La pillola del giorno dopo: ciclo, costo, effetti, …

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Introduzione

La pillola del giorno dopo è un farmaco ormonale che permette di ridurre la probabilità di rimanere incinta a seguito ad un rapporto non protetto (preservativo rotto, inefficacia del coito interrotto, violenza, …) e prevede l’assunzione di un’unica compressa di levonorgestrel, al massimo entro 72 ore dal rapporto (3 giorni).

Il principio attivo della tradizionale pillola del giorno dopo è un ormone presente anche in diverse pillole contraccettive, ma dosato in modo decisamente superiore (fino a 30 volte tanto): minore è il tempo che intercorre fra la sua assunzione ed il rapporto e tanto maggiori sono le probabilità di efficacia terapeutica: idealmente dovrebbe essere assunto entro 12 ore.

Attenzione, questo articolo è incentrato sulle formulazioni a base di levonorgestrel, mentre per la pillola dei 5 giorni dopo fare riferimento all’articolo dedicato.

Pillola del giorno dopo

Shutterstock/Image Point Fr

 

Funziona?

L’efficacia è considerata molto elevata (Emergency contraception with levonorgestrel or the Yuzpe regimen, articolo): se la compressa viene assunta entro 12 – 24 ore dal rapporto sessuale, si stima essere pari al 95% circa. Diminuisce poi progressivamente nei 2 giorni successivi,

  • I giorno 95%,
  • II giorno 85%,
  • III giorno 58%.

Il farmaco agisce quindi con maggiore sicurezza quanto più rapidamente viene assunto dopo un rapporto sessuale non protetto. Nel caso in cui l’impianto dell’ovulo fecondato fosse già avvenuto, l’assunzione del levonorgestrel non impedirebbe la gravidanza.

Si noti tuttavia che il farmaco ha efficacia ridotta nelle donne di peso superiore ai 75 kg ed effetto nullo nelle donne di peso superiore agli 80 kg.

A causa del maggior rischio di concepimento rispetto agli altri contraccettivi (preservativo, pillola, …), la contraccezione di emergenza è consigliata solo e soltanto a casi urgenti ed imprevisti e non è raccomandata come metodo di contraccezione regolare.

Effetti

Il principale effetto del farmaco è di ritardare o bloccare l’ovulazione. È stato inoltre riscontrato che può impedire la fecondazione inibendo il trasporto degli spermatozoi.

Nel 2005 l’OMS ha sottolineato che la contraccezione di emergenza a base di levonorgestrel è in grado di prevenire l’ovulazione e di non avere alcun rilevabile effetto sull’endometrio (la mucosa uterina) o sui livelli di progesterone, quando somministrata dopo l’ovulazione. In altre parole la pillola è inefficace dopo l’impianto e non può indurre un aborto (questo intervento è servito a chiarire che il meccanismo di azione NON è abortivo).

Interazioni

Alcuni farmaci possono ridurre l’efficacia contraccettiva della pillola, anche se interrotti da alcune settimane (in particolare gli induttori del CYP3A4) tra cui:

  • rifampicina e rifabutina (antibiotici usati per la tubercolosi),
  • fenitoina, barbiturici, carbamazepina, primidone (antiepilettici),
  • ritonavir, efavirenz (antiretrovirali per la cura dell’AIDS),
  • griseofulvina (antimicotico),
  • erba di San Giovanni (iperico, sostanza naturale usata contro la depressione).

A questo proposito, l’AIFA ha diramato un importante nota informativa in data 11 aprile 2017 in cui raccomanda a tutte le donne che abbiano usato un farmaco induttore di del CYP3A4 nelle quattro settimane precedenti di preferire il ricorso a un metodo non ormonale, come l’inserimento di una spirale in rame ai fini della contraccezione di emergenza. Quando non fosse possibile viene consigliato il raddoppio della dose della pillola del giorno dopo a base di levonorgestrel per compensare l’azione dei farmaci assunti. Anche se non è previsto alcun effetto collaterale diverso da quelli già conosciuti per la dose tradizionale, si raccomanda di rivolgersi al ginecologo in caso di problemi.

Si precisa che queste precauzioni sono di fondamentale importanza perché l’utilizzo dei farmaci induttori del CYP3A4 è associato a gravi rischi per il feto in caso di gravidanza, quindi non sarebbe solo un problema di mancata contraccezione.

