Unghia incarnita (alluce e altre dita): rimedi per curarla

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Introduzione

Un’unghia si dice incarnita quando il bordo o l’angolo tendono a penetrare e crescere nella pelle circostante, diventando causa di dolore e favorendo la comparsa di infezioni.

Chiamata in termini medici onicocriptosi, il disturbo in genere si verifica quando le unghie vengono tagliate troppo corte arrotondando gli angoli, come purtroppo spesso si è tentati di fare; l‘unghia dell’alluce del piede è in assoluto quella più interessata dal disturbo.

Nella maggior parte dei casi il problema può essere risolto in casa, ma quando insorgono complicazioni è bene verificare la situazione con il medico curante o con un dermatologo. I rischi aumentano in caso di diabete o altre patologie in grado di colpire il microcircolo.

Il trattamento più appropriato dipende dalla severità della condizione; quando l’infiammazione è lieve e il dolore ridotto è possibile procedere per esempio ad un pediluvio caldo per 3 o 4 volte al giorno per alcuni giorni, al fine di ammorbidire la pelle intorno al dito e impedire che la crescita prosegua al suo interno. Il medico/dermatologo può in questa fase suggerire l’apposizione di cerotti o spessori di garza per favorire una crescita corretta.

Nei casi più severi e in presenza di frequenti recidive è invece possibile intraprendere percorsi terapeutici più o meno invasivi con l’aiuto dello specialista.

Alluce con unghia incarnita

Shutterstock/Endorphin_SK

Cause

I sintomi sono causati dalla crescita della lamina ungueale nella pelle del piede, che diventa causa di infiammazione e spesso infezione.

Si tratta di una condizione relativamente comune, che colpisce sia gli uomini che le donne. Talvolta sono semplicemente congenite, ovvero troppo larghe per il dito corrispondente, anche se la causa più frequente sono le scarpe troppo strette o le unghie tagliate male.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio più significativi per lo sviluppo di unghie incarnite ricordiamo:

  • unghie tagliate non correttamente: tagliarle troppo corte e/o arrotondare gli angoli può favorire lo sviluppo del disturbo, perché la pelle tenderà a crescere sopra l’unghia;
  • uso di scarpe troppo strette: un’eccessiva pressione dall’esterno tende a spingere la pelle del dito sopra all’unghia, fino a che non verrà tagliata;
  • piedi sudati: quando la pelle che circonda l’unghia diventa troppo morbida la rottura della cute diventa più facile e probabile;
  • infortunio: un trauma dovuto per esempio a un banale inciampo può favorire la comparsa del disturbo;
  • obesità,
  • diabete od altre condizioni caratterizzate da ritenzione idrica ai piedi, come insufficienza cardiaca, insufficienza renale, insufficienza venosa, …
  • alcuni farmaci,
  • forma naturale dell’unghia: alcune unghie che tendono naturalmente a crescere curve o a ventaglio premeranno con maggiore intensità sulla pelle che le circondano.

Adolescenti e giovani adulti sono i soggetti più colpiti, questo perché generalmente tendono a sudare di più (cause ormonali, pratica sportiva, …), ma il disturbo è comune anche in età anziana, a causa di

  • fattori di rischio legati a quest’età (diabete, …)
  • difficoltà a prendersi sufficiente cura dei piedi,
  • tendenza delle unghie a diventare più spesse.

Sintomi

Fotografia di un'unghia incarnita dell'alluce

iStock.com/apomares

Un’unghia si dice incarnita quando la pelle su uno o su entrambi i lati inizia a crescere sopra agli angoli dell’unghia, oppure quando è l’unghia stessa a penetrare dentro la pelle.

Nelle prime fasi del disturbo, il dito colpito inizia a diventare duro nella zona in cui l’unghia tende a tagliare la pelle e compare dolore, soprattutto alla pressione.

Il dito tende quindi a gonfiarsi e il dolore aumenta; in caso di infezione compaiono ulteriori sintomi caratteristici:

  • rossore,
  • dolore,
  • gonfiore,
  • calore,
  • presenza di pus,
  • eccessiva crescita di pelle attorno all’unghia,
  • occasionalmente presenza di sangue.

Qualsiasi unghia può incarnirsi, però il problema nella maggior parte dei casi colpisce l’alluce.

