Introduzione
Individuare i giorni fertili, magari osservando i sintomi dell’ovulazione, per avere rapporti sessuali mirati a rimanere incinta è spesso il primo pensiero della maggior parte delle coppie che decidono di cercare una gravidanza.
Posto che se non si hanno rapporti durante la finestra fertile non è possibile rimanere incinta e supponendo di sapere quando si presenta l’ovulazione,
quanto spesso si dovrebbero avere rapporti sessuali per cercare di rimanere incinta?
Alcune coppie, quando desiderano una gravidanza, fanno tappa a tutte le fermate e cercano di avere rapporti in ogni giorno del ciclo. Non vogliono perdere nessuna occasione per non mancare l’ovulazione.
Sebbene questo metodo possa funzionare, essendo spesso necessario più di un mese per rimanere incinta, questa tabella di marcia alla lunga può diventare stressante e stufare anche le coppie più affiatate; l’intimità smette di essere un piacere spontaneo e diventa un compito da svolgere a ogni costo, perdendo l’istintività necessaria.
Oltretutto tenere un tale regime è veramente una scelta non necessaria anche dal punto di vista scientifico.
Di norma sono due i metodi consigliati per mantenere una tempistica corretta riguardo ai rapporti sessuali quando si cerca di avere una gravidanza:
- Avere rapporti regolarmente durante tutto il mese, che è il metodo consigliato, ma non necessariamente tutti i giorni;
- Avere rapporti mirati.
Prima di approfondirli entrambi, è doveroso ricordare che non rimanere incinta al primo mese di ricerca NON è segno di problemi (30% di probabilità media), si stima infatti che tra le donne che abbiano regolarmente rapporti non protetti
- con età compresa tra i 19 ai 26 anni il 92% concepirà dopo 1 anno e il 98% dopo 2 anni di tentativi,
- con età compresa tra i 35 ai 39 anni l’82% concepirà dopo 1 anno e il 90% dopo 2 anni.
Si parla quindi di possibile infertilità solo nel caso in cui sia trascorso almeno un anno di regolari rapporti non protetti (18 mesi in caso di età pari o superiore ai 35 anni).
Tra i principali fattori non patologici in grado di impattare sulla probabilità di concepimento ricordiamo:
- Fattori modificabili
- Peso non ideale (sottopeso e sovrappeso)
- Fumo e alcool
- Alimentazione squilibrata
- Fattori non modificabili
- Età
Distribuzione dei rapporti su tutto il mese
Cercare di individuare l’ovulazione può essere stressante per molte donne e non sempre è possibile
- analizzare quotidianamente la consistenza del muco cervicale,
- far fronte all’esigenza di controllare la temperatura ogni mattina,
- acquistare test di ovulazione.
Se alcune coppie quindi si sentono stimolate a monitorare l’ovulazione cercandone i relativi sintomi, altre possono vivere quest’osservazione con stress ed ansia.
In questo caso distribuire i rapporti durante tutto il mese è probabilmente la scelta migliore.
Invece di sforzarsi di individuare il periodo ottimale è consigliabile avere semplicemente 3-4 rapporti alla settimana senza ulteriori calcoli.
Sarete così certe di avere avuto rapporti sessuali almeno un paio di volte durante il vostro periodo fertile.
Rapporti mirati
Se state cercando di individuare l’ovulazione e desiderate mirare i vostri rapporti sessuali nel periodo più fertile, può essere un approccio comunque corretto, anche se si consiglia di avere comunque rapporti più o meno regolarmente anche durante il resto del mese.
Frequenza dei rapporti
Nell’ultima decade, sono emersi dati che possono aiutare a stabilire la frequenza ottimale dei rapporti sessuali.
Mentre periodi di astinenza maggiori di 5 giorni possono ridurre la conta spermatica, periodi brevi (un paio di giorni) sono associati a densità spermatiche normali, ma soprattutto è importante ricordare che non è vero che frequenti eiaculazioni riducono la fertilità maschile.
Uno studio retrospettivo condotto su circa 10.000 campioni di sperma ha rilevato che, in soggetti con qualità spermatica normale, concentrazione e motilità rimangono ottimali anche in caso di eiaculazione quotidiana (ossia rapporti tutti i giorni).
Sorprendentemente concentrazione e motilità spermatica possono essere maggiori nei periodi di eiaculazione quotidiana nei soggetti con oligospermia;
in parole più semplici possiamo quindi dire che negli uomini che producono un numero ridotto di spermatozoi può essere addirittura CONSIGLIABILE eiaculare tutti i giorni.
L’astinenza, inoltre, non sembra ripercuotersi sulla morfologia spermatica, quando valutata con criteri stretti. I parametri spermatici iniziano invece a deteriorarsi dopo periodi di astinenza di 10 giorni o più.
Benché gli studi sui parametri spermatici diano dati quantitativi utili, queste informazioni possono non essere accurate nel prevedere l’integrità funzionale o la capacità dello sperma.
Nonostante l’evidenza indichi che rapporti quotidiani possano dare un piccolo vantaggio, raccomandazioni specifiche sulla frequenza dei rapporti possono indurre stress non necessari.
In uno studio su 221 coppie presumibilmente fertili pianificanti una gravidanza, la maggior fecondabilità (37% per ciclo) era associata con rapporti quotidiani. Rapporti a giorni alterni davano percentuali di gravidanze per ciclo comparabili (33%), ma la probabilità di successo si riduceva a 15% per ciclo con rapporti solo settimanali.
Lo stress associato con l’infertilità può ridurre la stima sessuale, il piacere e la frequenza dei rapporti, e si aggrava ulteriormente quando i rapporti vengono tempificati in funzione di un metodo di monitoraggio dell’ovulazione o seguono un programma rigido.
Conclusione
L’efficienza riproduttiva aumenta con la frequenza dei rapporti ed è massima quando i rapporti hanno una frequenza quotidiana o a giorni alterni, ma è importante essere consapevoli che la definizione della frequenza ottimale verrà stabilita al meglio in base alle preferenze di ciascuna coppia.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.