Neo (o nevo) e melanoma: sintomi, foto, autodiagnosi e prevenzione

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Introduzione

I nei (o nevi) sono le macchie che compaiono sulla pelle quando specifiche cellule epiteliali (melanociti) si accumulano, formando una piccola massa insieme al tessuto circostante. Si presentano in genere di colore rosato, marrone chiaro, marrone scuro o dello stesso colore della pelle.

I melanociti sono cellule epiteliali distribuite sull’intera superficie corporea responsabili della produzione del pigmento responsabile del colore della pelle; quando prendiamo il sole i melanociti producono una maggior quantità di pigmento (melanina), facendoci abbronzare.

I nei sono molto frequenti, tanto che la maggior parte delle persone ne ha da dieci a quaranta. Di tanto in tanto, di solito fino ai quarant’anni, possono anche comparirne di nuovi.

Possono essere piatti oppure leggermente in rilievo; normalmente sono rotondi oppure ovali ed al massimo del diametro di una matita. Molti nei, all’inizio, sono piccoli e piatti, ma col tempo si ingrandiscono e diventano in rilievo. Con l’andare degli anni possono infine nuovamente appiattirsi, scolorire e talvolta scomparire.

Un neo che accidentalmente vada incontro a un taglio o un’abrasione, diventa pericoloso?

La risposta è no, un qualsiasi traumatismo su un neo benigno non ne cambia la natura e non aumenta quindi il rischio di trasformazione maligna. Sono invece da sottoporre con urgenza ad un dermatologo eventuali nevi che inizino a sanguinare senza apparente causa.

Si può rimuovere un neo per motivi estetici?

Se un melanoma è il problema più serio che può essere causato da un neo, quest’ultimo può diventare causa anche di altri fastidi per il paziente, come ad esempio:

  • impigliarsi facilmente in vestiti o gioielli se in rilievo,
  • irritarsi frequentemente se sottoposto a sfregamento in specifiche parti del corpo,
  • causare imbarazzo a causa delle dimensioni.

Anche in questi casi il dermatologo può procedere alla rimozione in totale sicurezza, senza il rischio di innescare la comparsa di tumori.

Posso coprire un neo con un tatuaggio?

Tatuare un neo non è una scelta consigliabile, perché se in seguito si sviluppasse un melanoma il tatuaggio potrebbe rendere più difficile accorgersi dei primi sintomi.

Fotografia di un dermatologo che analizza visivamente un neo sospetto

iStock.com/Wavebreakmedia

Nei displastici

Circa il 10% delle persone presenta almeno un neo insolito o atipico, ovvero con un aspetto diverso dagli altri: i dermatologi li definiscono nei displastici.

I medici ritengono che i nei displastici corrano un rischio maggiore rispetto a quelli normali di trasformarsi in una particolare forma di tumore alla pelle chiamata melanoma, proprio per questo è fondamentale farli controllare regolarmente dal dermatologo o da un medico con esperienza, soprattutto qualora

  • dovessero avere un aspetto strano,
  • si fossero ingranditi,
  • avessero cambiato colore, profilo o altre caratteristiche.
Nei normali Nei displastici
Colore
Colore neo normale

Colore neo normale

Abbastanza scuri, o di color marrone chiaro. Tutti i nei del paziente tendono ad avere un aspetto simile.

Colore neo displastico

Colore neo displastico

Scuri, marroni e di colore rosso/rosa. I nei del paziente tendono ad essere abbastanza diversi tra loro.

Forma
Forma neo normale

Forma neo normale

Rotonda o ovale, con un margine ben distinto che separa il neo dal resto della pelle.

Forma neo displastico

Forma neo displastico

I margini sono irregolari, in alcuni casi dentellati. Possono schiarirsi gradualmente, fino a confondersi con la pelle circostante. La zona piatta del neo può essere al livello della pelle.

Superficie
Superficie neo normale

Superficie neo normale

All’inizio sono puntini piatti (1a); poi possono diventare in rilievo (1b) e formare una piccola escrescenza liscia (1c).

Superficie neo displastico

Superficie neo displastico

L’aspetto può essere liscio, leggermente squamoso, oppure ruvido, irregolare e rugoso.

Dimensione
Dimensione neo normale

Dimensione neo normale

Di solito il diametro è inferiore ai 5 mm (diametro di una matita).

Dimensione neo displastico

Dimensione neo displastico

Spesso hanno un diametro superiore ai 5 mm, e a volte possono superare i 10 mm di diametro.

