Mal d’auto, mal di mare, cinetosi e mal di terra

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Introduzione

La chinetosi (o cinetosi) è un disturbo che si verifica quando il paziente sta male per il movimento dovuto a un mezzo di trasporto di qualsiasi tipo.

La chinetosi può colpire quando ci si sposta o ci si muove in:

  • barca (mal di mare o naupatia),
  • treno,
  • aereo,
  • macchina (mal d’auto),
  • sulle giostre.

I disturbi dovuti alla chinetosi scompaiono quando il paziente scende dal mezzo di trasporto o dalla giostra.

La chinetosi è un disturbo molto diffuso, e spesso è poco più che un fastidio, però può causare problemi a chi deve viaggiare molto. Fortunatamente, più si viaggia e più ci si abitua al movimento, e in ogni caso si possono prendere diversi provvedimenti per diminuire il rischio di soffrirne.

Donna che soffre l'auto, con la testa fuori dal finestrino a causa della nausea

iStock.com/metamorworks

Mal di terra e mal de debarquement

Spesso indicato come Mal de debarquement, il mal di terra è una condizione neurologica che in genere segue un’esposizione prolungata al movimento, come quello tipico di una nave da crociera. Vale la pena notare che sarebbe tuttavia più corretto riservare il termine francese alla sindrome che persiste in modo cronico (settimane), mentre il mal di terra propriamente detto ne condivide alcuni tratti ma ha durata limitata a pochi minuti od ore.

Il mal di terra si manifesta come sensazione di movimento del pavimento, percepito soprattutto in posizione statica (nel letto, in piedi sotto la doccia, …).

Se il mal di terra è quindi un’esperienza relativamente comune e destinata ad una rapida risoluzione spontanea, la persistenza dei sintomi è invece segno della presenza della più rara sindrome; è tipicamente affrontata dal medico neurologo od otorinolaringoiatra e il sintomo caratteristico consiste in una sensazione di dondolio, ondeggiamento od oscillazione, che tuttavia potrebbe non essere effettiva nella realtà. È interessante notare come spesso il paziente riferisca di trarre sollievo dal movimento (ad esempio durante lo spostamento in macchina).

È purtroppo una condizione ancora poco conosciuta, per cui non esistono terapie specifiche ed efficaci, ma molti pazienti traggono beneficio da una serie di esercizi volti a ricalibrare il senso di equilibrio dell’organismo. Quando necessario può essere prescritta una breve terapia ansiolitica, volta a migliorare sintomi neurologici associati (senso di affaticamento, cambiamenti di umore e confusione).

Sebbene il periodo di esposizione al movimento responsabile (ad esempio durata della crociera) non sia proporzionale alla gravità/durata della sindrome, in genere tutti i casi sono associati a gite della durata di un giorno o più.

Cause

Non c’è completa unanimità sulle cause del disturbo, ma la teoria più accreditata ritiene che la chinetosi si verifichi quando il corpo, l’orecchio interno e gli occhi inviano segnali contrastanti al cervello, e questo può accadere quando si viaggia su un qualsiasi mezzo di trasporto.

Cosa si intende esattamente per segnali contrastanti?

Il nostro corpo acquisisce continuamente diverse informazioni dal mondo esterno, per esempio:

  • con la vista interpreta l’ambiente che lo circonda e prevede in anticipo eventuali cambiamenti (per esempio l’avvicinarsi di una curva mentre si viaggia in macchina),
  • con specifici recettori presenti a livello dell’orecchio viene gestito il senso dell’equilibrio,
  • con i recettori presenti sul corpo il cervello è consapevole in ogni momento della posizione assunta.

Quando per qualsiasi motivo le informazioni proveniente da questi tre sistemi non sono compatibili tra loro, il cervello arriva alla conclusione che ci sia un errore (per esempio dovuto ad allucinazioni) e reagisce con sintomi di malessere.

Un esempio estremo è il viaggio in nave senza la possibilità di vedere il mare; l’organismo avverte un movimento dovuto al mare mosso, ma completamente inatteso dal punto di vista visivo. Situazione simile si verifica in macchina, quando si inizia a soffrire se non si guarda “davanti”.

Il disturbo può verificarsi inoltre sulle attrazioni del luna park, ma anche nelle proiezioni cinematografiche in 3D, in cui al contrario la visione invia al cervello segnali non confermati da un relativo spostamento del corpo.

In base a questo possiamo individuare tre forme di chinetosi:

  1. causata da un movimento avvertito, ma non visto (auto, nave, …),
  2. causata da un movimento visto, ma non avvertito (simulazione 3D, realtà virtuale, …),
  3. movimento visto e sentito, ma non in modo compatibile (guida a basse velocità di auto su terreni sconnessi, in cui gli scossoni avvertiti sono superiori all’entità attesa).

Quando ci si abitua al movimento o si scende dal veicolo o dalla giostra, i sintomi possono ripresentarsi (di solito per un periodo di tempo breve).

