Cistite nei bambini: cause, sintomi e rimedi

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Cos’è la cistite?

Le infezioni del tratto urinario (UTI) sono piuttosto comuni nei bambini e si verificano quando dei batteri raggiungono la vescica (cistite) o i reni (pielonefrite).

Un bambino affetto da cistite potrebbe presentare dei sintomi leggermente diversi dall’adulto, ad esempio febbre, vomito e/o irritabilità, oltre ovviamente al fastidio urinando.

A differenza degli adulti, i bambini (soprattutto piccoli e lattanti) devono essere rapidamente valutati da un medico, perché in genere queste infezioni non guariscono da sole e possono causare complicazioni anche gravi.

Sono invece relativamente facili da curare e di solito guariscono in circa una settimana con la prescrizione di adeguati antibiotici.

Sintomi di cistite nei bambini

Bambina che si misura la febbre

Shutterstock/antoniodiaz

La cistite nei bambini può manifestarsi con uno o più dei seguenti sintomi:

  • dolore, bruciore, sensazione pungente durante la minzione,
  • un crescente stimolo a urinare o una frequente minzione (sebbene vengano prodotte quantità molto piccole di urina),
  • febbre (non sempre presente, ma molto comune nei lattanti),
  • frequenti risvegli durante la notte per andare in bagno,
  • problemi di enuresi (perdita di urina durante la notte), anche se il bambino avesse già imparato ad andare in bagno,
  • lombalgia (mal di schiena basso) nell’area della vescica (generalmente sotto l’ombelico),
  • urina che emana un cattivo odore, che può sembrare torbida o che contiene sangue.

Molti di questi sintomi compaiono anche con un’infezione ai reni, ma in questi casi il piccolo paziente sembra più malato, con sintomi che possono comprendere anche brividi di freddo, dolore al fianco o alla schiena, stanchezza severa (letargia).

I neonati con IVU possono non presentare alcun sintomo oltre alla febbre.

Cause

La cistite nei bambini può essere causata da diversi fattori, ma la causa più comune è un’infezione batterica, solitamente provocata da batteri che normalmente risiedono nell’intestino, come l’Escherichia coli. Questi batteri possono risalire l’uretra e colonizzare la vescica, causando l’infezione. Sono più comuni nelle bambine, soprattutto a causa della breve lunghezza dell’uretra e della sua vicinanza all’ano.

Un’altra causa frequente di cistite nei bambini è legata alle abitudini igieniche. I bambini che stanno imparando a usare il bagno potrebbero non pulirsi adeguatamente dopo aver urinato o defecato, aumentando il rischio di contaminazione batterica. Inoltre, trattenere l’urina per lunghi periodi, cosa che alcuni bambini fanno quando sono molto concentrati nel gioco o a scuola, può creare un ambiente favorevole alla crescita batterica nella vescica.

Le anomalie anatomiche del tratto urinario possono anche predisporre i bambini alla cistite. Ad esempio, il reflusso vescico-ureterale, una condizione in cui l’urina refluisce dalla vescica verso i reni, può aumentare il rischio di infezioni ricorrenti. Altre malformazioni congenite del sistema urinario possono similmente interferire con il normale flusso dell’urina, creando condizioni favorevoli alle infezioni.

Fattori come una scarsa idratazione possono anche contribuire allo sviluppo della cistite. Bere poca acqua può portare a una minore frequenza di minzione, permettendo ai batteri di proliferare più facilmente nella vescica.

Infine, in rari casi, la cistite nei bambini può essere causata da irritanti esterni come saponi aggressivi, bagni bollenti o abbigliamento troppo stretto, che possono irritare l’area genitale e facilitare l’ingresso di batteri nell’uretra.

Quando chiamare il pediatra?

In caso di sintomi suggestivi di cistite si raccomanda di prendere immediatamente contatto con il pediatra; chiamare il dottore immediatamente e urgentemente in caso di bambino con febbre inspiegabile e brividi di freddo, soprattutto se accompagnati da dolore alla schiena o qualsiasi tipo di disagio durante la minzione.