Numero
Numero nei normali

Numero nei normali

Sul corpo di un adulto di solito ci sono tra i 10 e i 40 nei.

Numero nei displastici

Numero nei displastici

Possono essere moltissimi (più di 100); tuttavia i nei displastici di solito sono pochi.

Posizione
Posizione nei normali

Posizione nei normali

Di solito si trovano nella parte superiore del corpo (sopra la vita), e sulle superfici esposte. Il cuoio capelluto, il seno e le natiche di solito non presentano nei normali.

Posizione nei displastici

Posizione nei displastici

Possono colpire tutte le zone dell’organismo, ma tipicamente compaiono sulla schiena e sulle zone esposte al sole. Possono anche comparire nella parte alta del corpo, sul cuoio capelluto, sul seno e sulle natiche.

(Fonte fotografie: NIH)

L’alfabeto dei nei (fonte: Humanitas Salute) è un modo semplice, veloce e facile da ricordare per riconoscere un neo sospetta (ma che, si noti bene, sarà innocente fino a prova contraria, quindi niente panico!). Si utilizzano le prime cinque lettere dell’alfabeto:

Asimmetria: se ipotizziamo di dividere il neo a metà con una linea verticale, dobbiamo verificare se le due parti sono uguali (simmetriche) oppure diverse tra loro (asimmetriche). Se la macchia è asimmetrica deve destare preoccupazione.
Bordi: i bordi di un neo non pericoloso sono regolari, mentre se sono irregolari e frastagliati è sospetto.
Colore: Se il colore si modifica nel tempo o vi sono più colori contemporaneamente si deve accendere una spia di allarme.
Dimensioni: i nei hanno dimensioni modeste, in media un diametro di 2-3 millimetri. Meglio approfondire, quindi, se la macchia è piuttosto grande, con un diametro oltre i 6 millimetri.
 Evoluzione: se la macchia si modifica velocemente cambiando aspetto, quindi, forma, colore o dimensioni oppure se iniziasse a diventare pruriginosa, è bene allertarsi e rivolgersi al dermatologo.

Melanoma

Il melanoma è una forma di tumore della pelle fra i più gravi, perché negli stadi avanzati è in grado di diffondersi in altre parti dell’organismo attraverso la formazione di metastasi. Può anche colpire l’occhio (melanoma uveale) o, più raramente, le altre parti dell’organismo in cui si trovano i melanociti, come ad esempio le unghie.

Il melanoma ha origine quando i melanociti, le cellule responsabili del colore della pelle, subiscono una mutazione e iniziano a proliferare senza controllo, in modo disordinato. Le cellule del melanoma sono in grado di invadere e distruggere le cellule sane circostanti e formare una massa di tessuto maligno (tumore) sulla superficie della pelle.

Può avere origine da un neo preesistente, oppure nascere su una zona di pelle libera. Il dermatologo può dirvi se un neo dall’aspetto anomalo deve essere tenuto sotto controllo oppure rimosso, per individuare eventuali cellule tumorali. La finalità degli esami dermatologici di routine è quella di identificare i nei anomali e tenerli sotto controllo.

La rimozione di un neo o di un campione di tessuto da esaminare al microscopio è detta biopsia, se dalla biopsia emerge la diagnosi di melanoma il paziente e il medico devono decidere insieme qual è la terapia migliore. In molti casi il melanoma può essere curato con un semplice intervento chirurgico, se il tumore viene scoperto nelle fasi iniziali, cioè prima che inizi a diffondersi verso l’esterno della pelle e prima che le cellule tumorali abbiano iniziato a diffondersi in altre parti dell’organismo. Invece, se il melanoma è già in stadio avanzato, le cellule tumorali probabilmente si sono già diffuse attraverso i vasi sanguigni o il sistema linfatico e hanno già dato origine a tumori (metastasi) in altre parti dell’organismo. Il melanoma diffuso è molto più difficile da curare.

I medici e i ricercatori ritengono che sia possibile prevenire molti casi di melanoma e di scoprirne comunque la maggior parte dei casi con una diagnosi precoce, quando la malattia ha buone probabilità di essere curata con un semplice intervento chirurgico. Negli ultimi decenni un numero sempre maggiore di melanomi è stato scoperto con una diagnosi precoce, quando ancora il tumore è molto piccolo e c’è meno rischio di metastasi. Documentarsi sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce è importante per chiunque, ma soprattutto per chi presenta particolari fattori di rischio per il melanoma. Tra i fattori di rischio ricordiamo i nei displastici o un numero elevato di nei normali.

