Cistite dopo rapporti sessuali: cause e rimedi

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Cistite post-coitale

La cistite post-coitale (talvolta anche cistite da luna di miele) è un’infezione della vescica che si verifica dopo un rapporto sessuale.

Si tratta di un disturbo che affligge molte donne e che si stima possa riguardare circa il 60% delle cistiti ricorrenti nelle donne.

Cause

Se il rapporto sessuale è l’evento scatenante l’infezione, sono numerosi i fattori che possono predisporre la donna a sviluppare la cistite:

  • Alterazioni ormonali: La carenza di estrogeni, ad esempio in menopausa o durante l’allattamento, può rendere i tessuti urogenitali più vulnerabili alle infezioni.
  • Problemi del pavimento pelvico: Un pavimento pelvico iperattivo o contratto può favorire microtraumi durante il rapporto.
  • Secchezza vaginale: Una lubrificazione inadeguata aumenta il rischio di microlesioni.
  • Alterazioni della flora batterica: Squilibri della flora vaginale o intestinale possono favorire la proliferazione di batteri patogeni.
  • Fattori anatomici: In alcune donne la conformazione anatomica può facilitare la risalita dei batteri in vescica durante il rapporto.
  • Problemi metabolici: Il diabete, ad esempio, aumenta la suscettibilità alle infezioni urinarie.

Anche lo stress può predisporre allo sviluppo di cistite (ad esempio causando contrazione muscolare vaginale e riducendo la lubrificazione durante il rapporto), oltre a peggiorare la percezione del dolore.

Sintomi

Donna che si tocca il ventre a causa del fastidio da cistite

Shutterstock/Pixel-Shot

La cistite post-coitale si manifesta tipicamente entro 24-72 ore dopo un rapporto sessuale e si manifesta come altre forme di cistite:

Cistite emorragica

Sebbene non comune, in alcuni episodi di cistite può comparire anche sangue nelle urine.

Il segno può essere allarmante, ma fortunatamente in genere non pregiudica la possibilità di una rapida risoluzione dei sintomi.

In genere la presenza di sangue visibile nelle urine (ematuria macroscopica) indica un danno importante al rivestimento interno della vescica, che permette ai batteri come l’Escherichia coli di invadere più facilmente e in profondità i tessuti della vescica.

Cosa fare?

In presenza di episodi ricorrenti è importante comprendere che la cistite post-coitale potrebbe non essere esclusivamente un problema urologico, ma potrebbe avere anche implicazioni ginecologiche e sessuali. Spesso la donna accusa dolore durante i rapporti (dispareunia) e a problemi come la vestibolodinia. Per questo, un approccio multidisciplinare che coinvolga urologo, ginecologo e sessuologo può essere molto utile per affrontare il problema in modo completo.

Sebbene generalmente autolimitante, il trattamento delle infezioni delle vie urinarie con
antibiotici garantisce una risoluzione più rapida dei sintomi, ma al prezzo di un aumento dei fenomeni di resistenza e un peggioramento della flora batterica vaginale e intestinale (con il rischio, ad esempio, di sviluppare candida vaginale).
Quindi, seppure l’uso di antibiotici rimanga fondamentale nel trattamento degli episodi acuti, per prevenire le recidive è essenziale agire sui fattori predisponenti. L’obiettivo è migliorare le difese naturali dell’organismo, piuttosto che concentrarsi solo sull’eliminazione dei batteri:

  • Curare l’igiene intima, evitando prodotti aggressivi.
  • Urinare subito dopo il rapporto sessuale per favorire una naturale pulizia delle vie urinarie.
  • Assicurare una buona idratazione.
  • Utilizzare lubrificanti se necessario.
  • Trattare eventuali problemi del pavimento pelvico con fisioterapia specifica.
  • Considerare l’uso di estrogeni locali in menopausa, se indicato dal medico.
  • Normalizzare l’intestino in caso di stitichezza o sindrome dell’intestino irritabile.
  • Controllare la glicemia in caso di diabete.

Qualora non fosse sufficiente è possibile valutare:

  • assunzione di cicli di integratori a base di cranberry,
  • cicli preventivi di antibiotici della durata di 6-12 mesi,
  • assunzione di antibiotico entro 2 ore dal rapporto.

Vedere anche: Rimedi naturali per la cistite

Anche nell’uomo può manifestarsi una cistite dopo un rapporto sessuale?

Sebbene possibile, è in realtà un’evenienza molto rara. In caso di fastidi urogenitali avvertiti a seguito di uno o più rapporti l’ipotesi di cistite entra in diagnosi differenziale con infiammazioni e infezioni della prostata, sicuramente più comuni.

Fonti e bibliografia

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