La cannella è da tempo nota per il suo effetto modulatore sulla glicemia, ma non è l’unica spezia con un potenziale impatto positivo. Una recente meta-analisi pubblicata su Nutrients ha esaminato 77 studi rilevanti (su oltre 6.900 analizzati) sull’uso di spezie in soggetti con diabete di tipo 2, valutandone gli effetti su glicemia, emoglobina glicata e insulina.
Le spezie più promettenti

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Le cinque spezie che hanno mostrato un impatto significativo sulla glicemia a digiuno sono:
Le riduzioni maggiori (fino a 27 mg/dL) si sono osservate con cumino nero, seguito da cannella e zenzero.
Tuttavia, solo due spezie hanno dimostrato benefici anche su altri parametri metabolici:
- Zenzero e cumino nero hanno migliorato l’emoglobina glicata (HbA1c).
- Zenzero e cannella hanno ridotto significativamente i livelli di insulina.
In sintesi, lo zenzero si è distinto come la spezia con l’effetto più completo.
Il contesto conta più del singolo ingrediente
È fondamentale ricordare che nessuna spezia, da sola, è una terapia, e che i benefici osservati potrebbero essere influenzati da fattori come alimentazione generale, perdita di peso o attività fisica. Inoltre:
- Le dosi efficaci non sono ancora ben definite.
- Gli studi analizzati presentano una certa eterogeneità metodologica.
Il ruolo della Dieta Mediterranea
Più che puntare su una singola spezia, la strategia più efficace resta l’inserimento quotidiano di una varietà di spezie ed erbe aromatiche all’interno di un modello alimentare come la Dieta Mediterranea.
Questo approccio, ricco di fibre, vegetali, cereali integrali, legumi, olio extravergine d’oliva e pesce, favorisce il controllo metabolico in modo complesso e sinergico.
Spezie ed erbe aromatiche apportano composti fitoattivi con potenziale antiossidante e antinfiammatorio. Anche se basilico, origano o rosmarino non sono associati direttamente a un effetto sulla glicemia, contribuiscono alla salute generale.
Benefici concreti delle spezie, oltre la glicemia
- Supportano il controllo metabolico, se consumate con regolarità.
- Arricchiscono il gusto dei piatti, riducendo il bisogno di sale.
- Rendono la dieta più varia e sostenibile, favorendo l’aderenza a lungo termine.
In conclusione
Alcune spezie — in particolare zenzero, cannella e cumino nero — possono supportare il controllo glicemico nei soggetti con diabete tipo 2. Ma il messaggio più importante è che variare, combinare e integrare quotidianamente le spezie nella dieta, all’interno di uno schema alimentare equilibrato come la Dieta Mediterranea, è ciò che fa davvero la differenza.
Autore
Dr. Roberto Gindro
DivulgatoreLaurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.
Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.