Introduzione
La citrullina è un amminoacido non essenziale (che l’organismo umano è cioè in grado di produrre autonomamente); isolata per la prima volta dall’anguria (nome latino citrullus lanatus, da cui prese il nome), nell’essere umano è coinvolta principalmente in due vie biochimiche:
- è un intermedio chiave nel ciclo dell’urea, la serie di reazioni attraverso cui i mammiferi smaltiscono l’ammoniaca convertendola in urea;
- viene anche prodotta come residuo nella produzione di ossido nitrico, potente vasodilatatore e in grado di inibire anche l’adesione e l’aggregazione piastrinica.
Dove si trova? In quali alimenti?
L’alimento simbolo, il più ricco di citrullina, è sicuramente l’anguria (in particolare nella parte più esterna), cibo da cui è stata isolata per la prima volta, e le varietà a polpa gialla ne sono particolarmente dense.
Sebbene in minori quantità, è comunque presente anche in altri frutti appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee, come melone, zucca e cetriolo.
A cosa serve? I benefici promessi
L’ambito di studio più promettente quando si parla di citrullina è essenzialmente quello della prevenzione cardiovascolare, perché grazie ai meccanismi che di trasformazione in ossido nitrico (NO) si osserva un effetto di diffusa vasodilatazione che si traduce in
- abbassamento dei valori di pressione del sangue,
- miglioramento del flusso sanguigno.
È interessante notare come la reazione biochimica che porta alla produzione di ossido nitrico sia sintetizzabile come segue:
citrullina → arginina → ossido nitrico
L’arginina è quindi il vero precursore per la sintesi di NO, tuttavia l’integrazione orale di arginina si è dimostrata sub-ottimale; a differenza dell’arginina, la citrullina non viene significativamente sequestrata dal tratto gastrointestinale e dal fegato e la sua integrazione risulta quindi più efficace nell’aumentare la sintesi sistemica di NO.
Evidenze preliminari sono inoltre disponibili anche in termini di salute muscolare e metabolica, tra cui la riduzione del dolore muscolare negli atleti (migliorando così l’efficacia dell’allenamento).
In buona sostanza l’assunzione di citrullina aumenta i livelli plasmatici di arginina e migliora non solo il processo di riciclaggio dell’ammoniaca, ma anche e soprattutto il metabolismo dell’ossido nitrico.
Disfunzione erettile
Sono necessarie ulteriori ricerche anche sui potenziali effetti della citrullina per la disfunzione erettile, l’effetto per cui è forse più nota presso il grande pubblico, ma sono disponibili in letteratura alcune evidenze promettenti, per quanto preliminari.
Il meccanismo di azione è sostanzialmente sovrapponibile a quanto descritto in precedenza, coinvolgendo cioè la produzione di ossido nitrico che, a sua volta, favorisce la produzione di cGMP (che è poi il risultato finale che si ottiene con la somministrazione di farmaci inibitori della PDE5 come il sildenafil/Viagra, che ovviamente producono un effetto più marcato).
Citrullina malato
Le due forme più comuni di citrullina sono la L-citrullina e la citrullina malato.
La L-citrullina è spesso combinata con il malato (o acido malico), un intermediario del ciclo di Krebs. In linea teorica l’integrazione in associazione al malato potrebbe quindi aumentare la produzione di ATP, potenziando gli effetti ergogenici della L-citrullina, ma ad oggi non ci sono evidenze solide di questa supposta superiorità.
Effetti indesiderati
Non presenta rischi di sorta quando consumata attraverso il cibo e risulta generalmente ben tollerata anche in forma di integratore.
Alcune fonti suggeriscono il possibile sviluppo di fastidi gastrici.
Controindicazioni
Non sono note specifiche controindicazioni né interazioni farmacologiche.
Fonti e bibliografia
Autore
Dr. Roberto Gindro
laureato in Farmacia, PhD.Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.