Avvisare il pediatra anche in caso di:

  • minzione frequente, insolita o orinazione frequente durante la notte,
  • urina maleodorante , con sangue, o incolore,
  • dolore alla parte bassa della schiena o dolore addominale (soprattutto sotto l’ombelico),
  • febbre nei lattanti,
  • appetito ridotto e/o vomito ripetuto,
  • irritabilità.

Rimedi e cura

Il primo passo nel trattamento è solitamente la somministrazione di antibiotici, prescritti dal medico dopo aver confermato la diagnosi attraverso un’analisi delle urine e, in alcuni casi, una urinocoltura (soprattutto nei più piccoli è possibile che venga intrapresa una terapia ad ampio spettro prima della disponibilità dei risultati).

La scelta dell’antibiotico dipende dal tipo di batterio responsabile dell’infezione e dalla sua sensibilità ai farmaci. Generalmente, si opta per antibiotici a largo spettro come l’amoxicillina o il trimetoprim (Bactrim) e la durata del trattamento può variare da 1 a 7 giorni (a seconda del farmaco scelto), o anche più a lungo in casi di infezioni ricorrenti o complicate. È fondamentale completare l’intero ciclo di antibiotici prescritto, anche se i sintomi migliorano rapidamente, per prevenire recidive e resistenza batterica.

Monuril (fosfomicina) non viene invece più usato nei bambini.

I sintomi dovrebbero migliorare entro 1-2 giorni dall’inizio della terapia antibiotica.

Oltre agli antibiotici, è importante adottare misure di supporto per alleviare i sintomi e favorire la guarigione. Incoraggiare il bambino a bere molta acqua aiuta a diluire l’urina e a espellere i batteri dalla vescica. A giudizio del medico si possono anche somministrare analgesici come il paracetamolo (Tachipirina) per alleviare il dolore e il disagio associati all’infezione.

In caso di cistiti ricorrenti, il medico potrebbe prescrivere una profilassi antibiotica a basso dosaggio per un periodo prolungato.

È importante monitorare attentamente la risposta al trattamento: se i sintomi persistono o peggiorano nonostante la terapia, potrebbe essere necessario rivalutare la diagnosi o modificare il trattamento. In rari casi di infezioni gravi o complicazioni, potrebbe essere necessario il ricovero ospedaliero per una terapia antibiotica endovenosa e un monitoraggio più intensivo.

Rimedi naturali

Per i bambini più grandi, l’uso di impacchi caldi sull’addome inferiore può aiutare a ridurre il dolore e lo spasmo vescicale. È anche importante insegnare ai bambini buone abitudini igieniche, come pulirsi correttamente dopo essere andati in bagno (dall’avanti all’indietro nelle bambine) e urinare regolarmente senza trattenere l’urina per lunghi periodi.

A giudizio del pediatra vengono talvolta prescritti integratori per prevenire nuovi episodi, ad esempio in forma di cranberry.

Prevenzione

Nei bambini più piccoli ed in quelli che iniziano a fare i primi passi, il frequente cambio dei pannolini può aiutare a prevenire il diffondersi dei batteri responsabili delle cistiti.

Quando i bambini iniziano a prendersi cura di se da soli, è importante educarli ad una buona igiene: dopo ogni defecazione le ragazze e le donne dovrebbero ricordare di pulirsi dal davanti verso dietro (dalla vagina verso l’ano), non da dietro verso il davanti, per prevenire il diffondersi dei germi dal retto all’uretra.

Ai bambini si dovrebbe insegnare anche di non trattenere la pipì quando devono andare in bagno, perché l’urina che ristagna nella vescica favorisce la crescita dei batteri.

Le bambine in età scolare e le donne in genere dovrebbero evitare bagnoschiuma o saponi forti che potrebbero causare irritazioni e dovrebbero indossare biancheria in cotone anziché in nylon, poiché è meno probabile che favorisca la crescita dei batteri.

Fonti e bibliografia

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