Ultima modifica

L’influenza è una malattia che, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente nel giro di una settimana, se curata in magari bastano soli 7 giorni… ?

In pazienti altrimenti sani è sufficiente un po’ di pazienza e di riposo e solo in casi selezionati è necessario il ricorso a farmaci antivirali.

Ma che dire dei molti rimedi naturali consigliati da zie e nonne? Ecco i più comuni, prove scientifiche alla mano.

Integratori di zinco

Lo zinco assunto per via orale potrebbe contribuire ad alleviare il raffreddore, ma presenta potenziali effetti collaterali e interazioni con alcuni farmaci.

Una revisione del 2024 conclude che l’integrazione di zinco potrebbe avere un effetto minimo o nullo nella prevenzione del raffreddore, ma potrebbe contribuire a ridurne la durata una volta insorto, pur associandosi a un aumento di effetti collaterali di lieve entità. Gli studi analizzati mostrano una grande variabilità negli interventi (inclusa l’associazione con altre terapie) e nei risultati, oltre a una carenza nella descrizione di alcuni aspetti metodologici. Questi fattori devono essere tenuti in considerazione prima di trarre conclusioni definitive sull’efficacia dello zinco nel trattamento del comune raffreddore.

Insomma, io rimango un po’ scettico… senza contare che lo zinco assunto per via orale può provocare nausea e disturbi gastrointestinali. L’uso prolungato, specialmente a dosaggi elevati, può portare inoltre a problemi come la carenza di rame, essendo il loro assorbimento in equilibrio a livello intestinale. Sono infine note alcune interazioni, ad esempio con antibiotici e penicillamina (utilizzata per l’artrite reumatoide).

Vitamina C

L’elefante nella stanza…

La vitamina C non previene il raffreddore, ma può ridurne leggermente durata e intensità. Una revisione del 2013 ha mostrato che l’assunzione regolare di vitamina C non diminuisce la probabilità di ammalarsi, ma potrebbe offrire piccoli benefici sui sintomi. Al contrario, assumerla solo dopo l’inizio del raffreddore non sembra migliorare le condizioni.

La vitamina C è generalmente ben tollerata, ma dosi elevate possono causare effetti collaterali come diarrea e nausea.

Ecco in quali alimenti puoi trovarla.

Echinacea

L’echinacea non ha mai dimostrato una reale efficacia nel prevenire o curare il raffreddore. Le ricerche hanno fornito risultati contrastanti, nella migliore delle ipotesi: alcune preparazioni sembrano avere un lieve effetto benefico negli adulti, mentre altre non mostrano alcuna utilità. Inoltre, non ci sono prove solide che l’echinacea riduca il numero di episodi di raffreddore. Gli studi sui bambini sono pochi e presentano risultati incoerenti.

Gli effetti collaterali dell’echinacea sono rari, ma alcune persone possono sviluppare reazioni allergiche. In uno studio su bambini, quelli che assumevano echinacea avevano un rischio maggiore di sviluppare eruzioni cutanee.

Fermenti lattici

Le evidenze che gli integratori probiotici possano prevenire il raffreddore sono limitate e poco si sa sulla loro sicurezza a lungo termine. I probiotici, ovvero i “batteri buoni” simili a quelli presenti naturalmente nell’organismo, possono essere utili per la salute generale, ma perché non assumerli in modo realmente naturale attraverso gli alimenti fermentati?

Una revisione del 2022 ha suggerito che i probiotici potrebbero aiutare a prevenire infezioni respiratorie superiori, come il raffreddore, ma le prove sono deboli e i risultati non conclusivi.

La maggior parte delle persone può assumere probiotici senza problemi o con lievi disturbi gastrointestinali, come la formazione di gas. Sono stati tuttavia segnalati rari casi di effetti collaterali gravi. Persone con condizioni di salute preesistenti gravi dovrebbero usarli solo sotto controllo medico.

Miele

Il miele è forse uno dei rimedi naturali più noti, soprattutto contro la tosse. Gli studi confermano che può essere utile, ma per nessuna ragione va somministrato a bambini con meno di 12 mesi.

Il miele sembra lenire la mucosa irritata della gola e ridurre la frequenza della tosse notturna. Uno studio pubblicato sull’European Journal of Pediatrics suggerisce che potrebbe essere efficace quanto alcuni sciroppi per la tosse.

Aglio

Limone e aglio

Shutterstock/Lubava

L’aglio è noto per le sue proprietà antimicrobiche e immunostimolanti. Una (ridottissima) revisione della Cochrane Library suggerisce che l’assunzione regolare di aglio potrebbe ridurre l’incidenza del raffreddore, ma i dati sull’influenza sono meno chiari. Potrebbe comunque essere utile come misura preventiva.

Argento colloidale

Spesso proposto come “antibiotico naturale”, l’argento colloidale non solo è privo di efficacia contro virus e batteri, ma può avere effetti collaterali gravi, come la comparsa di una colorazione permanente della pelle (argiria).

E l’omeopatia?

Non esistono prove scientifiche che dimostrino l’efficacia dei rimedi omeopatici contro l’influenza o altre malattie. L’omeopatia si basa su principi non supportati dalla ricerca medica, anche se va detto che non presenta reali controindicazioni né effetti collaterali.

Articoli Correlati
Articoli in evidenza