Vaccino per il coronavirus (Pfizer), quello che devi sapere

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ATTENZIONE: Il presente video è superato in termini di modalità di accesso ai vaccini, mentre se ne conferma la validità relativamente alla spiegazione di come funziona il vaccino a mRNA.

Cos’è un vaccino?

Un vaccino è una preparazione artificiale, costituita da

  • patogeni inattivati,
  • da loro componenti
  • o più recentemente da mRNA (che possiamo immaginare come le istruzioni per creare i necessari anticorpi),

che consente di scatenare una risposta immunitaria contro un antigene senza contrarne la malattia. Tale pratica consente di sviluppare la cosiddetta immunità acquisita, ossia la capacità da parte del sistema immunitario di produrre anticorpi che combattano efficacemente un patogeno specifico quando si entra in contatto con esso.

La vaccinazione non è un inoculo di anticorpi contro un patogeno: nonostante questo sia un luogo comune diffuso, tale pratica prende il nome di immunizzazione passiva e presenta ambiti di applicazione molto diversi da quelli della vaccinazione standard (tra le più comuni ricordiamo la somministrazione di immunoglobuline nei pazienti a rischio di tetano).

L’introduzione dei vaccini ha migliorato drasticamente la salute collettiva, in quanto ha consentito di proteggere individui fragili (soprattutto bambini ed anziani) da condizioni gravissime e in alcuni casi ha reso possibile lo sviluppo dell’immunità di gregge (che ha peraltro portato alla completa scomparsa di malattie come il vaiolo).

Vaccino COVID-19 Comirnaty – BioNTech/Pfizer

Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (nome commerciale Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti adulti (di età pari o superiore a 16 anni).

Sono ad oggi state autorizzate tre diverse formulazioni:

  • Comirnaty
  • Comirnaty Original/Omicron BA.1 (vaccino bivalente, contenente cioè le informazioni relative al ceppo originale ed al ceppo Omicron BA.1)
  • Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 (vaccino bivalente, contenente cioè le informazioni relative al ceppo originale ed al ceppo Omicron BA.5, l’attuale variante preponderante).

Cosa contiene?

Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19; nelle formulazioni bivalenti l’informazione è duplice, in particolare 15 microgrammi di principio attivo (mRNA) per ciascuno.

Gli eccipienti contenuti sono:

  • ((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) (ALC-0315)
  • 2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide (ALC-0159)
  • 1,2-distearoil-sn-glicero-3-fosfocolina (DSPC)
  • colesterolo
  • trometamolo
  • trometamolo cloridrato
  • saccarosio
  • acqua per preparazioni iniettabili

 

Come viene somministrato?

Sono richieste 2 iniezioni, in genere praticate nel muscolo del braccio, ad almeno 3 settimane l’una dall’altra per il ciclo di vaccinazione iniziale.

Eventuali dosi booster vengono somministrate ad una distanza minima di 3 mesi dal ciclo di vaccinazione iniziale, che può anche essere stato praticato con un vaccino diffente.

 

Dopo quanto è efficace?

Sebbene sia complesso stimare un’effettiva efficacia numerica per l’ampia variabilità di condizioni possibili, si ritiene che il vaccino raggiunga l’efficacia massima entro una settimana dalla seconda dose.

Quanto dura la protezione?

Si stima non meno di diversi mesi, ma anche in questo caso è difficile trarre conclusioni certe a causa dell’ampia variabilità di casi possibili.

Quali sono gli effetti collaterali?

Secondo quanto emerge dallo studio del vaccino BioNTech/Pfizer, più di una persona su 10 ha manifestato uno o più dei seguenti sintomi (risoltisi entro alcuni giorni):

Possono interessare fino a 1 persona su 10

Fino a una persona su 100 ha segnalato

Fino a una persona su 1000 ha sviluppato

Fino a 1 persona su 10.000 ha sviluppato

Le infiammazioni cardiache possono svilupparsi pochi giorni dopo la vaccinazione e si sono
verificate principalmente entro 2 settimane; sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani.

I casi di shock anafilattico sono stati rari.

Le reazioni sistemiche, ossia quelle che coinvolgono l’intero organismo o alterazioni lontane dal sito d’iniezione (come la febbre, i brividi, la stanchezza, …) sono state più frequenti e severe dopo la seconda dose; più in generale sembra meglio tollerato dalla popolazione anziana rispetto a quella più giovane.

L’attuale vaccinazione di massa contribuirà a meglio definire il profilo di tollerabilità del vaccino.

Ci sono controindicazioni?

