Piattole, i pidocchi del pube: foto, sintomi, rimedi e cura

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Cosa sono?

I pidocchi del pube (Phthirus pubis), volgarmente noti anche come piattole per la loro forma schiacciata, sono insetti parassiti dell’uomo che si presentano come piccole creature a sei zampe in grado di infettare la zona del pube (genitali) deponendovi uova.

Questi parassiti si possono talvolta trovare anche nelle ascelle, nei capelli e nelle sopracciglia.

Si tratta di un’infestione fastidiosa e magari imbarazzante, ma che di norma non è legata a complicazioni; la prognosi è ottima (soprattutto quando il disturbo viene trattato precocemente, in presenza di un numero ridotto di parassiti).

La trasmissione avviene essenzialmente durante i rapporti sessuali e i sintomi principali associati all’infestazione sono:

  • prurito intimo che peggiora la notte,
  • comparsa di puntini rosso-violacei,
  • ulcerazioni (conseguenza del grattamento).

Quanto durano?

Un unico trattamento farmacologico è di norma sufficiente ad eliminare lo sgradito parassita, ma una seconda applicazione dovrebbe essere ripetuta la settimana successiva per avere la certezza di eliminare anche le uova eventualmente rimaste vitali.

Ingrandimento di pidocchi

iStock.com/yogesh_more

Come si prendono?

L’infestazione da pidocchi è una comune malattia sessualmente trasmissibile, in cui cioè la trasmissione avviene tipicamente durante l’attività sessuale; meno frequente è il contagio attraverso fomiti (ovvero con contatto fisico con oggetti contaminati, come ad esempio servizi igienici o posti a sedere,  lenzuola e coperte).

Ci sono aneddotiche segnalazioni di contagi attraverso lo scambio e la prova di vestiti, ma non esistono evidenze certe in merito.

Anche se questa tipologia di pidocchio sembra preferire il pube, può prosperare anche sulle ciglia; nei bambini piccoli i pidocchi possono costituire tra l’altro causa di blefarite (infezione della palpebra).

In aggiunta al pidocchio del pube ricordiamo che esiste il pidocchio del corpo (Pediculus corporis umani) e il pidocchio della testa (Pediculus capitis umani).

I fattori di rischio principali che aumentano le probabilità di venire contagiati includono:

  • essere un’adolescente sessualmente attivo,
  • avere più partner sessuali,
  • avere rapporti sessuali con una persona infetta,
  • condividere letto o capi di abbigliamento con una persona infetta.

Gli animali, domestici e non, non possono essere causa di trasmissione di pidocchi del pube.

Come nascono?

Le piattole non possono nascere dal nulla; quando viene diagnosticata un’infestazione da pidocchi (genitali o del capo, non fa differenza) significa che vi è stata una qualche forma di contagio da parte di altri soggetti o, meno comunemente, attraverso oggetti contaminati.

Sintomi

I principali sintomi collegati all’infestazione da pidocchi del pube comprendono:

  • prurito, anche intenso, a livello del pube,
  • presenza visibile di uova (lendini) o pidocchi adulti,
  • lesioni ai genitali a causa dei morsi,
  • altre lesioni genitali costituite da aree graffiate e, eventualmente, infezioni secondarie.

I primi sintomi possono comparire in un intervallo di tempo che va da poco dopo il contagio a un mese e oltre.

La presenza di pidocchi si manifesta attraverso un fastidioso prurito nella zona pubica, che può variare dal moderato al grave e che spesso peggiora di notte. Poiché il pidocchio necessita di sangue umano per sopravvivere, affonda la testa all’interno di un follicolo pilifero e nel farlo inietta una sostanza che provoca prurito (una saliva con azione anticoagulante).

Talvolta il morso può causare una reazione infiammatoria della pelle di colore grigio bluastro e, anche se il pidocchio non causa di per sé rossore cutaneo, il costante grattarsi può causare graffi ed escoriazioni che possono diventare causa di infezioni secondarie.

Possibili complicazioni

Infezioni secondarie possono verificarsi a causa dei danni inferti alla pelle a causa frequenti da graffi, ma in genere la prognosi è comunque ottima.

Quando contattare un medico?

Chiedete un appuntamento al vostro dottore se voi o il vostro partner sessuale avete sintomi di pidocchi. Se invece sapete che il prurito è causato da pidocchi del pube, potete provare i trattamenti da banco contro i pidocchi e rivolgetevi al medico se questi si rivelassero inefficaci.

Lo specialista che si occupa di piattole è il dermatologo-venereologo.

Come si riconoscono?

Con un attento controllo ad occhio nudo i pidocchi adulti (1,2 mm di diametro) possono essere facilmente riconosciuti: una lente di ingrandimento rende i parassiti più facilmente visibili e, in molti casi, possono essere visti anche nelle cuciture dei capi di abbigliamento.

Un esame della regione dei genitali esterni tipicamente rivela poi piccole anche uova (lendini) di colore grigio-bianco e di forma ovale attaccate alla base dei peli. Segni di graffi o di infezioni secondarie come l’impetigine possono essere ulteriore conferma d’infestazione.

I pidocchi adulti possono essere facilmente caratterizzati anche al microscopio ottico.

Piattola al microscopio

Shutterstock/Sureerat niukoonchitt

Come eliminare le piattole?

I pidocchi del pube sono trattati per lo più con l’utilizzo di saponi, schiume e polveri; i nomi più noti di prodotti commerciali reperibili in Italia sono Mom, Aftir e Milice.