Complicazioni

Se trascurata un’unghia incarnita può diventare causa di infezioni che, nei casi più gravi, possono arrivare fino all’osso.

I soggetti più a rischio di complicazioni sono i pazienti diabetici, in cui l’afflusso sanguigno è ridotto e la neuropatia è causa di danni a nervi periferici; in questi soggetti, degli infortuni anche banali (tagli, calli, unghia incarnita, …) potrebbero non riuscire a guarire correttamente, infettandosi fino a causare ulcerazioni molto severe a rischio di gangrena.

Quando rivolgersi al medico

Si raccomanda di rivolgersi al podologo o alla callista in caso di unghia incarnita senza infezione, in modo da poter trattare efficacemente il disturbo e risolverlo prima che subentrino complicazioni.

È invece opportuno rivolgersi a un medico in presenza di infezione e/o sanguinamento.

In caso di diabete diventa ancora più pressante la necessità di affrontare e risolvere il problema con personale medico.

Diagnosi

In genere è più che sufficiente la valutazione visita da parte del medico curante, dal podologo o anche da una callista.

Cura e terapia

Rimedi non chirurgici

Le unghie incarnite dovrebbero essere curate non appena ci si rende conto del problema e il podologo è una delle figure più indicate per farlo; se vengono riconosciute con tempestività, cioè prima della comparsa dell’infezione, alcuni semplici rimedi potranno evitarvi di ricorrere ad altre terapie:

  1. Fate un pediluvio tiepido tre o quattro volte al giorno, per ammorbidire l’unghia e per tenere il piede il più pulito possibile.
  2. Per tutto il resto della giornata tenete il piede asciutto.
  3. Cambiarsi regolarmente le calze per evitare proliferazione batterica.
  4. Indossate scarpe comode che lascino spazio sufficiente alle dita. Se possibile, indossate i sandali finché non sarete guariti.
  5. Se il dolore è forte, assumete farmaci contenenti ibuprofene (Moment®, Brufen®) o paracetamolo (Tachipirina®).
  6. Se l’unghia non migliora entro due o tre giorni, o se peggiora, rivolgetevi al medico.
  7. Tagliare le unghie dei piedi dritte per impedire che continuino a scavare nella pelle circostante.
  8. Spingere delicatamente la pelle lontano dall’unghia con un batuffolo di cotone o un cono di garza (questo può essere più facile dopo aver ammorbidito la pelle con un po’ di olio d’oliva) e cambiare la medicazione una volta al giorno.

Un podologo può inoltre intervenire efficacemente per aiutare a risolvere dolore e cause scatenanti, lavorando direttamente sull’unghia con appositi strumenti.

Farmaci

In caso di presenza di infezione può essere necessario il ricorso ad antibiotici (locali e/o sistemici) e potrebbero venire prescritti antidolorifici e antinfiammatori per dare sollievo al dolore.

Terapia chirurgica

Se sono presenti infiammazione, gonfiore e presenza di pus eccessivi, l’unghia probabilmente è infetta e potrebbe essere necessario sottoporsi a un semplice intervento chirurgico, in cui l’unghia verrà rimossa totalmente o in parte (onicectomia totale e parziale). Il medico è in grado di intervenire chirurgicamente per rimuovere una parte dell’unghia, una parte del letto ungueale sottostante, parte dei tessuti molli circostanti e persino parte della matrice ungueale.

Il tutto avverrà ovviamente previa iniezione di un anestetico locale, in modo che il paziente non avverta alcun dolore durante le manovre necessarie alla rimozione.

L’intervento chirurgico è utile per impedire agli angoli dell’unghia di penetrare ulteriormente all’interno della carne man mano che l’unghia cresce. La rimozione permanente dell’unghia può essere consigliabile per i bambini che soffrono di unghie incarnite croniche e ricorrenti.

Se l’unghia incarnita fa molto male e/o l’infezione è ricorrente, il medico può rimuoverla parzialmente (avulsione ungueale parziale). Il dito del piede sarà sottoposto ad anestesia locale e il medico userà forbici apposite per tagliare la parte incarnita, facendo attenzione a non danneggiare il letto ungueale sottostante. Se il letto ungueale è lasciato esposto, infatti, può fare molto male. La rimozione totale dell’unghia incarnita (avulsione ungueale totale) aumenta la probabilità che l’unghia cresca con qualche deformità. Perché l’unghia ricresca completamente potranno essere necessari tre o quattro mesi.

