A cosa serve?
La teanina è un amminoacido che si trova comunemente nel tè (Camellia sinensis) ed è importante non confonderla con la teina, anch’essa presente nel tè, ma semplicemente sinonimo di caffeina.
La quantità di teanina presente è in genere inferiore ai 50 mg per tazza.
Da un punto di vista chimico è strettamente correlata alla glutammina (tanto da essere in grado di conferire una nota di sapore umami all’infuso) e viene assorbita nell’intestino tenue dopo la sua l’assunzione; tanto nell’intestino quanto nel fegato può andare incontro a trasformazioni metaboliche che producono glutammato (uno dei 20 amminoacidi che usa l’organismo per la sintesi proteica). A sua volta il glutammato può essere metabolizzato in glutammina negli astrociti, cellule del sistema nervoso centrale, rendendo di fatto la teanina una sorta di piccolo jolly per le necessità del corpo.

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È importante notare come sia in grado di superare la barriera emato-encefalica, una sorta di filtro che protegge il sistema nervoso centrale, raggiungendo così il cervello dove è (in teoria) in grado di esprimere le sue proprietà psicoattive per stimolo della produzione di neurotrasmettitori quali serotonina, dopamina e glicina.
L-teanina o D-teanina?
Alcuni aminoacidi possono presentare due diverse forme della molecola nello spazio, pur con stessa composizione chimica; l’esempio più comune per spiegare il fenomeno sono le mani di un essere umano, speculari ma non identiche, e per questo non sovrapponibili.
In chimica si parla di enantiomeri L e D e, anche se sono apparentemente molto simili, possono in realtà comportarsi in modo diverso quando interagiscono con altre molecole o organismi. Ad esempio nell’organismo umano le proteine sono formate da soli amminoacidi L.
Quando non diversamente specificato, anche parlando di teanina si fa riferimento all’enantiomero L, lo stesso che si trova anche negli integratori in commercio.
La racemizzazione degli amminoacidi in acqua, ovvero la conversione dell’enantiomero L in D e viceversa, fino a un punto di equilibrio, viene favorita da temperature elevate e pH non neutri (ovvero acidi o basici); questo processo si verifica ad esempio durante la preparazione del tè.
Benefici e proprietà
Gli effetti associati all’integrazione con L-teanina sono numerosi, si ritiene che possa
- ridurre lo stress e l’ansia,
- prevenire l’aumento della pressione sanguigna causato da compiti mentali stressanti,
- favorire il sollievo dalla depressione,
- migliorare alcuni aspetti della funzione cognitiva, come ad esempio la memoria,
- aumentare la qualità del sonno.
Funziona?
La ricerca è tuttora frammentata e non particolarmente ricca; nel 2011 l’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare) ha tuttavia pubblicato una valutazione scientifica sulla teanina in relazione ai presunti effetti su
- funzioni mentali,
- mitigazione dello stress psicologico,
- miglioramento della qualità del sonno,
- riduzione dei disagi durante il ciclo mestruale
concludendo che ad oggi non esiste evidenza di una reale efficacia.
Una valutazione più recente (2020) pubblicata su Plant Foods for Human Nutrition ha concluso che le ricerche presenti in letteratura “suggeriscono che l’integrazione di 200-400 mg/giorno di L-teanina possa contribuire a ridurre lo stress e l’ansia nelle persone esposte a condizioni stressanti. Nonostante questi risultati, sono necessari studi clinici di coorte più ampi e a lungo termine”.
Ad oggi la letteratura disponibile sulla teanina è ancora estremamente limitata ed è quindi difficile trarre conclusioni definitive, anche perché i posti studi condotti riguardavano nella migliore delle ipotesi piccoli gruppi di persone (e ancora più spesso si è ricorso al modello animale).
Effetti collaterali e controindicazioni
L’assunzione di teanina in forma di tè è considerata sicura (e, anzi, il consumo di tè verde è associato a numerosi effetti positivi per la salute, sicuramente più solidi degli studi condotti sulla sola teanina).
Per quanto riguarda l’assunzione in forma di integratore i pochi studi pubblicati dimostrano che l’integrazione è di norma ben tollerata, senza specifici effetti avversi.
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.