Cos’è la chirurgia orale
La chirurgia orale è la branca dell’odontoiatria che si occupa degli interventi chirurgici all’interno del cavo orale, delle ossa mascellari e dei tessuti circostanti. Questa specialità si concentra sulla diagnosi e sul trattamento chirurgico di patologie, lesioni e difetti che interessano i denti, le gengive, le ossa mascellari e i tessuti molli del cavo orale.
Nella vita quotidiana la chirurgia orale riveste un ruolo fondamentale non solo per risolvere problematiche dolorose come denti del giudizio inclusi o cisti, ma anche per preparare la bocca a trattamenti protesici, implantari o ortodontici, migliorando significativamente la qualità della vita delle persone.
Come si diventa chirurgo orale
In Italia il percorso per diventare chirurgo orale richiede innanzitutto la laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria (corso di 6 anni) con relativo esame di abilitazione e iscrizione all’Albo degli Odontoiatri.
Successivamente, è necessario conseguire una specializzazione in Chirurgia Orale attraverso una Scuola di Specializzazione universitaria della durata di 3 anni.
Di cosa si occupa il chirurgo orale

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Il chirurgo orale interviene quando è necessario un approccio chirurgico per risolvere problematiche del cavo orale che non possono essere trattate con le normali procedure odontoiatriche conservative. Si occupa di pianificare, eseguire e gestire il decorso post-operatorio di interventi che vanno dalle estrazioni dentarie complesse fino a procedure più avanzate come la ricostruzione ossea.
Questa figura professionale collabora frequentemente con altri specialisti come ortodontisti, parodontologi, protesisti e implantologi per garantire un approccio multidisciplinare ai casi più complessi. Infine, in situazioni che coinvolgono patologie più estese o complicate, può lavorare in sinergia con chirurghi maxillo-facciali, otorinolaringoiatri e oncologi.
Quali patologie tratta
Il chirurgo orale si occupa di numerose condizioni patologiche, tra cui:
- Estrazione di denti del giudizio inclusi o semi-inclusi
- Rimozione di denti compromessi o fratturati
- Trattamento di cisti e tumori benigni del cavo orale
- Chirurgia pre-protesica (preparazione della bocca per protesi)
- Chirurgia pre-implantare (innesti ossei, rialzo del seno mascellare)
- Inserimento di impianti dentali
- Trattamento chirurgico di lesioni parodontali
- Biopsie di tessuti sospetti
- Apicectomie (rimozione dell’apice radicolare infetto)
- Frenulectomie (correzione di frenuli labiali o linguali)
- Trattamento di traumi dentali e mascellari
Quando rivolgersi al chirurgo orale
È importante sottolineare che i sintomi descritti di seguito possono essere causati da diverse condizioni, alcune delle quali non necessariamente di pertinenza chirurgica. La valutazione iniziale dovrebbe sempre essere effettuata dal proprio dentista di fiducia o dal medico di base, che potranno indirizzare verso lo specialista appropriato.
Situazioni che richiedono l’intervento del chirurgo orale
- Dolore persistente ai denti del giudizio o in aree specifiche della bocca che non risponde ai comuni antidolorifici
- Presenza di gonfiore o tumefazioni nelle gengive o nelle guance
- Difficoltà nell’apertura della bocca (trisma) associata a dolore
- Infezioni ricorrenti in specifiche aree della bocca
- Necessità di estrazioni complesse (denti inclusi, radici fratturate)
- Preparazione per impianti dentali, specialmente in caso di carenza ossea
- Presenza di lesioni sospette nella mucosa orale che richiedono biopsia
- Traumi ai denti o alle ossa mascellari
- Necessità di correzioni anatomiche (come frenuli troppo corti o escrescenze ossee)
Segnali d’allarme: quando intervenire subito
Alcune situazioni richiedono un intervento urgente:
- Gonfiore esteso che coinvolge il viso o il collo
- Difficoltà nella deglutizione o respirazione
- Febbre alta associata a dolore dentale o gengivale
- Sanguinamento abbondante dopo un’estrazione o un trauma
- Trauma facciale con sospetta frattura ossea
- Comparsa improvvisa di asimmetria facciale
Condizioni che potrebbero richiedere monitoraggio specialistico
- Denti del giudizio in eruzione che causano problemi ricorrenti
- Lesioni della mucosa orale che non guariscono entro due settimane
