Introduzione
L’astenopia, o affaticamento oculare, è una condizione comune che si verifica a seguito di un uso prolungato e intenso della vista, ad esempio durante la guida su lunghe distanze oppure in caso di utilizzo prolungato di dispositivi digitali (computer, cellulare, tablet, …).
È quindi il termine medico che indica la sensazione di occhi stanchi e/o pesanti.
L’affaticamento oculare può essere fastidioso, ma solitamente non è grave e migliora fino a scomparire quando gli occhi vengono fatti riposare; se ciò non avviene è opportuno rivolgersi al medico oculista, perché potrebbe al contrario essere un campanello d’allarme di una condizione più severa.

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Cause
Le cause più comuni di astenopia includono:
- utilizzo prolungato di dispositivi digitali (computer, cellulare, tablet, …)
- lettura prolungata
- guida su lunghe distanze
- esposizione a luci intense per lunghi periodi.
In alcuni casi la percezione di occhi stanchi e affaticati può invece essere espressione di una malattia oculare, tra cui ricordiamo ad esempio:
- ipermetropia (la vista degli oggetti vicini risulta più sfocata rispetto a quelli lontani)
- presbiopia (condizione con sintomi sovrapponibili all’ipermetropia, ma per cause diverse, e tipica dell’età tardo-adulta )
- astigmatismo (condizione che limita la messa a fuoco di oggetti sia vicini che lontani)
- congiuntivite cronica (infiammazione della congiuntiva)
- sindrome da occhio secco
- maculopatie o retinopatie degenerative (condizioni croniche ed associate a gravi complicazioni)
L’utilizzo dei dispositivi digitali, ed in particolare il personal computer, è una delle cause più comuni di astenopia, tanto che viene definita come “Sindrome da visione al computer”: coloro che utilizzano il PC per 2 o più ore di fila al giorno sono maggiormente a rischio di sviluppare questa condizione clinica. Solitamente i sintomi compaiono da 1 a 3 anni dopo l’esposizione quotidiana al dispositivo digitale.
L’utilizzo del computer affatica maggiormente gli occhi, rispetto alla lettura del materiale cartaceo perché:
- si sbattono meno le palpebre (meccanismo che sembra banale, ma che è molto importante perché permette di idratare e rilassare l’occhio)
- talvolta vengono utilizzati dispositivi/regolazioni con un insufficiente contrasto tra il testo e lo sfondo
- lo schermo non viene visualizzato ad una distanza ideale
- la postura spesso non è quella corretta
- la presenza di aria condizionata o di ventilatori, soprattutto nei luoghi di lavoro, provoca un maggior rischio di secchezza oculare.
Sintomi
I segni e sintomi caratteristici di astenopia possono includere una combinazione variabile di:
- bruciore agli occhi
- fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce)
- secchezza oculare
- sensazione di corpo estraneo nell’occhio
- visione doppia oppure offuscata
- cefalea
- difficoltà a concentrarsi
Diagnosi
Quando l’astenopia non si risolve con il riposo, è opportuno rivolgersi ad un oculista.
Il primo passo del percorso diagnostico consiste nell’anamnesi, una serie di domane rivolte al paziente e volte ad approfondire
- lo stato di salute generale
- ifarmaci assunti
- gli eventuali fattori ambientali che possano essere correlati ai segni e sintomi lamentati.
Il passo successivo è lo svolgimento di un approfondito esame della vista, alla ricerca di eventuali malattie sottostanti e potenzialmente responsabili dell’affaticamento oculare. I test che possono aiutare nella diagnosi sono i seguenti:
- test dell’acuità visiva vicino/lontano
- esame della refrazione oculare, per valutare eventuali difetti di rifrazione oculare (miopia, ipermetropia, astigmatismo)
- esame del fondo oculare
Complicanze
Una delle principali complicanze all’utilizzo dei dispositivi digitali è l’esposizione alla luce blu presente nei fasci di luce emessi da tali apparecchiature, che possono risultare dannosi a lungo termine. Una parte di questa luce blu emessa può causare:
- danno alla retina
- cataratta
- degenerazione maculare legata all’età
- disturbi del sonno
Rimedi, trattamento e prevenzione
Nella maggior parte dei casi l’astenopia è reversibile e migliora dopo che gli occhi vengono fatti riposare.
Se al contrario la sensazione di bruciore, occhi stanchi ed affaticati dovesse persistere è necessario verificare con lo specialista l’eventuale presenza di condizioni più serie.
In molti casi è di grande utilità migliorare il proprio stile di vita quotidiano, adottando piccoli accorgimenti che possano limitare l’affaticamento oculare:
- Regolare l’illuminazione della stanza: quando si guarda la televisione o si utilizza un dispositivo digitale è importante mantenere una lieve illuminazione; viceversa, l’illuminazione intensa e/o l’esposizione ad una luce eccessiva possono affaticare maggiormente gli occhi
- Attenersi a regolari pause: è fondamentale soprattutto durante il lavoro, riposando gli occhi lontano dallo schermo digitale. Può tornare utile la regola 20-20-20: ogni 20 minuti, osservare un oggetto a 20 piedi di distanza (circa 6 metri) per almeno 20 secondi.
- Limitare il tempo trascorso sui dispositivi digitali, ciò è particolarmente importante per i bambini, soprattutto nei primi anni di vita.
- Utilizza lacrime artificiali, colliri o gel caratterizzati da una composizione simile a quelle naturali. Vengono somministrate per la prevenzione dell’occhio secco, condizione clinica frequente nei lavoratori in ambienti chiusi, caldi e secchi che utilizzano il computer per molte ore.
- Migliorare la qualità dell’aria dell’ambiente di lavoro (in alcuni ambienti molto secchi è opportuno l’utilizzo di un umidificatore).
- Regolare correttamente il contrasto e la luminosità ad un livello confortevole per ridurre al minimo l’affaticamento oculare.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Francesco Netto
Medico ChirurgoIscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trieste n. 4639