Poiché la pillola del giorno dopo può diminuire l’efficacia della pillola anticoncezionale, in caso di assunzione (per esempio per dimenticanze, errori od altro nell’assunzione) della pillola del giorno dopo è necessario l’uso del preservativo per tutto il ciclo in corso e, a mio parere, per ulteriori 7 giorni dall’inizio del nuovo blister. In caso di dubbi il ginecologo rimane comunque lo specialista di riferimento per dirimere eventuali dubbi.

Effetti collaterali ed indesiderati

Non esistono significative controindicazioni all’assunzione della pillola del giorno dopo in quanto non contiene estrogeni, tipicamente responsabili dei tradizionali effetti collaterali dei contraccettivi orali; si possono tuttavia riscontrare effetti transitori di lieve entità quali

Il farmaco non possiede effetti teratogeni, ossia non ha effetti collaterali sul feto se la gravidanza dovesse procedere, tuttavia se ne sconsiglia l’uso per le donne a rischio di gravidanza extrauterina.

Il ciclo dopo la pillola del giorno dopo

Piuttosto comuni sono inoltre perdite ematiche (spotting) e ritardi del ciclo mestruale, in particolare:

  • il 57% delle donne non subisce alterazioni del ciclo mestruale,
  • il 15% va incontro a un anticipo del ciclo,
  • il 15% manifesta un ritardo di 3-7 giorni,
  • il 13% manifesta un ritardo superiore ai 7 giorni.

L’entità e la durata della mestruazione in genere non subiscono modifiche.

Allattamento

La contraccezione con la pillola del giorno è possibile, in linea di massima, anche durante l’allattamento.

Una parte del principio attivo, il Levonorgestrel, viene escreto nel latte materno, ma non sono noti effetti negativi sullo sviluppo del neonato. Per prudenza si consiglia in ogni caso di allattare immediatamente prima di assumere la compressa e poi di omettere l’allattamento successivo, tirandosi ed eliminando il latte dopo qualche ora (6 potrebbe essere un’indicazione sufficiente).

Si trova in farmacia? Che ricetta serve?

Attualmente in Italia la pillola del giorno a base di levonorgestrel dopo richiede ricetta medica non ripetibile solo per le ragazze minorenni, ossia una ricetta redatta da un medico (medico di base, ginecologo, guardia medica, medico del Pronto Soccorso, …) da presentare in farmacia, mentre non richiede più ricetta per le donne maggiorenni.

Si ricorda che, al contrario, la pillola dei 5 giorni dopo è acquistabile anche da pazienti minorenni senza necessità di presentazione di ricetta medica.

Costo

Il farmaco non è mutuabile ed ha un costo di € 19.90 (aggiornato a settembre 2022), ma esistono equivalenti a prezzo leggermente inferiore.

Differenze con la pillola dei 5 giorni dopo

La differenza sostanziale fra le due formulazioni risiede nella diversa efficacia contraccettiva:

  • mentre con la pillola del giorno dopo a base di levonorgestrel si ha una buona certezza dell’efficacia sopratutto nelle prime 12 ore e comunque non oltre le 72 ore (quando però l’efficacia è scesa a poco più del 50%, ossia una gravidanza indesiderata ogni 2 dei rapporti che avrebbero avuto questa conseguenza),
  • con la più recente pillola dei 5 giorni dopo si ha una ragionevole tranquillità per 120 ore dal rapporto a rischio.

Quante volte si può prendere?

Ad oggi si pensa che l’utilizzo frequente non presenti rischi gravi di la salute, ma non esiste una risposta definitiva a questa domanda; è bene chiarire che questo farmaco rappresenta una soluzione d’emergenza e non deve invece essere assunta come contraccettivo abituale.

Il ricorso frequente a questo farmaco comporta infatti un aumento dei suoi effetti collaterali, in particolare per quanto riguarda la periodicità delle mestruazioni.

Ne viene sconsigliata la somministrazione ripetuta entro uno stesso ciclo mestruale, per evitare un carico ormonale eccessivo.

L’assunzione occasionale e limitata a casi sporadici non è in ogni caso gravata da effetti collaterali degni di nota, al di là di quelli evidenziati dal foglietto illustrativo e possibili anche in caso di unica assunzione.

Fonti e bibliografia

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