La febbre è una risposta naturale del corpo alle infezioni e ad altre condizioni mediche.
Quando la temperatura è alterata, ma non troppo alta, si può comunque assumere la Tachipirina (o altro farmaco a base di paracetamolo, come Efferalgan)?
Da un punto di vista pratico non c’è alcuna controindicazione specifica, soprattutto se pensiamo che il farmaco può anche essere prescritto come semplice antidolorifico quando la temperatura corporea è del tutto normale (per approfondire: Si può usare Tachipirina per il mal di testa?).
Se il dubbio è relativo al fatto che il farmaco possa abbassare troppo la temperatura il problema quindi non si pone, perché il paracetamolo non abbassa la temperatura corporea al di sotto dei valori normali, ma si limita a ridurre l’entità dell’aumento della temperatura corporea causato dalla febbre (salvo ipersensibilità al principio attivo).
A mio parere il dubbio dovrebbe tuttavia essere un altro: ha davvero senso assumerla?
Cos’è la febbre?
Prima di tutto, è importante comprendere cosa s’intenda per febbre.
La febbre è un aumento della temperatura corporea al di sopra del normale range.
Una temperatura di 37°C è generalmente considerata all’estremità superiore del range normale o, al massimo, come una febbre molto lieve. In molti casi, questa temperatura non è considerata clinicamente significativa.
Più interessante è tuttavia ricordare a cosa serva la febbre (nessuna reazione dell’organismo è casuale): la febbre è una risposta dell’organismo a una minaccia (tipicamente esterna) con molteplici scopi:
- Risposta immunitaria: La febbre è parte della risposta immunitaria del corpo. L’aumento della temperatura corporea aiuta a intensificare l’attività dei globuli bianchi e di altre cellule immunitarie, rendendo il sistema immunitario più efficace nel combattere le infezioni.
- Inibizione dei patogeni: Molti virus e batteri patogeni prosperano a temperature corporee normali. L’aumento della temperatura può inibire la crescita e la replicazione di questi microrganismi, contribuendo a limitare la loro diffusione.
- Aumento del metabolismo: La febbre accelera il metabolismo, il che può favorire processi biologici come la riparazione dei tessuti e la produzione di proteine necessarie per il sistema immunitario.
- Senso di malessere: La febbre spesso accompagna una sensazione di malessere o affaticamento, che può incoraggiare il riposo. Questo è importante, poiché il riposo consente al corpo di concentrare le sue energie sulla lotta contro l’infezione.
In sintesi la febbre è quindi un meccanismo di difesa naturale che aiuta attivamente il corpo a combattere le infezioni e a riprendersi dalle malattie. Sebbene possa causare disagio e fastidio, è spesso un segno che il sistema immunitario sta lavorando per affrontare una minaccia, che può quindi essere sconfitta più rapidamente.
Ne vale la pena?
I farmaci a base di paracetamolo come la Tachipirina NON curano mai la causa dell’alterazione della temperatura, mentre sono utili a fornire sollievo dagli eventuali sintomi.
Ma l’aspetto più importante è probabilmente un altro: spegnere una risposta immunitaria dell’organismo significa interferire con le difese verso una possibile minaccia.
In molti casi, a maggior ragione con una temperatura di 37°C, un approccio conservativo potrebbe quindi essere forse più appropriato:
- Monitoraggio: Continuare a monitorare la temperatura e altri sintomi.
- Idratazione: Bere liquidi in quantità adeguata per prevenire la disidratazione.
- Riposo: Permettere al corpo di riposare e combattere naturalmente l’infezione.
In altre parole, è importante ricordare che la febbre è un meccanismo di difesa del corpo. Un lieve aumento della temperatura può effettivamente aiutare il sistema immunitario a combattere le infezioni più efficacemente e velocemente e pertanto, a meno che non causi disagio significativo o rischi per la salute, una febbre lieve potrebbe non richiedere un trattamento aggressivo, ma anzi essere accolta con la consapevolezza delle sue vere finalità.
Ovviamente si raccomanda di rivolgersi al medico in caso di dubbi, soprattutto se:
- La febbre persiste per più di tre giorni
- La temperatura supera i 39°C
- Si verificano altri sintomi preoccupanti
- Si tratta di un neonato o di un anziano
- Si hanno condizioni mediche preesistenti che potrebbero complicarsi con la febbre.
Uso corretto del paracetamolo
Se si decide di utilizzare il paracetamolo, è fondamentale seguire le linee guida per un uso sicuro:
- Seguire attentamente le istruzioni del foglietto illustrativo.
- Non superare la dose massima giornaliera raccomandata.
- Essere consapevoli dei diversi prodotti che contengono paracetamolo per evitare il sovradosaggio accidentale con l’assunzione di farmaci differenti.
- Consultare un medico o un farmacista in caso di dubbi.
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.