affaticamento e, in alcuni casi, febbre.

Con il progredire della malattia, si possono osservare deformità articolari e limitazione dei movimenti.

Altre condizioni reumatiche, come la spondilite anchilosante, causano dolore e rigidità prevalentemente alla colonna vertebrale, mentre malattie sistemiche come il lupus eritematoso possono interessare vari organi, inclusi reni, cuore e pelle.

 

Si ringrazia il Dr. Busatta per la prima pubblicazione dell’articolo.

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