Perché d’estate NON dovresti pelare le patate

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Durante l’estate, le alte temperature e la maggiore sudorazione portano il corpo umano a perdere quantità significative di elettroliti, tra cui soprattutto sodio e potassio.

Proprio per questo, in molti casi, può essere utile prestare attenzione a cosa si mangia, per favorire un buon reintegro di questi sali minerali fondamentali per l’equilibrio idro-elettrolitico, la funzione muscolare e non ultima quella cardiaca.

In questo contesto, la patata — spesso considerata un alimento “neutro” — può in realtà diventare un ottimo alleato. Ma a una condizione: non andrebbe pelata, o perlomeno non completamente. Vediamo perché.

Il potassio: un minerale essenziale, soprattutto con il caldo

Il potassio è un minerale intracellulare indispensabile per molte funzioni fisiologiche: regola l’attività neuromuscolare, il battito cardiaco, la pressione arteriosa e l’equilibrio acido-base.

D’estate, la perdita di liquidi con il sudore può provocare una modesta carenza di potassio, soprattutto se si svolge attività fisica all’aperto o si vive in ambienti molto caldi.

Una carenza anche lieve può dare origine a sintomi poco specifici ma fastidiosi, come:

Per prevenire tutto questo, può essere utile assumere cibi ricchi di potassio, tra cui — sorprendentemente — proprio le patate con la buccia.

Perché la buccia?

Patata in parte pelata

Il potassio è presente in abbondanza nella polpa della patata, ma le analisi nutrizionali confermano che la buccia ne contiene una concentrazione ancora maggiore, insieme ad altri micronutrienti importanti come fibre, ferro, vitamina C e flavonoidi antiossidanti.

Inoltre, bollire le patate già pelate ne riduce ulteriormente il contenuto di potassio, perché una parte si disperde nell’acqua di cottura.

Cuocere le patate con la buccia, e poi consumarle intere o schiacciate, è quindi il modo più efficace per preservare questo minerale.

Sì, ma la buccia non è sporca?

Una delle obiezioni più frequenti riguarda la possibile presenza di terra, batteri o residui di pesticidi sulla buccia. Si tratta di una preoccupazione legittima, ma che può essere risolta con semplici accorgimenti.

  • Lava bene le patate sotto acqua corrente fredda, strofinando energicamente la superficie con una spazzola da verdura.
  • Non usare saponi o detersivi, che potrebbero lasciare residui chimici.
  • Se possibile, scegli patate biologiche o provenienti da coltivazioni locali affidabili.

La buccia della patata è assolutamente commestibile, purché cotta e ben lavata.

Non contiene sostanze tossiche, a meno che non sia verde o germogliata: in quel caso può contenere solanina, una sostanza potenzialmente irritante per l’apparato digerente. In tal caso è opportuno rimuovere le parti alterate o scartare completamente il tubero se eccessivamente compromesso.

In un’epoca in cui si parla tanto di “superfood”, ricordiamoci che a volte basta una semplice patata — intera — per aiutare il corpo ad affrontare meglio il caldo.

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