Per alcuni pazienti (peraltro anche nel caso degli animali) in alcuni casi è sufficiente pensare al fatto di doversi muovere o prendere un mezzo di trasporto per iniziare a provare l’ansia e i sintomi della chinetosi. Ad esempio chi ha sofferto di mal d’aereo può ritrovarsi ad avere la nausea quando sale sull’aereo, anche prima del decollo.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio per la chinetosi ricordiamo:

  • viaggiare in macchina, nave, aereo, treno,
  • età (i bambini di età compresa tra i 2 e 12 anni corrono un rischio maggiore di soffrire di chinetosi),
  • essere soggetti alla nausea o al vomito,
  • avere molta paura o essere molto ansiosi,
  • viaggiare in un veicolo o in un abitacolo con una scarsa aerazione,
  • essere seduti nel sedile posteriore o in un posto da cui non si vede fuori dal finestrino,
  • gravidanza,
  • sesso (le donne sembrano essere più soggette degli uomini),
  • presenza di cattivo odore.

Sintomi

Tra i sintomi iniziali della chinetosi ricordiamo:

Alcune persone possono avere anche altri sintomi, ad esempio:

Nella maggior parte dei casi i sintomi della chinetosi inizieranno a migliorare quando l’organismo riesce ad adattarsi al tipo di movimento che causa il problema.

Nei soggetti che soffrono d’ansia prima del viaggio spesso i sintomi della chinetosi sono più gravi; ad esempio, se si viaggia su una nave da crociera e si soffre di mal di mare, i sintomi potrebbero iniziare a migliorare dopo un paio di giorni. Alcune persone, tuttavia, non si adattano e continuano ad avere i sintomi finché non scendono dalla nave.

Quando chiamare il medico

È necessario andare dal medico solo se i sintomi continuano anche una volta finito di viaggiare o di spostarsi. Il medico di famiglia è in grado di escludere altre possibili cause dei sintomi, ad esempio le infezioni virali dell’orecchio interno.

Pericoli

La chinetosi di norma scompare una volta terminato il movimento o il viaggio, e non causa complicanze sul lungo periodo, ma può essere veramente devastante per chi, per lavoro, è costretto a muoversi e viaggiare continuamente, ad esempio:

  • assistenti di volo,
  • piloti,
  • personale di bordo delle navi.

Diagnosi

Il medico chiede al paziente di descrivere i sintomi, e scopre qual è la causa del problema, ad esempio il fatto di viaggiare in barca, in aereo o in macchina. Il medico di solito non deve ricorrere agli esami di laboratorio per giungere alla diagnosi.

Cura e terapia

I sintomi lievi della chinetosi di norma possono migliorare usando alcuni semplici accorgimenti, ad esempio tenere lo sguardo fisso verso l’orizzonte o distrarsi ascoltando della musica.

Tra le altre tecniche non farmacologiche per affrontare la chinetosi ricordiamo:

  • Stare fermi. Se possibile, scegliere una cabina o un posto al centro della nave o dell’aereo, dove si avverte meno il movimento. Usare un cuscino o il poggiatesta per tenere la testa più ferma possibile.
  • Guardare un punto o un oggetto fermo, ad esempio l’orizzonte. Idealmente si dovrebbe cercare di sincronizzare la visuale ai reali movimenti subiti, trasferendo il sistema di riferimento dall’ambiente intorno al soggetto (nave, auto, …) al mondo esterno, per esempio fissando l’orizzonte finché non lo si vede fermo e orizzontale, percependo invece l’ambiente intorno come in movimento.
  • Giocare, leggere o i videogiochi possono far peggiorare i sintomi. Chiudere gli occhi può essere utile per alleviare i sintomi.
  • Respirare aria fresca: aprire i finestrini o salire in coperta serve per non avere troppo caldo, e permette di prendere una bella boccata d’aria fresca.
  • Rilassarsi. Per rilassarsi è possibile ascoltare della musica mentre ci si concentra sulla respirazione o su un’attività mentale semplice, come contare a ritroso da 100 a 1.
  • Non preoccuparsi. Il viaggio che si deve affrontare non deve rappresentare un problema: se ci si preoccupa, si è più a rischio di soffrire di chinetosi.

Inoltre è una buona idea evitare i pasti pesanti e gli alcolici prima del viaggio. Durante il viaggio è opportuno mantenersi idratati bevendo dell’acqua.

Farmaci

I casi più gravi di chinetosi possono essere curati con i farmaci. Di solito è consigliabile assumere i farmaci per la chinetosi prima di iniziare il viaggio, per prevenire la comparsa dei sintomi.

Ioscina

La ioscina, o scopolamina, è un farmaco molto usato per curare la chinetosi, in grado di bloccare alcuni dei segnali nervosi inviati dal sistema vestibolare.

La ioscina è vendita in farmacia senza ricetta: per funzionare deve essere assunta prima dell’inizio del viaggio. Se dovete affrontare un viaggio lungo, ad esempio un viaggio in nave o una crociera di diversi giorni, potete applicare sulla pelle i cerotti contenenti ioscina ogni tre giorni.

