Cos’è l’epidemiologia
L’epidemiologia è la disciplina medica che studia la distribuzione e i fattori di rischio/prevenzione di malattie, condizioni di salute ed eventi sanitari nelle popolazioni, con l’obiettivo di identificare strategie per prevenire e controllare i problemi di salute pubblica. Rappresenta il fondamento scientifico della medicina preventiva e della sanità pubblica, fornendo gli strumenti metodologici per comprendere come e perché le malattie si diffondono in specifici gruppi di popolazione.
Questa disciplina riveste un ruolo cruciale nella vita quotidiana, anche se non ce ne rendiamo conto; dalle campagne vaccinali alla gestione di epidemie (come dimostrato durante la pandemia di COVID-19), dalle politiche di screening oncologico alle raccomandazioni su stili di vita salutari: l’epidemiologia influenza costantemente le decisioni sanitarie che impattano sulla nostra salute collettiva e individuale.
Come si diventa epidemiologo
In Italia, il percorso formativo per diventare epidemiologo inizia con la laurea in Medicina e Chirurgia, seguita dalla specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, che dura 4 anni.
Alternativamente, si può accedere a questa professione anche con lauree in Statistica, Biologia, Farmacia o altre discipline scientifiche, completando poi master universitari di II livello o dottorati di ricerca specifici in Epidemiologia.
Di cosa si occupa l’epidemiologo

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L’epidemiologo studia i pattern di salute e malattia nelle popolazioni, identificando i fattori di rischio e le cause che contribuiscono all’insorgenza di patologie. Utilizza metodi statistici avanzati per analizzare dati sanitari, progetta e conduce studi epidemiologici, e interpreta i risultati per formulare raccomandazioni basate sull’evidenza.
Questi professionisti lavorano in stretta collaborazione con altre figure sanitarie come medici di sanità pubblica, statistici, microbiologi, clinici e fungono da trait d’union con i decisori politici. Durante emergenze sanitarie, come epidemie o disastri naturali, gli epidemiologi svolgono un ruolo centrale nel monitoraggio della situazione, nella valutazione del rischio e nella pianificazione delle risposte.
Quali patologie tratta
L’epidemiologia si occupa di un ampio spettro di condizioni di salute:
- Malattie infettive: influenza, COVID-19, HIV/AIDS, tubercolosi, malattie a trasmissione sessuale, malattie tropicali
- Malattie croniche non trasmissibili: patologie cardiovascolari, diabete, tumori, malattie respiratorie croniche
- Condizioni legate a fattori ambientali: patologie correlate all’inquinamento, malattie professionali
- Problemi di salute mentale: depressione, ansia, disturbi psicotici
- Lesioni e traumi: incidenti stradali, infortuni sul lavoro, violenza
- Malattie rare: studio dell’incidenza e dei fattori di rischio
Quando rivolgersi all’epidemiologo
L’epidemiologia è una disciplina che opera principalmente a livello di popolazione, non di singoli pazienti.
Ad esempio le istituzioni sanitarie possono ricorrere agli specialisti di questa disciplina
- Durante emergenze sanitarie o sospetti focolai di malattie infettive
- Per la pianificazione e valutazione di politiche sanitarie a medio e lungo termine
- Per l’allocazione efficiente delle risorse sanitarie
- Per monitorare l’andamento di malattie croniche nella popolazione
- Per valutare l’impatto di fattori ambientali o sociali sulla salute pubblica
Per i cittadini
I singoli cittadini raramente si rivolgono direttamente agli epidemiologi, ma possono:
- Partecipare a studi epidemiologici come volontari
- Consultare report epidemiologici per comprendere i rischi sanitari nella propria comunità
- Utilizzare le evidenze epidemiologiche per prendere decisioni informate sulla propria salute (ad esempio, aderire a programmi di screening o vaccinazione).