  1. Insaponare accuratamente con il prodotto (o cospargere la polvere nel caso di Mom) l’area pubica e l’area circostante, poi lasciare in posa per il tempo indicato sulla confezione.
  2. Sciacquare bene.
  3. Pettinare i peli con un pettine a denti fitti per eliminare le uova (lendini). Applicare aceto sui peli prima della pettinatura può aiutare ad allentare le lendini, ma i peli dovrebbero essere asciutti al momento dell’applicazione dello shampoo.

Un unico trattamento è di norma sufficiente a risolvere, ma una seconda applicazione dovrebbe essere ripetuta da 7 a 10 giorni più tardi (tempo di schiusa delle uova): rasare le zone colpite e quelle limitrofe favorisce la cura farmacologica.

Al momento del trattamento lavare tutti i capi di abbigliamento e la biancheria in acqua molto calda. Ciò che non può essere lavato deve essere sigillato (soffocato) in sacchetti di plastica per 10 – 14 giorni. È imperativo per tutti coloro con i quali si hanno contatti intimi effettuare un trattamento contemporaneo.

È buona norma che le persone con pidocchi effettuino controlli e verifiche anche per altre malattie sessualmente trasmissibili al momento della diagnosi.

La prognosi è ottima: un trattamento adeguato, compresa la pulizia ambientale, dovrebbe sradicare il pidocchi.

Riporto infine un’analisi molto lucida ed estremamente pratica di quello che potrebbe essere un procedimento coerente per liberarsi del parassita; l’intervento non è stato lasciato da un medico, bensì da un chimico, ma a mio modo di vedere può essere una guida decisamente utile per chi avesse difficoltà a districarsi fra la moltitudine di consigli che si leggono in rete.

Bisogna essere alquanto out the mind a fare un bagno a 60° e per giunta con 1 l di aceto, rischiando scottature del derma e magari finire al pronto soccorso.

Tenete presente che è un parassita, non è né un virus né un batterio e l’aceto, così come la candeggina, non risolvono il problema… quindi per l’amor di dio non arrischiatevi a buttarvela addosso.

[Preciso che una soluzione diluita di aceto da applicare direttamente sul pelo è utile a facilitare il distacco delle uova. ndAutore]

Ci sono come detto i prodotti e vanno comunque usati con cautela, sono antiparassitari, e possono essere anche tossici o avere effetti collaterali se usati indiscriminatamente.

Le uova di questi parassiti si schiudono in non meno di 6-8 giorni, quindi quando iniziate il trattamento ripetetelo a distanza di circa 7 giorni per altre 3-4 volte.

Se avete casi di re-infestazione da piattole è perché

  • avete tralasciato qualche parte del corpo,
  • oppure non avete pulito adeguatamente il bagno (water, bidè, vasca da bagno) o il divano, o il letto, o gli indumenti (se cioè non li avete adeguatamente lavati e SOPRATTUTTO stirati (al rovescio) a ferro a vapore, idem per le lenzuola, federe e copri-materasso).

Se quando eravate infestati dalle piattole vi siete coperti solo con panni di lana, pile e piumini beh, siccome questi non si possono certo lavare a 60°, vi consiglio di chiudere gli indumenti e la biancheria non lavabile in sacchetti di plastica neri per 3-4 settimane, per poi procedere al lavaggio a mano o a secco per rimuovere parassiti ormai morti.

Se le vostre care piattole ve le siete scarrozzate per mesi, avvertite i vostri partners o il/la partner per evitare che ve le passiate nuovamente a vicenda.

I divani e i materassi ovviamente non si possono buttare in lavatrice, quindi usate un buon aspirapolvere e nel caso di divani sfoderabili, lavate le fodere e stiratele col ferro.

[Si può usare la vaporella quando disponibile. ndAdmin].

È ovviamente pericoloso e inutile:

  • fare bagni acidi a 60°,
  • usare giornalmente antiparassitari e per lunghi periodi,
  • lavare in lavatrice unendo aceto e candeggina. ATTENZIONE, non fare mai una cosa del genere, unendo i due prodotti si sviluppa gas cloro che è estremamente tossico e corrosivo, cosi da fare male a voi, buttare vestiti e la lavatrice.

Non serve a nulla:

  • aceto in lavatrice e per giunta col detersivo(i detersivi contengono carbonati di sodio che neutralizzano l’aceto, ve lo dice un chimico)
  • ipoclorito di sodio (cioè varechina o candeggina) se unito col detersivo si neutralizza e poi rischiate di rovinare i vostri capi d’abbigliamento.

Claudio

Prevenzione

L’unica strategia di prevenzione efficace è evitare il contatto intimo e sessuale con persone infette; il preservativo non è purtroppo sufficiente a proteggersi dal rischio di trasmissione.

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Domande e risposte
  1. Domanda

    Cosa sono le piattole?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Le piattole, più correttamente pidocchi del pube, sono insetti parassiti dell’uomo che infestano prevalentemente la zona genitale.

  2. Domanda

    Come si riconoscono?

    1. Dr. Roberto Gindro

      I pidocchi adulti possono essere facilmente riconosciuti ad occhio nudo, così come le lendini (uova) di colore grigio-bianco saldamente attaccate alla base dei peli.

  3. Anonimo

    Come si prendono?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il contagio avviene prevalentemente per contatto diretto durante i rapporti sessuali; è molto rara la trasmissione attraverso la condivisione di asciugamani, letti, …

  4. Anonimo

    Come nascono?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il parassita ha ovviamente un suo ciclo vitale, ma non nasce dal nulla e non è legato ad una cattiva igiene; il contagio avviene prevalentemente per via sessuale, raramente attraverso oggetti.

  5. Anonimo

    Come eliminare le piattole?

    1. Dr. Roberto Gindro

      I pidocchi del pube sono trattati attraverso l’utilizzo di specifici saponi, schiume e polveri acquistabili in farmacia; è necessario prestare attenzione anche al trattamento di slip, asciugamani, …

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