Orzaiolo nell’occhio: sintomi, cause, cura e rimedi

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Introduzione

L’orzaiolo si presenta come un nodulo piccolo e doloroso che si sviluppa sull’interno o sull’esterno della palpebra; l’occhio che ne viene colpito può lacrimare e la palpebra, e/o l’occhio stesso, possono diventare arrossati.

L’orzaiolo di solito interessa un solo occhio, anche se sono possibili orzaioli multipli sullo stesso occhio o bilaterali. La vista in genere non ne viene in alcun modo alterata.

È causato da un’infezione batterica che colpisce le le ghiandole sebacee della palpebra, responsabili della produzione di sebo (una sostanza oleosa con funzione di protezione della cute).

In genere l’orzaiolo tende a risolversi spontaneamente entro pochi giorni, ma per ridurre dolore e gonfiore è possible procedere a:

  • impacchi caldo-umidi,
  • detersione dell’occhio con sapone neutro delicato.

Si raccomanda invece di non:

  • spremere né schiacciare il nodulo,
  • non grattare la palpebra,
  • indossare le lenti a contatto fino a guarigione.

Nei casi più severi è possibile procedere al drenaggio dell’orzaiolo, procedura effettuata dal medico ed utile a svuotarlo del pus contenuto.

Orzaiolo o calazio?

A causare un’infiammazione della palpebra è anche il calazio che tuttavia, a differenza dell’orzaiolo non è doloroso e tende a svilupparsi più che altro sul lato interno della palpebra; si manifesta in caso di occlusione di una delle piccole ghiandole a secrezione oleosa sul margine della palpebra, appena dietro alle ciglia.

Orzaiolo sulla palpebra inferiore

iStock.com/apomares

Cause

In genere l’orzaiolo è dovuto a un’infezione di batteri stafilococchi che, se spesso vivono sulla pelle senza causare alcun fastidio, in alcune condizioni prendono il sopravvento iniziando a proliferare in modo incontrollato e diventando così responsabili di una piccola infezione.

Esistono due tipi di orzaiolo:

  • Esterno, ossia un gonfiore che si sviluppa lungo il bordo della palpebra. Può evolvere in un foruncolo pieno di pus giallo, doloroso da toccare.
  • Interno, ossia un gonfiore che si sviluppa sull’interno della palpebra. Di solito, è più doloroso di quello esterno.

Orzaioli esterni

L’orzaiolo esterno (che si sviluppa cioè sull’esterno della palpebra) può essere causato da:

  • infezione di un follicolo ciliare (il forellino della pelle da cui spunta il singolo ciglio),
  • infezione di una ghiandola sebacea (Zeis); questa ghiandola è attaccata al follicolo ciliare e produce una sostanza oleosa, detta sebo, che lubrifica il ciglio ed impedisce che si secchi,
  • infezione di una ghiandola apocrina (Moll). Questa ghiandola sudoripara si svuota nel follicolo ciliare; il liquido raggiunge la pellicola di lacrime che ricopre l’occhio e ne rallenta l’evaporazione.

Orzaioli interni

L’orzaiolo interno è causato dall’infezione di una ghiandola di Meibomio. Queste ghiandole si trovano sulle palpebre e producono un liquido oleoso, che contribuisce a formare la pellicola di lacrime che ricopre l’occhio.

Rappresentazione anatomica delle ghiandole di Meibomio

https://www.flickr.com/photos/nihgov/28759950030

Blefarite

Talvolta l’orzaiolo è una complicanza di un’altra condizione, detta blefarite. La blefarite è un’infiammazione delle rime palpebrali, che diventano rosse e gonfie. Può dare sintomi quali:

  • bruciore o irritazione agli occhi,
  • ciglia crostose,
  • prurito ciliare.

La blefarite può essere causata da un’infezione batterica o essere una complicanza di una condizione della pelle come la rosacea (una situazione cronica che causa brufoli e rossore del viso).

La blefarite cronica (di lunga durata) rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di orzaioli.

Fattori di rischio

Il rischio di sviluppare un orzaiolo aumenta se:

  • ci si tocca gli occhi con le mani non lavate,
  • si mettono le lenti a contatto senza averle accuratamente disinfettate o senza essersi ben lavati le mani prima,
  • si dorme senza struccare gli occhi,
  • si usano cosmetici vecchi o alterati,
  • si soffre di blefarite, un’infiammazione cronica del bordo delle palpebre,
  • si soffre di rosacea, un disturbo caratterizzato dal rossore del viso.