Tra gli effetti collaterali frequenti della ioscina ricordiamo: la sonnolenza, la visione offuscata e il giramento di testa. Poiché la ioscina può provocare sonnolenza, evitate di assumerla se dovete mettervi alla guida.

La ioscina deve anche essere usata con prudenza nei bambini, negli anziani e nei pazienti epilettici o che soffrono di altri problemi di salute a carico del cuore, dei reni o del fegato.

Antistaminici

Gli antistaminici sono usati per curare i sintomi delle allergie, ma possono anche essere utili per tenere sotto controllo la nausea e il vomito. Sono meno efficaci della ioscina, ma causano meno effetti collaterali.

Di solito sono assunti sotto forma di compresse una o due ore prima di iniziare il viaggio. Se il viaggio è lungo, probabilmente dovrete assumere una dose di antistaminico ogni otto ore. Come la ioscina, alcuni antistaminici possono causare sonnolenza. Chiedete sempre consiglio al farmacista prima di assumerli.

Dieta e integratori

Dal punto di vista della fitoterapia il principio attivo più comunemente usato per il trattamento e la prevenzione di ogni forma di nausea è lo zenzero, la cui efficacia è peraltro supportata da una discreta letteratura scientifica; è possibile trovarlo in commercio in forma di compresse, gocce, caramelle, …

Per diminuire i sintomi potete adottare questi accorgimenti relativi alla dieta:

  • evitare gli alimenti speziati, unti o grassi,
  • non mangiare troppo,
  • bere molta acqua,
  • i cracker e le bevande gasate possono aiutare a evitare la nausea,

Per chi tende a soffrire di chinetosi è consigliabile fare pasti piccoli e frequenti.

Altri rimedi

È facilmente reperibile in commercio una coppia di piccoli bracciali elastici da indossare su entrambi i polsi, studiati per esercitare una delicata pressione su uno specifico punto (P6 o Neiguan, si trova sulla superficie interna dell’avambraccio, a tre dita di distanza dalla piega di flessione del polso) che secondo la medicina tradizionale cinese se stimolati possono offrire sollievo da nausea e vomito. Si basano quindi sui principi della digitopressione, una medicina alternativa nata nelle zone orientali dell’Asia (prevalentemente India e Cina).

Le evidenze di efficacia sono limitate (sembrano essere paragonabile ad un farmaco antiemetico nella nausea post-operatoria), ma hanno il grosso vantaggio di essere caratterizzati da un profilo di tollerabilità eccellente, essendo virtualmente privi di effetti indesiderati e di controindicazioni (possono essere usati anche dalle donne in gravidanza in caso di nausee mattutine).

È possibile trovarli di diverse misure (adulti e bambini) e possono essere riutilizzate decine di volte (fino a 50, secondo il più importante produttore), finché il materiale elastico garantisce un’adeguata pressione.

Prevenzione

Per prevenire la chinetosi si può provare a ricorrere a queste precauzioni:

  • Non fumare.
  • Non mangiate pesante e non bevete alcolici 12-24 ore prima del viaggio, preferendo invece pasti leggeri e spuntini, evitando gli alimenti salati, il latte e i derivati.

Per chi viaggia in auto o in pullman:

  • Sedersi nel sedile anteriore della macchina.
  • Guardare l’orizzonte.
  • Non leggere
  • Appoggiare la testa allo schienale, per tenerla ferma
  • Puntare le bocchette di ventilazione verso la faccia.

Se soffrite di mal d’aereo, provate a seguire questi consigli:

  • Nelle 24 ore precedenti il volo mangiate leggero o fate spuntini a basso contenuto calorico.
  • Scegliete un posto nelle prime file o sull’ala.
  • Orientate le bocchette dell’aria verso il volto (attenzione alle malattie da raffreddmento).

Se soffrite di mal di mare, provate a seguire questi consigli:

  • Chiedete una cabina sul ponte superiore o verso prua
  • Quando siete sul ponte, tenete lo sguardo fisso sull’orizzonte o sulla terraferma.

Fonti e bibliografia

  • NHS, licensed under the OGL

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Barbara Greppi, medico chirurgo

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Domande e risposte
  1. Perchè tutti i farmaci più efficaci per il mal d’auto fanno venire sonno?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Perchè si tratta di vecchi antistaminici, che hanno come effetto collaterale proprio la sonnolenza; gli antistaminici più recenti non hanno questo problema, ma allo stesso modo non sono efficaci come antinausea, perchè non agiscono a livello centrale in quanto non riescono a oltrepassare la barriera ematoencefalica (una sorte di filtro protettivo verso il sistema nervoso).

  2. Dottore, si trova ancora Transcop?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo no… A beneficio dei lettori preciso che Transcop era un farmaco in forma di cerotto per la prevenzione e il trattamento delle cinetosi.