La pecora nera

Un segnale che può essere valutato direttamente dal paziente è il cosiddetto segno della black sheep (pecora nera),  descritto come presenza di un neo palesemente più scuro di tutti gli altri del corpo o, più correttamente, della zona in cui si presenta.

Il segno della pecora nera, anche in assenza di altre alterazioni, dovrebbe indurre ad una visita specialistica di controllo.

(Fonte: Dr. Laino)

Fattori di rischio per il melanoma

Chiunque può sviluppare un melanoma, ma tra i fattori in grado di aumentarne la probabilità figurano:

  • Precedenti famigliari o personali di melanoma,
  • presenza di nei displastici,
  • immunodeficienza o altri problemi al sistema immunitario,
  • numero elevato di nei normali (più di 50),
  • esposizione alla radiazione ultravioletta (UV) e scottature gravi con formazione di vesciche,
  • lentiggini,
  • pelle molto chiara (fototipo basso).

È importante ricordare che la presenza di un neo displastico o di altri fattori di rischio per il melanoma non è causa certa di sviluppo della malattia, anzi, in realtà la stragrande maggioranza non si ammalerà; allo stesso modo circa il 50% dei pazienti che soffrono di melanoma non presenta nei displastici e può non avere altri fattori di rischio accertati.

Diagnosi

Il melanoma di solito compare sulla superficie della pelle: spesso può essere individuato quando ancora è nei primi stadi con un esame completo della pelle, eseguito da un professionista. Esaminare periodicamente la pelle per cercare eventuali segni della malattia aumenta le possibilità di diagnosticare precocemente il melanoma. L’esame mensile della pelle è fondamentale per tutti coloro che sanno di avere almeno un fattore di rischio, però esaminare la propria pelle regolarmente è una buona idea per chiunque.

Grandi dimensioni
Dimensione melanoma

Dimensione melanoma

La maggior parte dei melanomi, al momento della diagnosi, ha un diametro di almeno 5 mm; molti possono essere molto più grandi. Se un neo è insolitamente grande, potrebbe essere un melanoma.

Diversi colori
Colore melanoma

Colore melanoma

Se un neo ha diversi colori (marrone, bianco, rosa, rosso, grigio, blu e soprattutto nero) potrebbe essere un melanoma.

Margine irregolare
Bordo melanoma

Bordo melanoma

Se un neo ha un margine irregolare o rugoso, potrebbe trattarsi di un melanoma.

Superficie irregolare
Superficie melanoma

Superficie melanoma

Se il neo è squamoso o a scaglie, perde pus o sangue, presenta una zona ulcerata che fatica a guarire o ha un nucleo duro, potrebbe trattarsi di un melanoma.

Sensazione anomala al tatto
Sensazione melanoma

Sensazione melanoma

Se il neo prude, fa male o dà una sensazione strana al tatto, potrebbe trattarsi di un melanoma.

Pelle “strana” intorno al neo
Pelle attorno al melanoma

Pelle attorno al melanoma

Se il colore del neo si diffonde nella pelle circostante o se la pelle circostante si arrossa o si scolora (diventando bianca o grigiastra), potrebbe trattarsi di un melanoma.

(Fonte fotografie: NIH)

Per eseguire l’autoesame della pelle:

  1. Dopo il bagno o la doccia, mettetevi di fronte a uno specchio a figura intera, in una stanza ben illuminata. Usate un secondo specchio più piccolo per vedere anche le zone più nascoste.
  2. Iniziate dal volto e dal cuoio capelluto e procedete verso il basso, controllando la testa, il collo, le spalle, la schiena, il torace e così via. Ricordate di controllare bene le braccia e le gambe, davanti, dietro e sui lati; non dimenticate l’inguine, i palmi delle mani e dei piedi, le unghie delle mani e dei piedi e le zone tra un dito e l’altro.
  3. Controllate le zone più difficili da vedere, ad esempio il cuoio capelluto e il collo. Un amico o un parente potrà aiutarvi. Usate il pettine o il phon per muovere i capelli, in modo tale da poter esaminare bene il cuoio capelluto e il collo.
  4. Memorizzate la posizione e l’aspetto dei nei. Esaminando la pelle con regolarità, acquisterete familiarità con l’aspetto dei vostri nei. Osservate se ci sono stati dei cambiamenti, e in particolare se è comparso un nuovo neo di colore nero, oppure se un neo esistente ha cambiato profilo, forma, dimensioni, colore (soprattutto se c’è una nuova zona nera) o sembra diverso al tatto. Controllate inoltre se ci sono nuovi nei dall’aspetto insolito o “brutto”. Se il dermatologo ha scattato in passato delle foto della vostra pelle, confrontatele con l’aspetto attuale della vostra pelle.

