Periostite tibiale e dolore allo stinco: cause, sintomi e rimedi

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Introduzione

Per periostite s’intende un’infiammazione della parte più esterna dell’osso, che prende il nome di periostio; la periostite tibiale e la causa probabilmente più comune di dolore allo stinco (il davanti della parte inferiore delle gambe) ed è un disturbo causato in genere dall’attività fisica.

Il sintomo caratteristico della condizione è un dolore sordo lungo il margine della tibia, talvolta associato a un leggero gonfiore; può manifestarsi durante e dopo l’attività fisica e peggiorare alla pressione. Il dolore da periostite è in genere localizzato lungo la parte interna nei due terzi inferiori della tibia, mentre in caso di frattura da stress il fastidio è più acuto e localizzato nel sito di frattura.

Questo inofrtunio è frequente in soggetti che vanno spesso a correre o che praticano altre attività che portano a mettere ripetutamente peso sulle gambe, come il tennis o la pallacanestro. Non si tratta di una condizione grave, ma è comunque in grado di ostacolare l’attività fisica e peggiorare se trascurato.

È importante non correre se doloranti, ma si tratta di un disturbo che perlopiù può essere gestito a casa e che migliora nell’arco di qualche settimana.

Ricostruzione grafica con un primo piano di una gamba di un runner e lo stinco evidenziato in rosso

iStock.com/Yuri_Arcurs

Cause

Le cause non sono sempre chiare, ma in genere la periostite è dovuta ad attività sportiva come la corsa o esercizi che richiedano l’appoggio e il carico frequente sulle gambe; questi microtraumi ripetuti si ritiene che possano portare alla comparsa di infiammazione e gonfiore del tessuto intorno alla tibia, l’osso principale dello stinco.

Le probabilità di sviluppare una periostite aumentano in presenza di specifici fattori, tra cui ricordiamo:

  • un’improvvisa variazione nel livello di attività, come un nuovo programma di esercizio o il brusco aumento della distanza o della velocità della corsa (aumento del volume dell’allenamento),
  • correre su superfici dure o irregolari,
  • correre con scarpe inadatte o usurate, che non ammortizzano né sostengono adeguatamente il piede,
  • sovrappeso,
  • piedi piatti o piedi che tendono a ruotare in dentro (condizione nota come sovra-pronazione),
  • polpacci contratti e caviglie deboli, o un tendine di Achille (la banda di tessuto che collega il tallone ai muscoli del polpaccio) eccessivamente teso,
  • fumo,
  • carenza di vitamina D (fonte).

Le donne sembrano esserne più soggette rispetto agli uomini.

Sintomi

Il sintomo principale della periostite è il dolore delle ossa dello stinco, sul davanti della parte inferiore delle gambe.

Il dolore tende a:

  • iniziare poco dopo l’attività fisica,
  • migliorare gradualmente con il riposo; talvolta, il dolore scompare mentre ci si sta ancora allenando, ma alla lunga tende a diventare costante e persistere anche durante il riposo,
  • essere inizialmente più una dolenzia sorda, per poi eventualmente trasformarsi in acuto o grave fino ad impedire il gesto sportivo,
  • essere bilaterale (colpire entrambe le gambe),
  • interessare una zona estesa dello stinco (oltre 5 cm), mentre un dolore più localizzato suggerisce una possibile frattura da sforzo.

Talvolta, ci può anche essere gonfiore.

Quando contattare il medico

Se il dolore non migliora nonostante gli accorgimenti descritti, vale la pena consultare il medico, che potrebbe:

  • analizzare i sintomi ed esaminare le gambe per cercare di stabilire le cause del dolore,
  • prescrivere una radiografia o altra indagine per immagini delle gambe; la radiografia può sembrare normale, rendendo così necessarie altre metodiche di studio per consentire la diagnosi o identificare altre cause di dolore alle gambe,
  • raramente richiedere scintigrafia ossea e/o una risonanza magnetica nucleare per operare una diagnosi differenziale con la frattura da stress,
  • raccomandare il ricorso alla fisioterapia; un fisioterapista può valutare il danno, illustrare alcuni esercizi e suggerire un programma di attività adatto,
  • richiedere il consulto di un chirurgo ortopedico o di un esperto di medicina sportiva.

