Immagina uno yogurt che abbia deciso di prendere una piega più rock, anticonformista…
Ti presento il kefir, il ribelle della fermentazione!
Il kefir è una bevanda a base di latte… tipo lo yogurt, ma con
- più varietà di microrganismi,
- meno lattosio,
- un pizzico di alcol e…
- un leggero retrogusto di ‘Chi me l’ha fatto fare?’
Ok, lo ammetto, nelle mie parole c’è un pizzico di gelosia vegana, anche se per me ci sono il kefir d’acqua e quello preparato con latte di soia… ma ad accomunarli tutti… la magia della fermentazione…
È una bevanda ricca di fermenti lattici vivi, studiata per i suoi potenziali benefici sulla salute, tra cui effetti antiobesità, epatoprotettivi, antiossidanti, antinfiammatori e persino modulanti sul colesterolo.
Cos’è il kefir?

Shutterstock/Art_Pictures
Il kefir è una bevanda fermentata ottenuta dalla fermentazione del latte o di soluzioni zuccherine (nel caso del kefir d’acqua) grazie all’azione di una comunità simbiotica di batteri e lieviti, nota come “grani” (in foto).
Ricco di probiotici, vitamine e minerali, la bevanda ha un sapore leggermente acidulo e una consistenza cremosa nel caso della versione a base di latte.
Oggi è apprezzato per i suoi possibili benefici sulla salute intestinale e digestiva, sebbene la sua composizione microbica possa variare a seconda della preparazione.
12 curiosità che non conosci
- I grani di kefir sono vivi… e non si possono creare dal nulla: A differenza dello yogurt, che si può avviare con un semplice starter batterico di due microrganismi (i più comuni sono Lactobacillus bulgaricus eStreptococcus thermophilus), i grani non si possono sintetizzare in laboratorio. Si tramandano da una coltura madre esistente, il che li rende quasi “immortali” se ben curati. Se per qualche ragione tutte le colture morissero, probabilmente non riusciremmo a riprodurli da zero.. Infatti…
- Hanno origini antiche e misteriose: Le prime testimonianze del kefir risalgono a migliaia di anni fa, nelle regioni montuose del Caucaso, ma la sua origine precisa e le modalità di scoperta sono tuttavia avvolte nel mistero.
- Non tutti i kefir sono uguali: Esistono diverse varianti: di latte (il più comune), d’acqua (100% vegano), il kefir di soia e persino versioni fatte con latte di cocco o mandorla. La composizione microbica cambia in base alla base utilizzata.
- “Grani” di kefir: I caratteristici grumi gelatinosi che si formano nel kefir non sono altro che una complessa comunità di batteri e lieviti che vivono in simbiosi. Questi “grani” sono responsabili della fermentazione e della trasformazione del latte in kefir.
- Il “miglio del Profeta”: Secondo un’antica leggenda, fu il profeta Maometto a donare i primi grani alle popolazioni del Caucaso, insegnando loro come utilizzarli. Per questo motivo, il kefir è anche conosciuto come “il miglio del Profeta”.
- Ricco di nutrienti: Il kefir è una vera e propria miniera di nutrienti essenziali per la nostra salute. Contiene vitamine del gruppo B, vitamina K2, calcio, magnesio, fosforo, proteine e soprattutto…
- Probiotici per la salute intestinale: Il kefir è un’ottima fonte di probiotici, microrganismi vivi che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale e migliorano la digestione, il sistema immunitario e la regolarità intestinale.
- Ha più ceppi batterici dello yogurt: Mentre lo yogurt tradizionale contiene principalmente Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus, il kefir può ospitare una maggiore varietà di microrganismi, fino a diverse decine di specie, tra cui batteri lattici e lieviti, con una composizione che varia in base alle condizioni di fermentazione.
- Alleato contro l’intolleranza al lattosio: Grazie al processo di fermentazione, il kefir contiene meno lattosio rispetto al latte, rendendolo spesso tollerabile anche da chi soffre di intolleranza al lattosio.
- Può contenere un pizzico di alcol: Durante la fermentazione, batteri e lieviti producono piccole quantità di alcol. Quello di latte contiene solitamente meno dello 0,5%, mentre il kefir d’acqua, se lasciato fermentare a lungo, può raggiungere livelli più elevati, fino al 2-3%.
- Versatile in cucina: Può essere consumato da solo, aggiunto a frullati, smoothie, zuppe o utilizzato come sostituto dello yogurt in diverse preparazioni culinarie.
- Un alimento vivo: Il kefir è un alimento vivo e in continua evoluzione. Il suo sapore e la sua consistenza possono variare a seconda del tempo di fermentazione, della temperatura e del tipo di latte utilizzato.
Sebbene sia generalmente ben tollerato, il kefir potrebbe non essere adatto a chi fosse affetto da specifiche condizioni gastrointestinali.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.