- Perdita ossea progressiva attorno ai denti o agli impianti
- Pazienti con patologie sistemiche (diabete, osteoporosi, patologie cardiovascolari) che necessitano di interventi orali
- Pazienti in terapia con farmaci che influenzano la guarigione ossea (come i bifosfonati)
Come prepararsi alla visita
Per ottimizzare la visita con il chirurgo orale, è consigliabile:
- Portare radiografie recenti (panoramica, TAC dentale) se già disponibili
- Preparare un elenco completo dei farmaci assunti regolarmente
- Raccogliere la propria storia medica (interventi chirurgici precedenti, allergie, patologie sistemiche)
- Annotare quando sono iniziati i sintomi e come sono evoluti
- Se si è stati riferiti da un altro professionista, portare la lettera di presentazione o i referti
- Evitare l’assunzione di alcolici nelle 24 ore precedenti
- Se si assumono farmaci anticoagulanti, informare preventivamente lo studio (non sospendere mai questi farmaci autonomamente)
- In caso di ansia per le procedure odontoiatriche, comunicarlo in anticipo
Come si svolge la visita
La prima visita con un chirurgo orale generalmente segue questo schema:
- Inizialmente lo specialista raccoglierà un’anamnesi dettagliata, ponendo domande sulla storia medica generale, eventuali allergie, farmaci assunti e problematiche specifiche che hanno portato alla consultazione.
- Seguirà un esame obiettivo del cavo orale, durante il quale il chirurgo valuterà non solo i denti ma anche le gengive, la mucosa orale, la lingua e le strutture circostanti, palpando eventuali aree problematiche per valutare consistenza e dolorabilità.
Se necessario, il chirurgo potrà richiedere o esaminare radiografie esistenti. In base ai risultati dell’esame clinico e radiografico, verrà formulata una diagnosi e proposto un piano di trattamento, spiegando la procedura consigliata, i rischi, i benefici e le alternative possibili.
Esami diagnostici frequentemente prescritti
- Ortopantomografia (radiografia panoramica): offre una visione d’insieme di tutti i denti e delle strutture ossee
- Radiografie endorali: forniscono immagini dettagliate di singoli denti o piccole aree
- TAC Cone Beam: permette una visualizzazione tridimensionale delle strutture ossee, particolarmente utile per pianificare impianti o valutare denti inclusi
- Biopsia: prelievo di tessuto per l’analisi istologica in caso di lesioni sospette
- Esami ematici: in preparazione a interventi più complessi o in presenza di patologie sistemiche
In alcuni casi più complessi, potrebbero essere necessari:
- Risonanza magnetica: per valutare i tessuti molli e l’articolazione temporo-mandibolare
- Sialografia: per lo studio delle ghiandole salivari
- Consulti multidisciplinari con altri specialisti
Sottospecializzazioni e differenze con altre figure correlate
All’interno della chirurgia orale esistono diverse aree di specializzazione su cui alcuni professionisti possono focalizzarsi, come ad esempio:
- Chirurgia implantare: dedicata all’inserimento di impianti dentali e alle procedure correlate
- Chirurgia pre-protesica: focalizzata sulla preparazione dei tessuti per le protesi
- Chirurgia parodontale: specializzata nel trattamento chirurgico delle malattie gengivali
- Chirurgia orale pediatrica: dedicata ai bambini con problematiche chirurgiche orali
È importante distinguere il chirurgo orale da altre figure professionali correlate:
- Chirurgo maxillo-facciale: a differenza del chirurgo orale, è un medico specializzato che si occupa di interventi più complessi che coinvolgono non solo la bocca ma anche il viso, le ossa facciali e il collo. Tratta fratture complesse, malformazioni congenite, tumori estesi e ricostruzioni maggiori.
- Parodontologo: si concentra principalmente sulla salute delle gengive e dei tessuti di supporto dei denti, con particolare attenzione alle malattie parodontali.
- Implantologo: è un odontoiatra con formazione specifica nell’inserimento di impianti dentali. Molti chirurghi orali sono anche implantologi, ma non tutti gli implantologi hanno una specializzazione in chirurgia orale.
- Endodontista: specializzato nel trattamento dei canali radicolari, può collaborare con il chirurgo orale nei casi in cui sia necessaria un’apicectomia (rimozione chirurgica dell’apice radicolare).