“Ho mangiato troppo!” Ecco cosa devi fare

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Cos’hai combinato?

L’avevi giurato a te stessa, questa volta non avresti esagerato. Porzioni piccole, ti eri detta, che ci vuole? Ovviamente niente bis e il dolce, a meno che non fosse proprio proprio una meringata, magari l’avresti anche declinato.

E poi è andata diversamente, dall’antipasto al dolce non hai saltato nulla, le porzioni sono state generose, della meringata, perché ovviamente c’era meringata, ne hai presa una seconda fetta e hai anche finito di nascosto quella che aveva avanzato tua nipote e pareva brutto a quel punto declinare sulla cheesecake di zia Lucia, non la vedevi da prima della pandemia e non potevi mica rischiare che si offendesse, no?

Il problema è che adesso la cheesecake te la senti in gola, tutto il resto del pasto ha gonfiato così tanto la tua pancia che hai dovuto non aprire un bottone dei pantaloni, due bottoni, due! Ed ovviamente nausea, senso di pesantezza e gli occhi che ti stanno implorando di potersi chiudere per solo cinque minuti, ma che dentro di te sai che diventerebbero 5 ore e non puoi permetterti di rischiare di iniziare a russare come un trattore e lasciare la bavetta sul cuscino del divano Chesterfield nuovo di tua suocera.

Donna che ha mangiato troppo

Shutterstock/Inspiration GP

Cosa sta succedendo nel tuo corpo

Lasciamo per una volta da parte le calorie e concentriamoci sul fatto che in questo momento vorresti solo essere a casa per sprofondare nel tuo letto e svegliarti tra 36 ore. Per capire come intervenire per accelerare la digestione, può essere utile individuare le criticità della situazione:

  1. L’eccesso di cibo fa fisicamente espandere lo stomaco oltre le sue dimensioni abituali, per adattarsi al volume introdotto. Fortunatamente lo stomaco è dotato di una struttura elastica, che gli permette di adattarsi, ma questo significa inevitabilmente andare a comprimere tutto ciò che gli sta attorno. E questo causa disagio. Molto disagio, tanto che perfino i vestiti appaino ormai troppo stretti.
  2. Dover digerire così tanto cibo significa allungare i tempi necessari allo svuotamento dello stomaco, soprattutto in presenza di grassi, e tutt’a un tratto capisci che forse non è stata una grande idea abbondare di olio piccante sull’insalata dopo aver mangiato la parmigiana di melanzanze e il frittino misto notoriamente leggero di zia Pina. E così mentre quel cibo indugia nella pancia dandoti la percezione che potrebbe non essere mai più digerito, ma al contrario rimanere lì per sempre, inizierà a spingere anche contro il diaframma, il muscolo su cui poggiano cuore e polmoni, tanto da indurti ad una respirazione più superficiale.
  3. Per digerire tutto questo cibo lo stomaco inizia a produrre acido cloridrico come se non ci fosse un domani, ma il problema è che lo stomaco è già molto pieno, per cui è un continuo avvertire la risalita di cibo e di acidi lungo l’esofago, talvolta fino in gola. E bruciore, tanto bruciore.
  4. Ovviamente non hai smesso un secondo di parlare, ma no, non è stato spettegolare, è stata una semplice condivisione di informazioni sulla vita sentimentale dei parenti fino al terzo grado. E comunque non smettevi nemmeno con la bocca piena, quindi inevitabilmente hai deglutito un sacco di aria insieme ad ogni boccone, che insieme all’acqua gasata e allo spumantino stanno dando vita ad una serie di reazioni chimiche che ti paiono in grado di gonfiare un intero tendone da circo a 3 piste.
  5. Tutto questo lavoro richiede un grande sforzo fisico da parte del tuo organismo, che dirotta tutto il sangue che può, ricco di energia e di ossigeno, verso stomaco ed intestino. Ma se le risorse le dirottiamo lì non potranno essere usate altrove e questo è parte della causa della palpebra calante, che insieme all’azione dei carboidrati è un mix micidiale, che abbatterebbe un elefante africano.
  6. E infine il tuo metabolismo, che potrebbe accelerare nel disperato tentativo di disfarsi di una parte del leggero eccesso calorico che ti sei regalata: caldo e sudore come se fossi in coda alle poste al 14 agosto, talvolta addirittura vertigini, e potenzialmente anche battito accelerato.

Rimedi per digerire

In fondo te la sei cercata, lo sai anche tu, ma vediamo come diminuire il più possibile i tempi necessari alla ripresa:

  1. Nessun pisolino, non cedere alla tentazione. Per quanto un pisolino veloce dopo un pasto abbondante sembri una buona idea, perché magari lo fai abitualmente come me, non lo è se hai esagerato. Se ti sdrai con lo stomaco pieno il cibo può risalire più facilmente lungo il tratto digestivo, piuttosto che andare dove deve, verso il basso e verso l’intestino. La forza di gravità è tua amica, sfruttiamola.
  2. Una passeggiata, quello che ti serve è una passeggiata tranquilla. Il movimento è in grado di stimolare attivamente la motilità del tratto digerente, favorendo così il transito del cibo e lo svuotamento dello stomaco. Niente corse e niente partitella dopo pranzo però, perché in quel caso il sangue verrebbe dirottato ai muscoli e la digestione rallenterebbe.
  3. Eviterei anche bicarbonato e rimedi simili, introdurre ulteriori bollicine nello stomaco quando si è esagerato potrebbero aumentare ulteriormente la sensazione di gonfiore e la quantità di gas da espellere.
  4. Invece non aver paura di bere. Acqua, intendo. Non solo non è un problema farlo durante il pasto, anzi, ma anche dopo mantenersi idratati è di grande aiuto per evitare costipazione e favorire l’eliminazione del sale in eccesso perché sì, le patatine rustiche della nonnina sono sempre le migliori del mondo, ma probabilmente esagera un po’ con il sale.

E al momento del pasto successivo? Comportati a prescindere, nel senso che se piuttosto che introdurre di nuovo del cibo preferiresti davvero una coda di 2 ore alle Poste allora sentiti libera di saltare e limitati magari ad una tisana, ma se invece avessi appetito riprendi semplicemente la tua routine normale, evitando la tentazione di voler compensare a tutti costi lo strappo fatto. Un bel piatto di verdura abbondante, un po’ di carboidrati da fonti integrali e magari un po’ di legumi.

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