Sintomi

L’orzaiolo è responsabile della formazione di un nodulo rosso sulla palpebra, simile a un foruncolo o a una bollicina, che può causare

Quando chiamare il medico

La maggioranza degli orzaioli non comporta pericoli per l’occhio e non influisce su una visione corretta.

Si possono provare inizialmente rimedi di auto-medicazione, come applicare una pezzuola calda sull’occhio chiuso per 5 – 10 minuti più volte al giorno, massaggiando delicatamente la palpebra, ma si raccomanda di contattare il medico se:

  • non si è sicuri della natura del disturbo,
  • si avvertano disturbi della visione (offuscata, doppia, …),
  • l’orzaiolo non migliora nell’arco di 48 ore,
  • rossore e gonfiore si estendono oltre la palpebra, interessando la guancia o altre parti del viso.

Pericoli

L’orzaiolo di solito migliora senza alcun trattamento e solo raramente è causa di complicanze, ancor più raramente gravi.

Calazio (cisti meibomiana)

Un orzaiolo di lunga durata nell’interno della palpebra (orzaiolo interno) può evolvere in calazio. I calazi, talvolta chiamati cisti meibomiane (o tarsali), possono svilupparsi in caso di occlusione di una delle ghiandole palpebrali.

Queste cisti di solito non sono dolorose a meno di infezione, quando potrebbe diventare necessario assumere antibiotici (farmaci contro le infezioni batteriche).

L’applicazione di impacchi caldi (garza o pezzuola scaldate con acqua calda) sulla cisti dovrebbe aiutare a ridurla, anche se la maggioranza delle cisti sparisce da sé. Se una cisti non scompare, può essere rimossa con un intervento chirurgico semplice in anestesia locale (ossia, viene anestetizzata la zona colpita).

Cellulite presettale

Se l’infezione causata dall’orzaiolo si diffonde ai tessuti intorno all’occhio, può causare la cellulite presettale.

La cellulite presettale, o periorbitale, è un’infiammazione (arrossamento e gonfiore) degli strati della pelle intorno all’occhio. Può rendere le palpebre gonfie e rosse e può essere curata con gli antibiotici.

Cura e terapia

L’orzaiolo spesso migliora spontaneamente, specie quando si apre permettendo la fuoriuscita del pus (ma si raccomanda di non cercare di aprire l’orzaiolo da soli!).

La maggioranza degli orzaioli migliora e scompare entro 1-3 settimane, ma nel frattempo i sintomi possono essere alleviati adottando i trattamenti descritti di seguito (dietro avallo medico).

Impacco caldo e altri rimedi naturali

L’orzaiolo trae beneficio da impacchi caldo-umidi, applicati attraverso una garza o una pezzuola imbevute di acqua calda (evitare temperature eccessive, soprattutto nei bambini).

Si dovrebbe:

  1. tenere l’impacco caldo sull’occhio malato per 5 – 10 minuti,
  2. ripetere l’impacco tre o quattro volte al giorno finché l’orzaiolo sparisce e/o inizia a spurgare un po’ di pus.

Il caldo dell’impacco favorirà il rilascio di pus, che verrà così drenato via. Una volta avvenuto ciò, i sintomi dovrebbero rapidamente migliorare.

Si dovrebbe anche mantenere l’area intorno all’occhio pulita e senza croste attraverso il ricorso a garze sterili imbevute di acqua fisiologica, oppure a salviette specifiche.

Si raccomanda di evitare l’uso di lenti a contatto e make-up.

Analgesici

Se l’orzaiolo fosse molto doloroso, l’uso di medicinali analgesici come il paracetamolo o l’ibuprofene possono eliminare il dolore. Sono disponibili come farmaci da banco.

Leggere comunque sempre il foglietto illustrativo per assicurarsi di assumere un farmaco compatibile con il proprio stato e nel giusto dosaggio.

Non somministrare aspirina ai bambini sotto i 16 anni.

