Il mais in lattina viene spesso visto come un alimento pratico, versatile e perfetto per risolvere una cena al volo. Ma quanto è davvero sano?
È giusto considerarlo una verdura, oppure va inserito nella dieta in modo diverso?
Mais: un cereale, non una verdura

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Il mais, anche quello in lattina, è un cereale a tutti gli effetti.
Questo significa che dal punto di vista nutrizionale andrebbe considerato al pari di altri alimenti amidacei come il pane, il riso o le patate.
Inserirlo in una “insalatona” può essere una scelta eccellente, ma non dovrebbe sostituire la verdura: semmai può prendere il posto del pane o dei cereali che normalmente accompagnerebbero il piatto.
Calorie e sazietà: un alleato strategico
Dal punto di vista calorico, il mais dolce offre poi un interessante vantaggio.
100 grammi di pane apportano circa le stesse calorie di 250 grammi di mais dolce in lattina (all’incirca 270 kcal per il pane contro 95–100 kcal per 100 g di mais dolce sgocciolato).
Questo significa che, a parità di calorie, il mais può offrire un volume maggiore di alimento, contribuendo a una maggiore sensazione di sazietà.
È un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in chi ha necessità di gestire il peso corporeo.
Il profilo nutrizionale: buono, ma non eccezionale
Dal punto di vista nutrizionale, il mais non è il cereale migliore del mondo… anche se questa valutazione dipende anche dalla varietà presa in considerazione.
Spesso ha un contenuto proteico modesto (circa 2,5 g per 100 g), una quantità di fibra solo discreta (circa 2 g per 100 g) e fornisce piccole quantità di vitamine del gruppo B, magnesio, e antiossidanti come la luteina e la zeaxantina, utili per la salute degli occhi.
Tuttavia, se confrontato con altri cereali integrali come avena o segale, il mais risulta meno denso dal punto di vista nutrizionale; questo non lo rende comunque un alimento da evitare, anzi: inserito in una dieta variata e bilanciata, può rappresentare una valida alternativa ad altri carboidrati più raffinati, come il riso bianco o il pane industriale.
Occhio al sale: l’unico vero difetto
Il mais dolce in lattina ha un solo difetto significativo: il contenuto di sodio.
Come molti alimenti conservati, anche questo può contenere quantità elevate di sale aggiunto nel liquido di conserva e un consumo eccessivo di sodio è associato a un aumento della pressione arteriosa oltre che, nel lungo periodo, a un maggior rischio cardiovascolare.
Per ridurre l’apporto di sale è consigliabile sciacquare bene il mais sotto l’acqua corrente prima di consumarlo (questo semplice gesto può ridurre il contenuto di sodio anche del 30-40%, migliorando il profilo salutistico del prodotto).
Conclusione
Il mais in lattina non è certamente un superfood, ma neanche un nemico della salute.
È un cereale semplice, accessibile, e molto pratico, che può entrare con tranquillità nella rotazione settimanale di una dieta sana ed equilibrata. Il trucco è saperlo collocare al posto giusto: non come verdura, ma come fonte di carboidrati. E, se possibile, ricordarsi di sciacquarlo per limitarne l’eccesso di sodio.