L’autoesame dei nei dovrebbe essere particolarmente accurato durante i periodi di cambiamento ormonale, ad esempio nel caso della donna durante

Se i livelli ormonali cambiano, infatti, anche i nei possono andare incontro a modificazioni, tuttavia è normale che

  • possano comparire nuovi nei (soprattutto nei bambini e negli adolescenti),
  • in età anziana possano tendere a schiarirsi o scomparire,
  • diventino più scuri in gravidanza.

Può essere utile segnare le date degli esami e prendere qualche appunto relativo all’aspetto della pelle. Se notate qualcosa di strano andate immediatamente dal dermatologo, ricordate che, giocando d’anticipo contro il melanoma, aumentano di molto le possibilità di successo della terapia.

Oltre all’autoesame periodico della pelle, è opportuno farsi visitare regolarmente da un dermatologo o da un medico specializzato mentre il proprio medico può esaminare la pelle durante le visite di routine.

Chi ritiene di avere uno o più nei displastici dovrebbe farlo presente al proprio medico, inoltre è importante notificare al medico l’eventuale comparsa di nei “brutti” o il cambiamento d’aspetto dei nei esistenti.

In alcuni casi potrebbe essere necessario consultare uno specialista, il dermatologo (medico specializzato nella cura dei disturbi della pelle) probabilmente sarà il vostro specialista di riferimento. Anche alcuni chirurghi plastici, chirurghi, oncologi, internisti o medici di famiglia possono essere interessati e specializzati nell’analisi dei nei e dei melanomi.

Il melanoma può essere ereditario e quindi, se avete un parente di primo grado colpito dalla malattia, siete maggiormente a rischio di svilupparla a vostra volta. In alcune famiglie colpite i pazienti hanno un numero elevato di nei displastici (di solito più di 100), e sono quindi ad altissimo rischio di sviluppare un melanoma. Se due o più membri della famiglia soffrono di melanoma, è fondamentale che tutti i loro parenti stretti (genitori, fratelli, sorelle e figli di età superiore ai 10 anni) si facciano visitare, per escludere la presenza di nei displastici o eventuali sintomi di un melanoma. Il medico, poi, deciderà la cadenza delle visite per ciascuno e probabilmente consiglierà di effettuare un check-up regolare ogni sei mesi. Anche chi ha molti nei displastici dovrebbe farsi visitare regolarmente.

In caso di nei che presentano anomalie lievi, il medico probabilmente vorrà tenerli sotto controllo con maggior attenzione per capire se si modificano con il passare del tempo. L’aspetto del neo, quindi, verrà confrontato con le fotografie scattate durante le visite precedenti. In alcuni casi il medico decide che il neo deve essere rimosso, in modo che il tessuto possa essere esaminato al microscopio. La biopsia, cioè la rimozione del neo, di solito viene effettuata in ambulatorio, in anestesia locale, e normalmente dura pochi minuti. Possono essere necessari i punti di sutura e, una volta rimarginata la ferita, potrà rimanere una piccola cicatrice. Il patologo esaminerà il tessuto al microscopio per capire se i melanociti sono normali o displastici o si è già sviluppato un melanoma.

La maggior parte dei nei, compresi quelli displastici, non si trasforma in melanoma, quindi non è necessario rimuoverli tutti. Sarà il medico a consigliarvi quando è necessario rimuoverli e quando invece possono essere lasciati dove sono. Di solito è necessario rimuovere solo i nei dall’aspetto “brutto”, quelli che sono cambiati o quelli appena comparsi che hanno un aspetto anomalo.

Sopravvivenza

Il melanoma cutaneo colpisce soprattutto nella fascia di età compresa tra i 45 e i 50 anni, anche se l’età media è in progressiva diminuzione; è fortunatamente raro nei bambini.

Fonti americane stimano nel 93.7% la sopravvivenza a 5 anni, probabilmente sovrapponibile a quella italiana.