Altri rimedi

Ricorrere al proprio medico se affetti da un orzaiolo esterno (lato esterno della palpebra) molto doloroso. Il medico potrebbe:

  • rimuovere il ciglio più vicino all’orzaiolo se quest’ultimo è dovuto a un follicolo ciliare (il forellino della pelle da cui spunta il singolo ciglio) infetto;
  • usare un ago molto sottile e pulito per incidere l’orzaiolo e drenare via il pus;

Non provare a rimuovere da sé il ciglio, né a strizzare l’orzaiolo.

Il medico potrebbe richiedere infine il consulto di un oculista (uno specialista nella diagnosi e terapia di patologie dell’occhio) se:

  • l’orzaiolo non migliora nonostante i trattamenti sopra descritti,
  • l’orzaiolo è interno (lato interno della palpebra) ed è particolarmente grosso o doloroso.

L’oculista può praticare un’incisione nell’orzaiolo e drenarne via il pus.

Altre condizioni dell’occhio

Se altri problemi dell’occhio peggiorano l’orzaiolo, il medico può prescrivere altri farmaci o raccomandare un diverso approccio terapeutico.

Per esempio, in presenza di:

  • congiuntivite, il medico può prescrivere antibiotici (farmaci contro le infezioni batteriche);
  • blefarite, il medico può raccomandare misure igieniche dell’occhio particolari, come l’impiego di un bastoncino cotonato per pulire la rima palpebrale.

Gli antibiotici non sono raccomandati per il trattamento dell’orzaiolo perché ci sono pochi dati a sostegno di una loro efficacia e comunque l’orzaiolo tende a guarire da solo.

Prevenzione

Per prevenire infezioni dell’occhio:

  1. Lavarsi le mani con acqua calda e sapone o usare un disinfettante per le mani a base di alcool diverse volte al giorno. Tenere le mani lontano dagli occhi.
  2. Fare attenzione ai cosmetici. Ridurre il rischio di infezioni oculari ricorrenti gettando cosmetici vecchi. Non condividere i propri cosmetici con altre persone.
  3. Non dormire senza struccare gli occhi.
  4. Assicurarsi che le lenti a contatto siano pulite. Se portatori di lenti a contatto, lavarsi le mani attentamente prima di maneggiare le lenti e seguire i consigli del medico su come disinfettarle.
  5. Applicare impacchi caldi. Se già affetti da orzaiolo, l’esecuzione periodica di impacchi caldi può aiutare a prevenire eventuali recidive.
  6. Curare eventuali blefariti. Se affetti da blefarite, seguire le istruzioni del medico per la cura dei propri occhi.

Fonti e bibliografia

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Greppi Barbara, medico chirurgo

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Domande e risposte
  1. Gentile Dottore,

    è da qualche giorno che ho un forte prurito e tante lacrime a tutti e due gli occhi; sto usando colliri alla camomilla e impacchi, ma non passa, cosa posso usare?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Mi dispiace davvero, ma non posso prescrivere farmaci. Il fatto che i sintomi interessino entrambi gli occhi porta comunque a pensare a una forma allergica, da trattare di conseguenza.

  2. Funziona il rimedio della nonna di guardare dentro l’olio per curare l’orzaiolo?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Purtroppo temo di no.

  3. Va bene Tobradex?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Non usi mai antibiotici e/o cortisone se non prescritti, soprattutto nell’occhio. In particolare nel 99% dei casi sull’orzaiolo il cortisone è controindicato.

  4. Ho un orzaiolo da un mese che non passa con nessun collirio o pomatina, è normale una cosa del genere?

    1. Dr. Roberto Gindro

      Potrebbe non essere un orzaiolo, ma un calazio; raccomando di evitare l’automedicazione e affidarsi invece a un oculista.

  5. Ma è vero che acido borico e acqua borica sono la stessa cosa? Posso usare acido borico negli occhi?

    1. Dr. Roberto Gindro

      1. Sì, sono la stessa cosa.
      2. Può usarlo se è stato formulato con questa indicazione (deve verificarlo sulla confezione, le soluzioni oculari presentano requisiti più stringenti).

  6. Essere miopi aumenta il rischio di orzaiolo? Da quando mio figlio (7 anni) porta gli occhiali l’ha già avuto 3 volte.

    1. Dr. Roberto Gindro

      No, la miopia non influisce in alcun modo; potrebbe quindi essere solo un caso, oppure se gli occhiali per qualche motivo portano il bimbo a toccarsi più spesso gli occhi potrebbe essere dovuto al fatto che le manine di un bimbo sono spesso tutt’altro che pulite.