Quanti chili (kg) si perdono non mangiando la sera?

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Siamo in un’epoca per certi versi assurda, in cui domande come “Quanti kg si perdono saltando la cena?” o “È davvero efficace digiunare la sera per perdere peso?” sono sempre più frequenti e riflettono una crescente ossessione per soluzioni rapide e formule magiche. Ma la risposta, come spesso accade quando si parla di nutrizione e perdita di peso, è molto più complessa di un semplice numero.

La tentazione di saltare la cena per perdere qualche chilo è forte, ma è veramente efficace? Mentre la matematica del bilancio calorico potrebbe suggerire che meno calorie ingerite portino a una perdita di peso, la realtà è molto più sfumata. La nutrizione non si riduce a semplici equazioni, e quello che funziona per una persona potrebbe non avere lo stesso effetto su un’altra. Inoltre, mentre la cena potrebbe sembrare un pasto “sacrificabile”, la sua mancanza potrebbe influire sul nostro metabolismo, sulle nostre abitudini alimentari e sul nostro benessere in modi che non ci aspettiamo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul saltare la cena e l’impatto sulla nostra bilancia, ma prima una premessa fondamentale:

dimagrire in caso di sovrappeso è corretto, saltare la cena può essere una strategia efficace, ma non deve mai venire meno una corretta rotazione degli alimenti e soprattutto la certezza di attenersi a un regime alimentare sano, completo ed equilibrato.

Ragazza guarda dubbiosa un'insalata

Shutterstock/pathdoc

Quanti chili perdo?

Prima di tutto dobbiamo partire dal principio fondamentale che governa la perdita di peso: il deficit calorico. Se consumiamo meno calorie di quante ne bruciamo durante la giornata, perderemo peso. Purtroppo questa è l’unica strada percorribile e non ci sono scorciatoie.

Supponiamo che, saltando la cena, creiamo un deficit di 500 calorie al giorno. Se lo facciamo ogni giorno per una settimana, avremo un deficit di 3500 calorie, che corrisponde, approssimativamente, a mezzo chilo di grasso corporeo (l’approssimazione delle 500 calorie deriva dal fatto che se a cena dovremmo mediamente consumare circa 6-700 calorie, è ragionevole pensare che una piccola parte possa essere recuperata durante il giorno, magari in forma di spuntino).

Suona fantastico, vero? Ma ecco dove le cose si complicano:

Il principio base: deficit calorico e limiti

  1. Adattamento Metabolico: Quando iniziamo a mangiare di meno, il nostro corpo può abbassare il suo dispendio energetico in risposta. Questo fenomeno, noto come adattamento metabolico, può rendere la perdita di peso meno prevedibile di quanto pensiamo, soprattutto sul medio-lungo periodo, perché l’iniziale deficit calorico di 500 calorie giornaliere potrebbe trasformarsi presto in un deficit inferiore, fino eventualmente ad annullarsi.
  2. Compensazione: Potremmo scoprire che, pur saltando la cena, durante il giorno mangiamo di più a colazione o a pranzo. Oppure potremmo mangiare snack la sera. In questo caso, il deficit calorico potrebbe essere ridotto o annullato, spesso senza nemmeno accorgecene.
  3. Variabilità Individuale: Ogni individuo reagisce in modo diverso. Alcune persone potrebbero trovare che saltare la cena le renda più energiche il giorno successivo, mentre altre potrebbero sentirsi affamate o stanche.

Digiuno intermittente

Saltare la cena è una pratica che, intenzionalmente o meno, può inserirsi nel contesto del digiuno intermittente. Il digiuno intermittente, come suggerisce il nome, implica periodi di assunzione di cibo alternati a periodi di digiuno. Non si tratta di decidere solamente cosa mangiare, ma quando mangiare.

L’approccio 8:16 è una delle forme più popolari di digiuno intermittente. Consiste nel consumare tutti i pasti in un arco temporale di 8 ore e digiunare per le successive 16 ore. Ad esempio, potresti mangiare tra le 10:00 e le 18:00 e poi digiunare fino al giorno successivo alle 10:00. In pratica, saltare la cena potrebbe essere una componente di questo approccio, specialmente se il tuo ultimo pasto è nel pomeriggio.

  • Vantaggi:
    1. Controllo del peso: Limitare l’orario di assunzione di cibo può aiutare alcune persone a ridurre l’apporto calorico giornaliero, contribuendo al controllo del peso.
    2. Miglioramento della sensibilità all’insulina: Ci sono studi che suggeriscono che il digiuno intermittente potrebbe migliorare la sensibilità all’insulina e, quindi, essere un alleato contro il diabete di tipo 2.
    3. Benefici metabolici: Si ritiene che il digiuno intermittente possa favorire la flessibilità metabolica, ovvero la capacità dell’organismo di passare efficientemente dall’uso dei carboidrati all’uso dei grassi come fonte di energia.
  • Svantaggi:
    1. Difficoltà nella gestione: Non tutti trovano facile seguire un modello di digiuno, specialmente all’inizio. Può essere impegnativo evitare di mangiare quando si ha fame, soprattutto nelle prime fasi dell’adattamento.
    2. Rischi nutrizionali: Saltare regolarmente dei pasti, come la cena, può comportare un minor apporto di nutrienti essenziali, a meno che non si presti attenzione a bilanciare adeguatamente gli altri pasti.
    3. Possibili effetti collaterali: Alcune persone possono sperimentare sintomi come mal di testa, irritabilità o stanchezza durante i periodi di digiuno.
    4. Impatto sociale: Saltare pasti come la cena può avere un impatto sulle interazioni sociali, dato che molti eventi sociali ruotano attorno ai pasti.

Altre Considerazioni

  • Qualità del Cibo: Non si tratta solo delle calorie. Se decidiamo di saltare la cena, dobbiamo assicurarci di consumare tutti i nutrienti essenziali durante gli altri pasti (carboidrati, proteine e grassi, ma anche minerali e vitamine).
  • Salute a Lungo Termine: Saltare regolarmente i pasti può avere effetti sul metabolismo, sull’equilibrio ormonale e sulla salute generale. È fondamentale ascoltare il proprio corpo e consultare un esperto se decidiamo di fare cambiamenti significativi alla nostra dieta.

Conclusione

Saltare la cena potrebbe aiutarti a perdere peso, ma è importante considerare l’intero contesto e riconoscere che dimagrire non è semplicemente una questione di calorie in meno, o meglio, lo è 😂, ma non semplicisticamente come si può pensare.

È fondamentale un approccio equilibrato e strutturato correttamente, possibilmente con l’aiuto di un esperto: ricorda sempre, la nutrizione non è una scienza esatta e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro!

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