In Italia l’incidenza è in continua crescita ed è addirittura raddoppiata negli ultimi 10 anni, anche se di fatto il melanoma cutaneo rappresenta solo il 5% dei tumori che colpiscono la pelle, mentre molto più comuni sono i carcinomi spinocellulari e basocellulari.

Prevenzione

Il numero di persone colpite dal melanoma aumenta di anno in anno, nei soli Stati Uniti è più che raddoppiato negli ultimi vent’anni e come abbiamo visto in Italia i numeri sono paragonabili. Gli esperti ritengono che molti dei nuovi casi di melanoma nel mondo siano connessi ad un aumento del tempo trascorso al sole.

Le radiazioni ultraviolette (UV) emesse dal sole, dalle lampade solari e dai lettini solari, danneggiano la pelle e possono causare il melanoma e altre forme di tumore. (Ricordiamo che i raggi ultravioletti sono di due tipi: UVA e UVB). Tutti, e in particolar modo chi ha dei nei displastici o altri fattori di rischio, dovrebbero cercare di minimizzare il rischio di soffrire di melanoma proteggendo la pelle dalla radiazione UV. L’intensità della radiazione UV emessa dal sole è massima in estate, e soprattutto nelle ore centrali della giornata.

Una regola semplice è quella di evitare l’esposizione al sole oppure di proteggere la pelle quando vedete che la vostra ombra è più corta della vostra altezza.

Chi lavora o fa sport al sole dovrebbe indossare abiti protettivi, ad esempio un cappello e una camicia con le maniche lunghe; inoltre, per proteggere la pelle, possono essere utili le creme, gli spray o i gel con filtro di protezione solare. Molti specialisti ritengono che i filtri di protezione solare contribuiscano alla prevenzione del melanoma, soprattutto quelli che riflettono, assorbono e/o disperdono entrambi i tipi di radiazione ultravioletta. I filtri solari sono classificati a seconda della loro forza, in base a un parametro detto fattore di protezione (SPF). Più il fattore di protezione è alto, più la pelle è protetta dalle scottature.

  • I filtri solari con SPF compreso tra 2 e 11 forniscono una protezione minima;
  • quelli con SPF compreso tra 12 e 29 offrono una protezione intermedia,
  • invece quelli con SPF pari o superiore a 30 offrono una protezione massima.

Vi consigliamo inoltre di usare occhiali da sole dotati di lenti con filtro anti UV: sull’etichetta deve essere specificato che le lenti schermano almeno il 99 per cento delle radiazioni UVA e UVB.

Fonti e bibliografia

Domande e risposte
Nei, quando preoccuparsi? Quando un neo è pericoloso? Come riconoscerlo?
Se la maggior parte dei nei sono innocui, si raccomanda di rivolgersi ad un dermatologo in tutti i casi dubbi; in particolare devono destare sospetti cambiamenti e caratteristiche rilevabili secondo la regola ABCDE:
  • Asimmetria, molti melanomi sono privi di simmetria, mostrandosi cioè con forme irregolari
  • Bordo, un melanome ha tipicamente borsi irregolari e confini dentellati
  • Colore, la contemporanea presenza di diversi colori deve indurre ad una verifica, così come un neo più scuro degli altri
  • Diametro, un aumento delle dimensioni di un neo dev'essere considerato con attenzione
  • Evoluzione, qualsiasi cambiamento di forma, dimensione, colore, superficie merita di essere verificato, così come la comparsa di sintomi (prurito, bruciore, ...).
Evidenziare anche eventuali pecore nere (brutto anattroccolo secondo altri autori), ossia nei visibilmente diversi dagli altri circostanti.
Tagliarsi o ferirsi un neo è pericoloso?
A differenza di quanto normalmente si pensa no, un qualsiasi infortunio accaduto su un neo benigno non può divetare causa di trasformazione maligna.
Rimuovere chirurgicamente un neo per motivi estetici è pericoloso?
No, non c'è alcun pericolo di trasformazione neoplastica.
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Domande e risposte
  1. E possibile che una macchia marrone con bordi rossastri compairsa dalla sera alla mattina sul lobo dell’orecchio sia un nevo?

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Difficile, andrebbe ovviamente valutato direttamente.