Anche nel caso in cui l’unghia venga rimossa completamente insieme alla matrice non ci sarà alcun tipo di conseguenza o pericolo.

Prevenzione

Grafica che mostra la necessità di un taglio netto e dritto delle unghie

Shutterstock/Evgenia.B

Prendersi cura quotidianamente dei piedi è la migliore forma di prevenzione per le unghie incarnite e per altri disturbi di piede e unghie. In particolare è importante

  • Tagliare le unghie dei piedi correttamente (dritto, a rettangolo, e non curve).
  • Lavare i piedi ogni giorno, asciugarli accuratamente e utilizzare magari una crema idratante; procedere poi alla rimozione di eventuale pelle morta grattando delicatamente con una pietra pomice.
  • Indossare sempre scarpe comode, che si adattino correttamente al piede.
  • Consigliabile cambiare giornalmente le calze (o i collant).
  • Rivolgersi immediatamente al medico o a un podologo in caso di dubbi.

Fonti e bibliografia

Le domande più frequenti

Risposte a cura del Dr. Roberto Gindro

Come riconoscere un'unghia incarnita?

Un unghia si dice incarnita quando penetra nella pelle circostante (o quando questa cresce sopra l'unghia stessa); può comparire dolore, rossore ed in alcuni casi anche sangue e/o pus.L'unghia più soggetta è quella dell'alluce.

Chi cura l'unghia incarnita?

Nella maggior parte dei casi callista e podologo possono aiutare il paziente a risolvere il disturbo e prevenire eventuali recidive; in caso d'infezioni più serie (o quando siano presenti fattori di rischio importanti come il diabete) possono subentrare il medico curante o il dermatologo.

Come curare l'unghia incarnita?

Nella maggior parte dei casi è sufficiente un approccio non invasivo, basato su: pediluvi in acqua tiepida 3-4 volte al giorno, mantenimento del piede asciutto e possibilmente all'aria per il resto del tempo, uso di scarpe larghe, antinfiammatori per il dolore. Potrebbe essere utile sollevare delicatamente il bordo dell'unghia dalla sua posizione, andando ad inserire un po' di cotone tra la pelle e l'unghia stessa. Quando non sufficiente, o in presenza d'infezione, è necessario rivolgersi ad un professionista per valutare trattamenti più invasivi.

Gentalyn Beta è efficace per unghie incarnite?

Gentalyn Beta è indicato per le infezioni della pelle e delle mucose. Non è specificamente efficace per le unghie incarnite, ma può curare l'eventuale infezione se presente.

A cosa serve Aureomicina per unghie incarnite?

Aureomicina è un antibiotico topico utile nel trattamento di infezioni batteriche, utile a curare l'eventuale infezione batterica scatenata dall'unghia.

Posso utilizzare acqua ossigenata su un'unghia incarnita?

Utilizzare acqua ossigenata su un'unghia incarnita può aiutare a disinfettare.

È necessario l’intervento chirurgico per un’unghia incarnita?

Nella maggior parte dei casi no, non è necessario procedere all'intervento chirurgico. La situazione può essere gestita con trattamenti non invasivi, ma è fondamentale consultare un medico o un podologo per valutare la gravità del caso.

Cosa fare in caso di gonfiore e dolore attorno a un’unghia del piede senza segni di infezione?

È possibile applicare ghiaccio per ridurre gonfiore e dolore. Se la situazione persiste o peggiora, è necessario rivolgersi a un medico o un podologo per una valutazione approfondita.

Come si può trattare un’unghia incarnita che causa dolore e secrezione?

È consigliabile disinfettare l'area affetta, far uscire il pus presente e utilizzare antinfiammatori o antibiotici, se prescritti da un medico. In caso di persistenza dei sintomi, deve essere richiesta una visita specialistica.

Quando è consigliabile rivolgersi a un medico per un’unghia incarnita?

È consigliabile consultare un medico se ci sono segni di infezione (rossore, gonfiore, pus), se il dolore è persistente o se l'unghia continua a incorrere in problemi nonostante le misure di auto-medicazione.
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