  • Chi dovesse aver già contratto l’infezione in passato può comunque vaccinarsi senza rischio.
  • Per i soggetti allergici verrà eseguita una valutazione personale, per definire il rapporto rischio/beneficio della somministrazione.
  • Chi dovesse sviluppare una grave reazione allergica dopo la prima dose non potrà ricevere la seconda.

Ad oggi i soggetti affetti da malattie autoimmuni, immunodepresse o con malattie croniche (diabete, tumori, malattie cardiovascolari) non figurano tra le controindicazioni e possono quindi accedere alla vaccinazione.

E le donne in gravidanza/allattamento?

I dati relativi alla somministrazione delle formulazioni più recenti non sono ancora disponibili, ma le informazioni raccolte durante la prima campagna vaccinale non hanno rilevato effetti
negativi né sulla gravidanza né sul neonato. Comirnaty, a meno di controindicazioni specifiche, può quindi essere usato durante la gravidanza.

Le stesse considerazioni valgono anche per l’allattamento.

I bambini possono essere vaccinati?

Il vaccino BioNTech/Pfizer è ad oggi destinato solo ad adulti con età superiore ai 12 anni.

Primo piano di una siringa che estrae del liquido da un flaconcino

iStock.com/MarianVejcik

 

Vaccini a mRNA

I vaccini a mRNA, come quello di BioNTech/Pfizer, contengono RNA messaggero, ossia materiale genetico in grado di essere utilizzato dalle cellule dell’organismo umano come istruzioni per la produzione di proteine utili alla difesa verso il virus per cui sono stati pensati, ad esempio il SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19.

Le proteine così prodotte sono una copia di una specifica proteina esposta dal virus e questo consente all’organismo di riconoscerla come estranea ed avere il tempo per prepararsi attraverso la sintesi delle necessarie contromisure, da utilizzare in seguito in caso di contagio.

Modificano il codice genetico del paziente?

Assolutamente no, possiamo immaginarli invece come un libretto d’istruzioni che viene utilizzato dalle strutture dell’organismo per la produzione di proteine copia di quelle virali in grado di stimolare il sistema immunitario.

Queste istruzioni NON vengono inglobate dal DNA dell’ospite.

Che fine fa allora l’mRNA iniettato?

Va incontro a naturale degradazione poco dopo l’inoculazione, un tempo quantificabile in qualche giorno.

Possono causare l’infezione?

I vaccini a mRNA non contengono il virus e per questo non possono provocare la malattia.

Cos’è la proteina Spike e perché è così importante?

I virus SARS-CoV-2 riescono ad innescare l’infezione grazie alla presenza di una proteina presente sulla superficie della propria parete che agisce come se fosse una chiave, permettendo l’accesso dei virus nelle cellule dell’organismo.

Tutti i vaccini attualmente approvati sono stati messi a punto con l’obiettivo di indurre una risposta immunitaria in grado di bloccare proprio questa proteina, chiamata proteina Spike, e prevenendo così l’infezione delle cellule.

Se mi sottopongo alla prima dose con un vaccino, posso ricevere la seconda di un altro?

Non disponiamo ancora di dati in merito, è quindi auspicabile che il richiamo venga eseguito con la stessa formulazione.

Domande frequenti

I vaccini contro il COVID-19 sono stati sviluppati in poco tempo, come possono essere sicuri?

Sebbene i tempi si siano necessariamente accorciati rispetto all’iter tradizionale, la valutazione della sicurezza non è stata sottovalutata grazie principalmente a due fattori:

  • numero dei volontari sottoposti alla vaccinazione durante le fasi preliminari sensibilmente superiore alla norma,
  • sforzo economico da parte delle aziende produttrici, per velocizzare il processo di ricerca e verifica senza sacrificare aspetti come sicurezza, affidabilità ed efficacia.

I test richiesti dalle autorità internazionali ed effettuati sui candidati vaccini contro il Sars-Cov-2 sono gli stessi di tutti gli altri farmaci e vaccini già approvati in precedenza.

I vaccini possono causare la comparsa dell’infezione?

No, nessuno degli approcci usati verso la COVID-19 può indurre lo sviluppo d’infezione.

Possono alterare i risultati di tampone e sierologico?

Non possono alterare il risultato del tampone, mentre possono positivizzare il sierologico (anzi, ci si aspetta che succeda, segno di immunizzazione).

Le persone vaccinate possono trasmettere l’infezione ad altre persone?

Sì, è possibile che venga comunque contratta l’infezione (in forma asintomatica o meno) e potrebbero quindi essere fonte di contagio; i dati raccolti in questi anni dimostrano tuttavia che il periodo in cui si rimane infetti è mediamente inferiore.

Fonti

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