Il gonfiore alle gambe, più correttamente edema periferico, è un disturbo molto comune che può avere cause diverse: problemi circolatori, linfatici, renali, ormonali, ma anche semplici abitudini di vita scorrette.
Quando si accumula troppo liquido nei tessuti, le gambe si gonfiano, diventano pesanti e a volte dolenti, ma è importante sapere che nel caso di genesi benigna l’alimentazione gioca un ruolo determinante nel favorire o contrastare questo fenomeno.
Insaccati e carni lavorate
Gli insaccati (prosciutto, salame, mortadella, wurstel, …) e le carni conservate (bacon, carne in scatola, bresaola industriale) sono ricchissimi di sodio, utilizzato come conservante e insaporitore. Il sodio è uno dei principali responsabili della ritenzione idrica: quando ne introduciamo troppo l’organismo trattiene acqua per cercare di mantenere l’equilibrio salino nel sangue.
L’eccesso di sodio causa un aumento del volume dei liquidi nei vasi sanguigni e nei tessuti, peggiorando il gonfiore soprattutto negli arti inferiori, dove il ritorno venoso è più difficile.
Formaggi stagionati e molto salati

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Formaggi come pecorino, parmigiano, grana, gorgonzola o provolone piccante contengono elevate quantità di sale (oltre che di grassi saturi). Anche se consumati in piccole dosi, contribuiscono all’accumulo di liquidi nei tessuti.
A peggiorare la situazione, i grassi saturi favoriscono uno stato infiammatorio cronico di basso grado, che può peggiorare la permeabilità dei vasi capillari e facilitare l’uscita di liquido nei tessuti (edema interstiziale).
Snack salati confezionati
Patatine in busta, salatini, arachidi salate e caramellate, crackers industriali: sono alimenti altamente processati, molto ricchi di sale ma poveri di potassio, un minerale che ha un effetto opposto al sodio e che aiuta l’organismo a liberarsi dei liquidi in eccesso attraverso i reni.
Una dieta sbilanciata con tanto sodio e poco potassio è un terreno fertile per la ritenzione idrica e il gonfiore alle gambe, soprattutto in chi ha una predisposizione genetica o soffre di problemi circolatori.
Dolci industriali e prodotti da forno
Brioches confezionate, merendine, biscotti farciti, torte industriali: sono alimenti ad alta densità calorica, con zuccheri semplici, farine raffinate, grassi trans. Non sempre contengono sodio in grandi quantità, ma possono favorire la ritenzione di liquidi indirettamente, per diversi motivi:
- Causano picchi glicemici che stimolano l’insulina, ormone che tende a far trattenere sodio e acqua;
- Favoriscono l’aumento di peso e quindi la pressione venosa negli arti inferiori;
- Stimolano processi infiammatori che peggiorano la funzione dei vasi linfatici e venosi.
Cibi pronti e fast food
I piatti pronti (lasagne da microonde, zuppe in lattina, piatti surgelati da riscaldare) e il cibo da fast food sono una delle principali fonti nascoste di sodio nella dieta occidentale. Anche quando non risultano salati al gusto, possono contenere dosi massicce di sale aggiunto per motivi di conservazione e palatabilità.
Inoltre, spesso contengono conservanti come glutammato monosodico (MSG), che può causare ritenzione idrica in soggetti sensibili, oltre a contribuire a un aumento generalizzato dell’apporto salino quotidiano.
Alcuni consigli pratici
Per prevenire e contrastare le gambe gonfie, oltre a evitare i 5 cibi descritti, è utile:
- Bere acqua regolarmente (almeno 1,5–2 litri al giorno);
- Aumentare il consumo di frutta e verdura fresca, ricche di potassio (es. banane, kiwi, spinaci, pomodori);
- Ridurre il sale in cucina, usando spezie ed erbe aromatiche;
- Favorire alimenti integrali, che aiutano la funzionalità intestinale e riducono l’infiammazione sistemica;
- Fare movimento, anche leggero ma quotidiano, per stimolare la circolazione linfatica e venosa.
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