    2. grazie

  2. Buonasera Ho mia figlia di anni 50 che un mese fà gli fù diagnosticato un neo, gli è stato tolto 10 gg. fà dopo che il neo èstato portato in patologia per analisi gli è stato diagnosticato un Calcinoma linfoidale, premetto che anche Io ho avuto un Linfoma non Hodking, mia Figlia da piccola ha sofferto di psoriasi può darsi che possa essere la causa di tutto, oppure è una malattia ereditaria. Gradirei una risposta, Grazie

    1. Dr. Roberto Gindro

      Si tratta di una situazione delicata e non sento di avere le sufficienti competenze per rispondere, quindi la invito a rivolgere le (legittime) domande anche al medico.
      Esiste un vivace dibattito fra gli specialisti sull’eventuale aumento di rischio di sviluppo di tumore a causa della pillola, ma sembra effettivamente che in alcuni casi il collegamento possa in effetti esistere.

  3. Dottore ho un nevo congenito sulla piegatura della gamba sinistra (interno), quindi aprendo e chiudendo dato che è piano, non riesco mai a capire la sua reale misura visto che si allarga. In che posizione posso misurare il nevo? Con la gamba distesa o ? È di 1 cm di lunghezza e larghezza 5 mm. Devo preoccuparmi?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non è il mm in più o in meno che fa la differenza; in questi casi non ci si aspetta sorprese se non è mai cambiato, ma è comunque utile verificare con il medico.

    2. D’accordo dottore, infatti non è mai cambiato, la leggera sfumatura che vi è sopra ci è sempre stata. Fra una settimana terrò la mia prima visita dermatologica per i nevi, grazie. ?

  4. Dottore un paio di gg mi sono accorto di avere un neo che non rivordo averlo mai visto in passato. Ha una forma irregolare, quasi come un ferro di cavallo e colori sfumati. Diametro 4 mm. Un suo parere mi farebbe piacere, grazie infinite.

    1. Dr. Roberto Gindro

      Assolutamente normale che compaiano nuovi nevi, ma vale la pena farlo verificare dal medico per tranquillità.

  5. Salve dottore, volevo chiederle una propria opinione, una mese fa mi trovavo in germania e per caso ho fatto una visita dermatologica. Il dottore mi trovò un neo che secondo lui doveva essere tolto affermando che non era pericoloso per il momento ma dovevo stare attento se ha cambiamenti. Tornando in italia ho fatto controllare a ben 2 dottori differenti dicendomi che per loro non è nulla, però infatti il neo al entro ha un colore un po’ più scuro e hai bordi un po’ più chiaro. Vorrei essere più sicuro perché il tedesco voleva togliermi subito il neo e invece qui in italia no. Faccio una precisione in italia dove vivo sono andato dai migliori della zona e non credo che si sbagliano.

    1. Dr.ssa Fabiani (Medico Chirurgo)

      Sono situazioni che richiedono un occhio esperto, solo uno specialista può valutare il da farsi per cui non posso dirle chi avrebbe ragione, se qui in Italia si è rivolto ad un centro specialistico può stare tranquillo a mio parere.

  6. Dottore io ho un neo sulla mano non grande…abbastanza piccolo di colore marrone chiaro pero ho notato che al centro del neo ci sta un puntino nero piccolissimo…sono preoccupato, secondo lei qualcosa di pericoloso ?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Probabilmente no, soprattutto se è sempre stato così, ma meglio verificare con il medico.

  7. Mio fratello a un neo all’Altezza della vita a destra prima delle ferie lo abbiamo fatto vedere a un medico e ha detto che non era preoccupante che se non gli dava fastidio di non toccarlo…ora però in un lato si sta staccando è di colore marrone scuro tondo

    1. Dr. Cracchiolo (Medico Chirurgo)

      Salve, deve essere fatto valutare da un dermatologo. saluti

  8. Ho un neo sulla pancia da sempre, ma ultimamente mi sembra che sia aumentato di dimensione. Devo preoccuparmi?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Il fatto che sia lì da sempre permette ragionevole ottimismo, ma se ha notato cambiamenti raccomando di verificarlo con il dermatologo.

  9. Ieri mi stavo depilando come faccio sempre le gambe e ho accidentalmente tagliato un pochino un neo che ho da sempre vicino al ginocchio.

    Sono terrorizzata e ho già fissato un appuntamento dal dermatologo, mi verrà un tumore?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Un taglio, un’abrasione o altro trauma non sono mai causa di trasformazione maligna di un neo benigno; in altre parole ha fatto bene a prendere un appuntamento che potrà essere l’occasione per un controllo dei nei presenti, ma il taglio di ieri non sarà un problema (va segnalato al dermatologo, per evitare che lo scambi per altra causa).

  10. È pericoloso esporre i nei al sole?