Ultima modifica

Introduzione

La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti per il corpo di una donna e tra questi uno dei più comuni consiste nella diminuzione dei valori di pressione sanguigna: molte future mamme sperimentano episodi di pressione bassa (ipotensione) durante la gestazione, ma nella maggior parte delle donne i valori rientreranno nella normalità a seguito del parto.

La pressione sanguigna tende ad abbassarsi soprattutto verso la metà del secondo trimestre, durante il quale ci si può attendere in media un calo da 5 a 10 mmHg della pressione sistolica (massima) e fino a 15 mmHg della pressione diastolica (minima).

A meno di casi particolari non si rilevano rischi per il feto, mentre nella mamma l’ipotensione potrebbe peggiorare un po’ i sintomi come la stanchezza e la debolezza; le cause vanno cercate principalmente nelle variazioni ormonali e nei cambiamenti circolatori (tra cui la circolazione placentare) cui va incontro l’organismo, soprattutto nei primi due trimestri (24 settimane).

Cosa fare? I rimedi più efficaci

Nel complesso valgono i rimedi che si adottano in caso di pressione bassa nella popolazione generale, ma è bene sottolineare che una donna incinta, soprattutto in epoca già avanzata, non dovrebbe dormire sulla schiena, perché questa posizione il peso dell’addome va a gravare interamente sulla vena cava, sull’aorta e sull’intestino, rendendo più difficoltà la circolazione ed abbassando ulteriormente la pressione.

Più in generale (si raccomanda comunque il preventivo parere del ginecologo prima di adottare qualsiasi consiglio):

  1. Idratazione: Bere molta acqua è essenziale. L’aumento del volume di liquidi può aiutare a sostenere la pressione sanguigna.
  2. Alimentazione: Consumare pasti piccoli e frequenti può aiutare a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Evitare i pasti abbondanti che possono causare un calo della pressione dopo il pasto.
  3. Postura: Alzarsi lentamente dalla posizione seduta o sdraiata può prevenire i capogiri (ipotensione ortostatica).
  4. Evitare di stare in piedi per lunghi periodi.
  5. Riposo: Sdraiarsi sul fianco sinistro può migliorare il flusso sanguigno all’utero e al feto.
  6. Abbigliamento: Indossare calze elastiche può aiutare a migliorare la circolazione nelle gambe.
  7. Esercizio fisico: L’attività fisica moderata, approvata dal medico, può migliorare la circolazione.
  8. Evitare il caldo eccessivo: Le temperature elevate possono peggiorare i sintomi dell’ipotensione.
  9. Integratori: In alcuni casi, il medico potrebbe consigliare integratori di ferro o altri nutrienti per supportare la produzione di globuli rossi (non modificano la pressione del sangue, ma contribuiscono a garantire una corretta ossigenazione).

Quando preoccuparsi per la pressione bassa in gravidanza?

Donna in gravidanza con sguardo preoccupato

Shutterstock/Nicoleta Ionescu

Una pressione molto bassa in gravidanza può ridurre il flusso di sangue e ossigeno al feto, quindi è fondamentale monitorarla attentamente, ma nella maggior parte dei casi una leggera diminuzione dei valori è del tutto normale, prevedibile e quindi non è motivo di preoccupazione (anzi, è come detto conseguenza della necessità di garantire un’adeguata ossigenazione della placenta).

Ci sono tuttavia situazioni in cui è necessario consultare immediatamente il proprio medico o ostetrica, ad esempio:

  1. Svenimenti frequenti o prolungati
  2. Sintomi severi o persistenti
  3. La pressione scende improvvisamente o significativamente
  4. Compaiono altri sintomi preoccupanti come

Paradossalmente i rischi più frequenti sono invece associati all’eventuale caduta favorita da vertigini e capogiri.

Sintomi

In generale, si parla di pressione bassa i valori scendono al di sotto di 90/60 mmHg (millimetri di mercurio), tuttavia è importante sottolineare che i valori normali possono variare da persona a persona.

I sintomi più comuni dell’ipotensione in gravidanza possono comprendere uno o più tra i seguenti:

È importante notare che questi sintomi possono sovrapporsi a quelli normali della gravidanza, rendendo talvolta difficile distinguere tra le due condizioni.

Cause

Durante la gravidanza è piuttosto comune che la pressione sanguigna diminuisca, soprattutto nel primo e nel secondo trimestre, e questo fenomeno è dovuto principalmente a due fattori:

  • espansione del volume sanguigno, che aumenta del 30-50% durante la gravidanza
  • vasodilatazione dei vasi sanguigni, causata dagli ormoni della gravidanza, in particolare il progesterone.

Questi cambiamenti fisiologici mirano a garantire un adeguato apporto di sangue al feto in crescita, ma possono anche portare a episodi di pressione bassa.

L’eventuale anemia sideropenica, piuttosto comune in gravidanza, può contribuire a peggiorare i valori e, soprattutto, i sintomi della pressione bassa durante la gravidanza.

Articoli Correlati
Articoli in evidenza