Altre cause di dolore allo stinco

Il dolore agli stinchi può anche dipendere da:

  • Fratture da sforzo (sottili fissurazioni dell’osso); il dolore è in genere monolaterale, ma talvolta può interessare ambedue le gambe. Di solito, è confinato a un’area piccola e ci può essere gonfiore.
  • Slogatura o strappo; possono provocare gonfiore, lividi e dolore che si protrae a riposo
    lesione tendinea; i sintomi consistono in
    • dolore,
    • rigidità,
    • debolezza
    • e una sensazione di stridio nel muovere la zona colpita.
  • Riduzione dell’apporto sanguigno alle gambe (arteriopatia periferica); l’attività fisica scatena in genere un dolore persistente che scompare dopo pochi minuti di riposo.
  • Gonfiore dei muscoli della gamba (sindrome compartimentale); causa un dolore crampiforme dei muscoli che si sviluppa gradualmente durante l’esercizio e sparisce rapidamente a riposo.

Rimedi naturali

In genere la periostite può essere gestita a casa, ecco come aiutarsi ad alleviare il dolore e permettere la guarigione della gamba:

  • riposo: interrompere l’attività che causa il dolore per almeno due o tre settimane, sarà poi possibile riprenderla progressivamente;
  • ghiaccio: praticare frequenti impacchi di ghiaccio (va bene anche un surgelati avvolto in un canovaccio) sugli stinchi per circa 10 minuti nei primi giorni, questo aiuterà a ridurre dolore e gonfiore,
  • antidolorifici: se necessario assumere analgesici e antinfiammatori da banco, come Tachipirina o ibuprofene, per alleviare il dolore,
  • praticare attività a basso impatto: durante la convalescenza, la cyclette, il nuoto e lo yoga sono esempi di attività che aiutano a mantenersi in forma senza esercitare troppa pressione sugli stinchi.

A seguito di periostite si potranno riprendere le attività abituali nell’arco di qualche settimana, una volta scomparso il dolore. È fondamentale aumentare il livello di attività gradualmente, agendo soprattutto sul tempo dedicato alla corsa o alla pratica sportiva.

Assicurarsi di adottare le misure di prevenzione riportate oltre per ridurre il rischio di recidive.

Prevenzione

Ecco come ridurre i rischi di periostite:

  1. Calzare scarpe che ammortizzino e sostengano il piede adeguatamente; può essere utile consultare un esperto in un negozio specializzato se è la prima volta che si acquistano scarpe da runner.
  2. Per quanto possibile correre e allenarsi su superfici piane e morbide, come aree ricreative o campi da gioco.
  3. Variare il proprio livello di attività con gradualità.
  4. Alternare esercizi ad alto impatto, come la corsa, con attività più blande, come il nuoto.
  5. Dimagrire se in sovrappeso.
  6. Migliorare forza e flessibilità complessive.
  7. Praticare un adeguato riscaldamento prima dell’attività fisica e stretching alla fine; in particolare è utile fare stretching dei polpacci e della parte anteriore delle gambe.
  8. Consultare un podiatra (specialista dei piedi) se affetti da piedi piatti o in pronazione eccessiva. Il podiatra può consigliare inserti di sostegno per le scarpe per ridurre la pressione sugli stinchi.

Fonti e bibliografia

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Barbara Greppi, medico chirurgo

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Domande e risposte
  1. Per un forte trauma (porta della macchina…) allo stinco va bene il Lasonil?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Se intende per l’ematoma (colore blu) Lasonil non è più specifico, si tratta infatti ad oggi di un antinfiammatorio (è diverso rispetto alla molecola del passato). Può aiutare a ridurre il dolore, va invece evitato in presenza di tagli.