Occhi stanchi e pesanti (astenopia): cause e rimedi

Ultima modifica

Introduzione

L’astenopia, o affaticamento oculare, è una condizione comune che si verifica a seguito di un uso prolungato e intenso della vista, ad esempio durante la guida su lunghe distanze oppure in caso di utilizzo prolungato di dispositivi digitali (computer, cellulare, tablet, …).

È quindi il termine medico che indica la sensazione di occhi stanchi e/o pesanti.

L’affaticamento oculare può essere fastidioso, ma solitamente non è grave e migliora fino a scomparire quando gli occhi vengono fatti riposare; se ciò non avviene è opportuno rivolgersi al medico oculista, perché potrebbe al contrario essere un campanello d’allarme di una condizione più severa.

Donna che si frega gli occhi

iStock.com/bymuratdeniz

Cause

Le cause più comuni di astenopia includono:

  • utilizzo prolungato di dispositivi digitali (computer, cellulare, tablet, …)
  • lettura prolungata
  • guida su lunghe distanze
  • esposizione a luci intense per lunghi periodi.

In alcuni casi la percezione di occhi stanchi e affaticati può invece essere espressione di una malattia oculare, tra cui ricordiamo ad esempio:

  • ipermetropia (la vista degli oggetti vicini risulta più sfocata rispetto a quelli lontani)
  • presbiopia (condizione con sintomi sovrapponibili all’ipermetropia, ma per cause diverse, e tipica dell’età tardo-adulta )
  • astigmatismo (condizione che limita la messa a fuoco di oggetti sia vicini che lontani)
  • congiuntivite cronica (infiammazione della congiuntiva)
  • sindrome da occhio secco
  • maculopatie o retinopatie degenerative (condizioni croniche ed associate a gravi complicazioni)

L’utilizzo dei dispositivi digitali, ed in particolare il personal computer, è una delle cause più comuni di astenopia, tanto che viene definita come “Sindrome da visione al computer”: coloro che utilizzano il PC per 2 o più ore di fila al giorno sono maggiormente a rischio di sviluppare questa condizione clinica. Solitamente i sintomi compaiono da 1 a 3 anni dopo l’esposizione quotidiana al dispositivo digitale.

L’utilizzo del computer affatica maggiormente gli occhi, rispetto alla lettura del materiale cartaceo perché:

  • si sbattono meno le palpebre (meccanismo che sembra banale, ma che è molto importante perché permette di idratare e rilassare l’occhio)
  • talvolta vengono utilizzati dispositivi/regolazioni con un insufficiente contrasto tra il testo e lo sfondo
  • lo schermo non viene visualizzato ad una distanza ideale
  • la postura spesso non è quella corretta
  • la presenza di aria condizionata o di ventilatori, soprattutto nei luoghi di lavoro, provoca un maggior rischio di secchezza oculare.

Sintomi

I segni e sintomi caratteristici di astenopia possono includere una combinazione variabile di:

Diagnosi

Quando l’astenopia non si risolve con il riposo, è opportuno rivolgersi ad un oculista.

Il primo passo del percorso diagnostico consiste nell’anamnesi, una serie di domane rivolte al paziente e volte ad approfondire

  • lo stato di salute generale
  • ifarmaci assunti
  • gli eventuali fattori ambientali che possano essere correlati ai segni e sintomi lamentati.

Il passo successivo è lo svolgimento di un approfondito esame della vista, alla ricerca di eventuali malattie sottostanti e potenzialmente responsabili dell’affaticamento oculare. I test che possono aiutare nella diagnosi sono i seguenti:

  • test dell’acuità visiva vicino/lontano
  • esame della refrazione oculare, per valutare eventuali difetti di rifrazione oculare (miopia, ipermetropia, astigmatismo)
  • esame del fondo oculare

Complicanze

Una delle principali complicanze all’utilizzo dei dispositivi digitali è l’esposizione alla luce blu presente nei fasci di luce emessi da tali apparecchiature, che possono risultare dannosi a lungo termine. Una parte di questa luce blu emessa può causare:

Rimedi, trattamento e prevenzione

Nella maggior parte dei casi l’astenopia è reversibile e migliora dopo che gli occhi vengono fatti riposare.

Se al contrario la sensazione di bruciore, occhi stanchi ed affaticati dovesse persistere è necessario verificare con lo specialista l’eventuale presenza di condizioni più serie.

In molti casi è di grande utilità migliorare il proprio stile di vita quotidiano, adottando piccoli accorgimenti che possano limitare l’affaticamento oculare:

  1. Regolare l’illuminazione della stanza: quando si guarda la televisione o si utilizza un dispositivo digitale è importante mantenere una lieve illuminazione; viceversa, l’illuminazione intensa e/o l’esposizione ad una luce eccessiva possono affaticare maggiormente gli occhi
  2. Attenersi a regolari pause: è fondamentale soprattutto durante il lavoro, riposando gli occhi lontano dallo schermo digitale. Può tornare utile la regola 20-20-20: ogni 20 minuti, osservare un oggetto a 20 piedi di distanza (circa 6 metri) per almeno 20 secondi.
  3. Limitare il tempo trascorso sui dispositivi digitali, ciò è particolarmente importante per i bambini, soprattutto nei primi anni di vita.
  4. Utilizza lacrime artificiali, colliri o gel caratterizzati da una composizione simile a quelle naturali. Vengono somministrate per la prevenzione dell’occhio secco, condizione clinica frequente nei lavoratori in ambienti chiusi, caldi e secchi che utilizzano il computer per molte ore.
  5. Migliorare la qualità dell’aria dell’ambiente di lavoro (in alcuni ambienti molto secchi è opportuno l’utilizzo di un umidificatore).
  6. Regolare correttamente il contrasto e la luminosità ad un livello confortevole per ridurre al minimo l’affaticamento oculare.

Fonti e bibliografia

Articoli Correlati